venerdì 29 marzo 2019

+ + + T A S S E nel 2019

PERSINO LE SCUSE SONO FASULLE!

E' apparso in bacheca un cartello di giustificazioni (non richieste) che la dice lunga sulla preparazione, sulla serietà e sul rispetto che hanno per i cittadini. Unico obiettivo degli autori: dare informazioni SUPERFICIALI E CONFUSIONARIE. 


Infatti non dicono che in consiglio comunale (come al solito DESERTO) hanno ammesso papale papale: "ABBIAMO MESSO LE MANI IN TASCA AI CITTADINI!
NON E’ VERO che mancano 200.000€ al bilancio. Si tratta di un valore che emerge (tutti gli anni) alla prima stima dei funzionari dei vari servizi comunali che comunicano alla giunta tutte le necessità teoriche di bilancio dei loro settori. Poi la giunta DEVE FARE le sue scelte politiche sulle priorità di spesa.
INFATTI NON E' VERO che hanno trovato 200 mila € per non fare i tagli come fa apparire l'ingannevole volantino. Con gli aumenti delle tasse non raccolgono 200 mila euro ma solo coprono i buchi creati dalla scelta assurda sulla tassa rifiuti che SPERPERA 68.000€ di risparmi a favore di poche aziende e attività commerciali. Anche questa scelta scellerata costringe a un aumento generalizzato delle imposte PER FARE CASSA. Spremere i cittadini è più semplice rispetto ad azioni impegnative come risparmi su spese inutili, realizzare le Unioni, valorizzare le entrate dai beni pubblici (scandaloso ad esempio l'affitto appena definito senza gara e senza condizioni al BAR LULLABY  leggI il POST MIRACOLATO; o l'inutile spesa per quasi 50mila€ per acquisire aree stradali di fronte al cimitero che da 10 anni fanno parte di un Piano Integrato ancora non attuato) 

SCRIVERE che l’IMU sulla prima casa rimane invariata è una stupidaggine da disinformati: LA PRIMA CASA DEGLI ITALIANI DA MOLTI ANNI NON PAGA TASSE LOCALI AI COMUNI (vabbé essere inesperti ma c'è un limite a tutto! questa è superficialità se non ignoranza o malafede)

AMMETTERE che gli aumenti TARI sono al massimo di 20€ da la misura dell'approssimazione e della mancanza di logica delle scelte. Per stare alle frasi del loro cartello, se fosse vero un maggior prelievo da 10 a 20€ per le 1926 famiglie avremmo una maggior raccolta totale fra 20.000 e 40.000€; gran parte di questi aumenti alla tassa rifiuti prelevate alle famiglie normali vengono purtroppo usate solo per coprire il MEGA SCONTO del 31% di migliaia e migliaia di euro fatto a un centinaio di aziende e attività commerciali COSI' SPERPERANDO I RISPARMI OTTENUTI CON LA RACCOLTA DIFFERENZIATA che fanno in gran parte le famiglie con il sacco rosso. Questi sono i ringraziamenti della giunta: premio alle aziende e bastonata alle famiglie. 
SI, era da fare il riequilibrio di tassa "domestico/non domestico" ma il solo modo era diluire la compensazione nel tempo come fanno in tutti i Comuni ragionevoli. A SULBIATE NO! 
E prepariamoci ai mega aumenti del prossimo anno sui rifiuti! 

FALSO anche scrivere che gli aumenti alle famiglie sono tra il 2 al 4%, le loro tabelle (LEGGILE SOTTO) sono agli atti pubblici e li smentiscono chiaramente dimostrando che:  
a) gli aumenti vanno dal +1% al +9% 
b) le famiglie da 2 a 4 componenti che vivono in appartamento e monolocale (sono più di 1300 su 2000) hanno tutte aumenti superiori al +4% e fino al +9%. 
c) a pagare solo da +1% a +3% sono le famiglie che vivono in villetta (la giunta le considera più povere?)

MA DA CHI SIAMO AMMINISTRATI? 
E IL SINDACO DI TUTTI CHE FA?  DORME?

LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE ed è vergognoso che le scriva la maggioranza. Possiamo tollerare che sia inesperta e incapace di fare scelte ragionevoli, ma è inaccettabile che sia bugiarda e prenda regolarmente in giro i suoi cittadini con cartelli in bacheca che negano le loro stesse delibere e dichiarazioni in Consiglio. 
E IL SINDACO INVECE DI DIFENDERE I SUOI CITTADINI, APPLAUDE AGLI INGANNI.





sabato 23 marzo 2019

VISTO DA FUORI

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sabato 2 marzo 2019

CONFESSIONE IN BACHECA

VERO OBIETTIVO RAGGIUNTO: PER LIBERARE VIA FERMI ABBATTERE TUTTO

E’ proprio vero, lo confermano in bacheca (immagine sotto): l’obiettivo di questa giunta era liberare via Fermi e radere al suolo il “rudere” NON IMPORTAVA NULLA CONSERVARE LA STORIA DELLA NOSTRA PIAZZA CASTELLO

PER L’OBIETTIVO DI DISTRUGGERE L'IMMOBILE STORICO BASTAVANO POCHE SETTIMANE 
ma hanno impiegato 21 mesi senza conservare un mattone

PER L’OBIETTIVO DI CONSERVARE LA NOSTRA STORIA le nostre giunte hanno lavorato per 10 anni:
  1. abbiamo fatto un PGT nel 2007-2009 che ha respinto le perizie dei privati che già nel 2007 volevano abbattere tutto e cacciare gli affittuari storici che restavano sulle spalle del Comune; 
  2. abbiamo definito con una perizia pubblica nel 2012 che l’immobile aveva un valore storico, 
  3. con tale perizia abbiamo ottenuto il parere della Soprintendenza che ancora oggi chiede di conservare il più possibile e certifica che la piazza è vincolata; 
  4. nel 2015 abbiamo definito norme Comunali basate su quel progetto pubblico; ma la nuova Giunta nel 2018 le ha tolte di mezzo. 

OGNUNO SI PRENDA I SUOI MERITI:
CONSERVARE E’ DIFFICILE E IMPEGNATIVO
DISTRUGGERE E’ FACILE E SODDISFA IL POPOLINO

LA BEFFA PER L'INTERESSE PUBBLICO
la beffa è che adesso i privati - che hanno vinto una lunga battaglia decennale con l'autorizzazione a distruggere l'immobile storico - informano i giornali che vogliono usare il progetto pubblico del 2012 come modello di ricostruzione e trattativa con la Giunta. LEGGI QUI

Noi abbiamo sempre collaborato con la Soprintendenza e continuiamo a farlo informandola del mancato rispetto delle loro raccomandazioni perseguito dai nuovi amministratori pubblici. E MAI TRALASCIANDO DI INFORMARE I CITTADINI   LEGGI QUI
Riteniamo nostro dovere e nostro preciso diritto continuare un progetto di salvaguardia della tradizione che la LISTA CIVICA SULBIATE INSIEME porta avanti dal 1999 con molti recuperi che sono sotto gli occhi di tutti:
- LA CASA COLONICA SAN PAOLO (in via Biffi Sulbiate superiore)
- L'ANTICA CANONICA PARROCCHIALE (a Brentana)
- LA CASA DA NOBILE (a Brentana)
- LA FILANDA (in via Manzoni a Sulbiate Superiore)
L'obiettivo più alto e difficile di conservare PIAZZA CASTELLO viene messo in forte discussione dalle azioni della nuova giunta! 

Se portare avanti le nostre convinzioni anche quando siamo all'opposizione è considerato "un atteggiamento non corretto” SIAMO FELICI DI ESSERLO.

SICURAMENTE CI VANTIAMO DI NON ESSERE DALLA PARTE DI CHI HA CONSENTITO DI RADERE AL SUOLO UN IMMOBILE CHE HA 300 ANNI E POTEVA ESSERE ALMENO PARZIALMENTE CONSERVATO SOLO CON UN MODESTO SFORZO DI GENEROSITA’ CHE EVIDENTEMENTE NON SI ADDICE AD UNA GIUNTA PRIVA DI SLANCI E DI OBIETTIVI ALTI. 



venerdì 22 febbraio 2019

ALZIAMO LA TESTA


UN BENE COMUNE SCOMPARSO
La realtà in questi giorni ci presenta un vuoto dato dalla triste scomparsa di un immobile che per 300 anni ha vegliato sulla piazza e sul Castello medievale di Sulbiate.
Ai tanti concittadini che hanno vissuto questo evento come la liberazione della via Fermi dall’ingiusto senso unico, ricordiamo che questo “rudere” è stata la casa di tanti contadini e di tante famiglie che hanno fatto la storia del nostro paese. Ricordiamo che la soluzione del totale abbattimento di quelle mura è figlia dell’interesse privato volto a non sprecare soldi per conservare le parti ancora recuperabili che sicuramente esistevano. 
SONO SCOMPARSI AI NOSTRI OCCHI per miseri motivi economici, quei materiali e quelle pietre e quei manufatti che sono segno della nostra memoria comune.

Gli amministratori pubblici che hanno permesso questa soluzione hanno la responsabilità di non avere curato l’interesse pubblico diffuso di Sulbiate e dei sulbiatesi, favorendo l’interesse di pochi privati che per anni hanno perseguito questo obiettivo che oggi hanno raggiunto grazie ad una giunta debole e incapace di darsi obiettivi alti.

UN’INTERVISTA BEFFARDA

A completare la frittata, leggiamo dalla cronaca giornalistica, sul Giornale di Vimercate del 19 febbraio, l’intervista alla proprietà “Muschio Allegro srl” che dopo avere imposto al Sindaco questa soluzione estremista dell'abbattimento totale (che fa solo l’interesse del privato) dichiara che il progetto pubblico di recupero del 2012  - QUELLO CESTINATO DALLA GIUNTA E DISPREZZATO COME “SPRECO DI DENARO PUBBLICO” - sta ispirando il loro nuovo progetto che fra poche settimane devono presentare per la ricostruzione dell’immobile e della piazza. 

Il privato confida al giornalista di avere analizzato attentamente il progetto bocciato dalla Giunta Della Torre e arriva perfino ad auspicare che le soluzioni proposte e suggerite al Comune dall'Arch. Bonicelli nel 2012  “POTREBBERO ESSERE IL PUNTO DI INCONTRO NELLA TRATTATIVA CON L'ATTUALE GIUNTA”. 
Il privato comunica al giornalista i punti forti delle loro idee che porteranno nella trattativa: 
1) che la Piazza potrebbe essere come quella progettata 7 anni or sono: con parcheggi e transito verso la parte nuova a sud con la piazza pedonale sul lato nord recuperato e conservato; 
2) che proprio come in quella proposta la struttura recuperata potrebbe ospitare servizi di ristorazione (con B&B). 
3) Infine come prescrive la Soprintendenza, al contrario di come avrebbe voluto il vicesindaco lo scorso anno, che non pensano affatto di fare box sotterranei perché costa troppo.

QUINDI LA BEFFA E’ CHE IL PRIVATO TRATTA PER ATTUARE IL PROGETTO PUBBLICO DEL 2012 


NOI CHIEDIAMO UNA SOLUZIONE DIGNITOSA
La Giunta può ancora riscattarsi da questo pasticcio 
REALIZZANDO LA RICOSTRUZIONE FEDELE DELL’IMMOBILE DISTRUTTO.

SOLO IN QUESTO MODO saranno rispettate le indicazioni della Soprintendenza sulla conservazione che per molte cause concomitanti non sono state attuate dal 2012 in avanti.

SOLO IN QUESTO MODO ai sulbiatesi verrà restituito un ambito storico che ricostruisce fedelmente la parte distrutta e unitamente alla parte est dei portici ancora esistente e in buone condizioni, al Castello, alla piazza, alla chiesa di sant’Ambrogio e alla via Fermi riportata alla sua configurazione storica, potremo ancora conservare nel futuro la memoria del nostro passato.



Abbiamo informato la Soprintendenza di questa situazione e del mancato rispetto delle loro disposizioni del 2015. Segnaleremo in ogni sede Istituzionale i responsabili di queste scelte distruttive del patrimonio storico della nostra comunità, dei nulli tentativi di recupero almeno parziale e - speriamo di sbagliarci - della mancata volontà di imporre la ricostruzione fedele.


sabato 16 febbraio 2019

VISTO DA FUORI

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ED INOLTRE RICORDIAMO CHE:



venerdì 8 febbraio 2019

LE VERITA' NON DETTE SU PIAZZA CASTELLO

QUANDO TUTTA LA VERITA' DA FASTIDIO 
a noi preme dire ai nostri concittadini che siamo soddisfatti che si sia finalmente sbloccato un cantiere che penalizzava la nostra straordinaria piazza castello. Un luogo bistrattato per anni da tanti blocchi originati da interessi particolari legittimamente ma egoisticamente tutelati sempre ignorando l’interesse comune e il bene pubblico.

Invece di celebrare i contenuti profondi di questo momento importante che riguardano la difesa della storia e la conservazione della nostra tradizione, la maggioranza preferisce un comunicato rivolto solo a mettere in cattiva luce il lungo lavoro di anni che oggi ha consentito questo risultato condiviso che sicuramente poteva essere migliore - magari con il recupero senza abbattimento dell'ala est ormai troppo ammalorata - ma che è il solo possibile date le premesse e i 15 anni di trattative e di tentativi distruttivi. Compresi quelli dell'attuale Giunta. 

MA PER COMUNICARE I CONTENUTI OCCORRE POSSEDERLI E AVERNE COSCIENZA

Noi crediamo che prima di tutto si tratti di un giorno triste quello dell’abbattimento di un immobile ricco di storia che ha vegliato per quasi 300 anni sui nostri padri e sulle loro famiglie contadine. 
Crediamo che sia veramente il momento di avere il coraggio di mettere da parte le piccole menzogne che ingannano e che sono un affronto alla dignità, alla memoria e alla storia della nostra comunità.
Crediamo che le verità dette volontariamente in modo parziale sono peggio delle menzogne perché offendono le persone che si cerca di ingannare.

UN COMUNICATO DI MEZZE VERITA'
E’ VERITA’ il fatto che il programma elettorale della maggioranza parlava solo del ripristino della viabilità della via Fermi, nessun interesse di programma per l’immobile storico e per la sua tutela. Del resto in campagna elettorale a chi interessa una cascina fatiscente e le coerenti politiche di conservazione della memoria locale?  



E’ VERITA’ il fatto che negli ultimi anni sono cambiate varie proprietà (ma è falso che siano 3 quelle cambiate in questi mesi come scrive il comunicato delle mezze verità!) ciascuna delle quali ha tentato di imporre la demolizione e opere che non avevano nessun rispetto del principio della conservazione stabilito da Comune e Soprintendenza. La penultima proprietà è quella che ha invaso con permesso provvisorio via Fermi, è quella che ha ricevuto ordinanza dal sindaco Crespi di liberare la strada e che, con un ricorso al Prefetto, è riuscita ad ottenere di non rimuovere il ponteggio per decisione dello stesso Prefetto. Ponteggio che ha oppresso per 3 anni e 8 mesi i sulbiatesi (quasi 2 anni con il sindaco Crespi e per 1 anno e 8 mesi con Della Torre. 

Infine ha avviato la cessione al nuovo proprietario - la società MUSCHIO ALLEGRO SRL - che aveva convinto l'attuale giunta a fare un "INTERVENTO RADICALE SULL'IMMOBILE". Una verità oggi negata ma che è dimostrata da una presentazione pubblica a cura del Vicesindaco nel febbraio 2018 che illustrò cosa si intendeva per "intervento radicale" e che comunicò che era una scelta necessaria perché il recupero era troppo oneroso per il privato.
QUESTA E' LA SLIDE PRESENTATA AL PUBBLICO DAL VICESINDACO IL  02/02/2018; LEGGI LE DISDASCALIE 



NULLA A CHE VEDERE CON  LA SOLUZIONE IN ATTO CHE FA OBBLIGO AI PRIVATI DI CONSERVARE CON LA RICOSTRUZIONE FEDELE DELLA STRUTTURA  STORICA.


E’ VERITA’ - e ne siamo orgogliosi e ampiamente soddisfatti per avere difeso gli interessi pubblici - che la minoranza ha sin dal luglio 2017 incalzato gli amministratori comunicando alla SOPRINTENDENZA che in campagna elettorale la nuova amministrazione aveva promesso l’abbattimento dell’immobile nel totale disprezzo delle norme comunali vigenti e delle raccomandazioni della Soprintendenza; ricordando poi i rischi del degrado progressivo e il passare dei mesi senza nessun intervento; denunciando e diffidando sindaco e vicesindaco dall'attuare quanto comunicato al pubblico nel febbraio 2018: abbattere, arretrare su via Mandelli, porticati su via Fermi, fare box interrati e scivoli di accesso nella piazza vincolata. L'ESATTO OPPOSTO DI QUANTO HANNO DOVUTO DECIDERE a fine novembre 2018. 

E’ VERITA’ che solo a seguito di queste precise azioni di tutela attivate della minoranza presso la Soprintendenza e obbligati dai crolli dell’estate 2018 gli amministratori hanno dovuto decidere di chiedere una consulenza professionale che li ha portati ad abbandonare quanto comunicato al pubblico nel febbraio 2018 e ad obbligare la nuova proprietà a fare le scelte necessarie in una conferenza di servizi. 

VIENE NEGATO MA E' PARTE DELLA VERITA' che le scelte adottate sono indirizzate e ampiamente compatibili con il percorso attivato dalle nostre precedenti amministrazioni e contenute nella normativa comunale che senza nssuna motivazione logica la Giunta ha revocato. MA CHE DI FATTO HA DOVUTO ATTUARE.

SOLDI BUTTATI AL VENTO?
Nel 2012 il Sindaco Crespi con l'arrivo della nuova proprietà che ridiscusse le intese raggiunte con la proprietà Cremonesi per il recupero, decise di commissionare l'analisi del comparto storico affidata all'Arch. Bonicelli per verificare le perizie tecniche del privato che volevano l'abbattimento. Tale documento fu sottoposto alla Soprintendenza che ne condivise i contenuti raccomandando la conservazione, sottoscrivendo le considerazioni sul rilevante valore storico degli immobili e confermando che tutto il sedime della piazza è già sottoposto a vincolo. 
L'affermazione della maggioranza che sono stati buttati soldi pubblici è segno di grande superficialità e incapacità di lettura degli atti pubblici esistenti (escludiamo la malafede di voler ingannare i residenti). Infatti senza lo studio Bonicelli e la conseguente lettera della Soprintendenza e l'adozione della giunta dello studio come linea di indirizzo vincolante per i tecnici comunali, non sarebbe stato possibile imporre alle proprietà l'obbligo di ricostruzione fedele e SAREBBE PASSATA LA POSIZIONE DISTRUTTIVA DELLA NUOVA MAGGIORANZA MOLTO BENE DELINEATA DAL VICESINDACO E DAL SINDACO FINO A POCHI MESI ORSONO. 

Siamo altresì convinti che anche il progetto di recupero che attendiamo di ricevere antro poche settimane avrà caratteristiche che non si discosteranno dagli indirizzi delineati dallo studio Bonicelli. LEGGI LA NOSTRA POSIZIONE IN DETTAGLIO

FACIA DE TOLA L'HA MAI PATI' (*)
Infine, dopo tutto quanto è successo, è patetica l'affermazione conclusiva del gruppo di maggioranza che assicura impegno e vigilanza per garantire la riqualificazione di tutto il comparto. BENVENUTI FRA I VIVI.
(*) espressione popolare brianzola che significa: chi ha la faccia di bronzo crede e si illude di cavarsela sempre.



domenica 13 gennaio 2019

IN BACHECA LA MAGGIORANZA SCONNESSA

PUNTI DI SVISTA

Ancora una relazione sgangherata sul dibattito consigliare del 27 dicembre appare nella bacheca dal gruppo di maggioranza. E’ LAMPANTE che la maggioranza non vuole che la popolazione assista ai Consigli comunali e che ne vuole nascondere i contenuti reali.

INFATTI IL SINDACO COMUNICA DI NON VOLERE ATTUARE LA PROMESSA ELETTORALE DI FARE TRASMISSIONI IN DIRETTA STREAMING, come da noi richiesto più volte perché si consentirebbe a tutti i cittadini di assistere ai consigli comunali da casa propria.
INFATTI da un paio di consigli hanno iniziato a pubblicare in bacheca relazioni SGANGHERATE E PARZIALI e anche a fare le ultime convocazioni in orari assurdi che limitano il dibattito e escludono la presenza dei cittadini. L'ultimo consiglio dell'anno è stato alle ore 19,00 e senza comunicarne i motivi. 

Alcune nostre note sulla relazione di maggioranza (vedi foto a fianco) del consiglio all’ora di cena del 27/12/2017. Pubblicazione emessa a seguito del nostro consueto commento al consiglio LEGGILO 

Gratuite le considerazioni sul significato dei voti di astensione: significano né disinteresse né promozione. Semplicemente ci asteniamo quando non ci sono stati dati (in Commissione o in Consiglio) elementi informativi e documentali sufficienti per esprimere un giudizio serio e completo. Quasi sempre.
Mozione sulla fibra ottica: non viene detto che il Vicesindaco ha ammesso che la Giunta ha steso in luglio una delibera incompleta e poco comprensibile che - solo a seguito di nostri approfondimenti con ordine del giorno e mozione - ha dovuto rettificare e precisare davanti al Consiglio. Si racconta la sciocchezza che l’ex Sindaco voglia prendersi meriti per la realizzazione dei servizi fibra. Abbiamo solo chiesto e ricevuto chiarimenti e rettifiche sulla procedura in corso e ricordato che in tutto il vimercatese (compreso Sulbiate) già da molti anni erano state avviate azioni concrete per la posa dei servizi fibra e che la conclusione delle attivazioni che nel territorio avviene a macchia di leopardo a cura dei vari operatori, non è merito o demerito dei singoli Comuni o amministratori ma della finalizzazione di complesse procedure nazionali. E' OVVIO CHE NESSUN AMMINISTRATORE PUO' VANTARE PRIMOGENITURE, CIO' CHE CONTA E' AVVIARE PRESTO IL SERVIZIO FIBRA AI CITTADINI E ALLE AZIENDE.

PEDEMONTANA INTERPELLANZA: il SINDACO è COSTRETTO a consegnare la documentazione che non è stata presentata e discussa alle varie commissioni per tutto l'anno. Il suo gruppo a dimostrazione di come ha rispetto del lavoro con gli organi istituzionali e per l'informativa alla popolazione, risponde che i documenti erano leggibili al protocollo (certo, ci sono anche alla Regione e ne parlano persino i giornali!) e che il loro programma è "consumo territorio zero" (... che è un obbligo di legge ormai da più di un lustro!). E' inutiie ricordare che nel 2004 il vicesindaco (oggi "meritorio" assessore all'habitat!) e l'ex capogruppo (ora dimissionato) facevano parte della lista e votarono il mostruoso consumo di territorio che ha portato a Sulbiate la Pedemontana e ha concesso gli assurdi diritti di cementificazione intorno ad essa?    LEGGI i dettagli nella parte "area ambiente e territorio" sul consumo zero, a pag.3 di questo documento pubblico.

VELO PIETOSO PER CHI? il sindaco ha scelto di non motivare al suo consiglio le ragioni della convocazione all’ora di cena e anche di "negare il consenso" al Consigliere Stucchi a fare una comunicazione in merito. Il regolamento all’art. 33 Comunicazioni (leggi sotto) ammette comunicazioni da parte dei consiglieri e per la prima volta nella storia democratica del nostro Comune il Sindaco interpreta in modo oscurantista il suo ruolo di presidente NEGANDO tale consenso e rifiutandosi di darne i motivi. Il gruppo di maggioranza, in bacheca, dimostra i suoi alti principi democratici comunicando il concetto che … chi perde le elezioni non è più sindaco, quindi non avrebbe più la possibilità di chiedere il rispetto dei diritti democratici. Deduciamo in base a questa logica sgangherata che a Sulbiate i perdenti non sarebbero degni di ottenere parola e neanche di sapere i motivi per i quali viene loro negata. Art. 33 Comunicazioni 

  1. Esaurite le formalità preliminari, il Presidente dà eventuali comunicazioni su fatti e circostanze che possono interessare il Consiglio, quindi dà inizio alla discussione degli argomenti all’ordine del giorno. 
  2. Anche i singoli Consiglieri possono fare comunicazioni su fatti e circostanze importanti prima dell’inizio della riunione consiliare, previo consenso del Presidente.