venerdì 31 gennaio 2020

VISTO DA FUORI: MICRO-CONSIGLIO COMUNALE del 27/01/2020

SE VUOI FARTI LA TUA OPINIONE PUOI CONSULTARE 
I DOCUMENTI UFFICIALI DEL CONSIGLIO COMUNALE  
----->  LEGGI QUI   

AVREMMO PREFERITO LASCIAR CADERE NEL SILENZIO IL DEPRIMENTE 
MICRO-CONSIGLIO COMUNALE DI 9 MINUTI 
MA CI SIAMO TROVATI IN BACHECA IL MESSAGGIO INSENSATO 
DEL GRUPPO DI MAGGIORANZA CHE NECESSITA IL SEGUENTE COMMENTO. 

Scusate per la nostra presa di posizione ma non è concepibile che la maggioranza affronti le richieste di chiarimenti e di spiegazioni dell'opposizione con questi modi indegni della tradizione di una solida Istituzione democratica come la nostra.

INTIMIDIRE CON UNA QUERELA PENALE PER DIFFAMAZIONE i consiglieri di opposizione nello svolgimento del loro ruolo, depositata e firmata personalmente dal Sindaco (al posto semmai del Capogruppo politico della maggioranza) è gravissimo e segnala una poca coscienza dei reciproci ruoli e doveri istituzionali (di sindaco e di capogruppo). 

E' INSENSATO USARE I TERMINI EGOCENTRISMO E AUTOREFERENZIALITA' per descrivere il lavoro che svolgiamo in Consiglio (nonostante la querela) che non è diverso da quello che, ad esempio, il Vicesindaco e la sua collega svolgevano dai banchi dell'opposizione nella precedente amministrazione del nostro sindaco Crespi. MAI IN NESSUN CASO nelle nostre 3 amministrazioni precedenti venne tolta la parola, vennero limitati i tempi di discussione all'opposizione e cambiati i regolamenti con il primario intento di limitare i diritti dei consiglieri e dei gruppi consiliari.

E' OFFENSIVO E INGANNEVOLE VERSO TUTTI I CITTADINI comunicare che la nostra "protesta civile" è di consiglieri che a loro dire: "DISERTANO OGNI MOMENTO DI CONFRONTO CON QUALSIASI PRETESTO". Si comunica così il falso invece di accettare il fatto che l'opposizione abbia diritto di porre domande e affermare ragioni diverse, invece di rinunciare a cercare di rispondere nel merito delle nostre domande PERALTRO SEMPRE FATTE IN TUTTI I LUOGHI ISTITUZIONALI (altro che  "disertano"!).

E' PREOCCUPANTE CHE IL SINDACO SI SIA PRESTATO A QUERELARE I SUOI CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE accettando di sostituirsi al suo capogruppo e così rinunciando al suo ruolo di MASSIMA AUTORITA' CIVILE che deve rappresentare tutti i sulbiatesi anche coloro che la pensano diversamente. 

E' PREOCCUPANTE DOVERE PRENDERE ATTO DELL'INCOERENZA DEL SINDACO che querela i due capogruppo ELENA BORTOLIN e MAURIZIO STUCCHI dopo pochi giorni da quando sui giornali aveva ELOGIATO le nostre due donne consigliere dicendo testualmente la frase che riportiamo. Un goffo tentativo di dividere e discriminare il nostro gruppo ingraziandosi le donne gentili e respingendo i maschi ruvidi.

"Nessun problema con la quota rosa della minoranza, che ringrazio, da loro mai una parola sopra le righe, collaborazione e condivisione quando è stato necessario. Le rispetto e le ammiro per la loro integrità e dignità, spero che questa esperienza consenta loro di crescere e che si avvicinino alla vita amministrativa come stanno già dimostrando senza pregiudizi e veramente per il bene comune: per loro la porta del dialogo è sempre aperta”

Il fatto che il sindaco si sia rimangiata senza nessun pudore tale intervista firmando la QUERELA PER DIFFAMAZIONE CONTRO ELENA BORTOLIN (e Stucchi), conferma il sospetto già più volte verificato del vizietto della doppia faccia che, chiaramente, smaschera i secondi fini di chi dichiarava RISPETTO E AMMIRAZIONE PER LE NOSTRE QUOTE ROSA ai giornali e ai suoi sostenitori del Partito Democratico meschini e opportunisti (perché il loro capogruppo non ha avuto il coraggio di firmare la querela evitando di esporre il nostro sindaco a questa figuraccia istituzionale che, purtroppo, non sarà l'ultima)
SFIDIAMO IL P.D. A SPIEGARE I MOTIVI SUL LORO GIORNALETTO IN BACHECA

LA MENZOGNA, L'INTIMIDAZIONE E LA QUERELA NON POSSONO ESSERE IL LINGUAGGIO DI UN SINDACO. 

Finché saremo costretti ad essere controparte del Sindaco in un procedimento penale privato da lei intentato, non potremo riconoscere in lei la figura e il rispetto Istituzionale che le riconoscevamo fino al 4 novembre scorso come rappresentanti dei nostri elettori.  


domenica 12 gennaio 2020

LE NON RISPOSTE SULL'INTERESSE PUBBLICO

FATTI ... NON QUERELE

Nei 3 anni trascorsi dal 2017 abbiamo deciso di svolgere la nostra azione di Consiglieri di minoranza facendo con pazienza il nostro dovere di controllo dell'operato dei nuovi amministratori. 
Quando non erano convincenti le loro scelte abbiamo chiesto la documentazione, abbiamo fatto domande alle varie Commissioni, incontrato i funzionari e gli assessori. Infine, nei casi di risposte carenti, abbiamo proposto interpellanze in sede di Consiglio Comunale. In alcuni casi dopo le risposte evasive verbalizzate anche davanti al Consiglio siamo ricorsi agli Enti preposti a valutare l'eventuale non correttezza degli atti in ordine al rispetto degli interessi pubblici.

LE REAZIONI DELLA MAGGIORANZA

La reazione dei colleghi di maggioranza che abbiamo riscontrato è stata generalmente quella del rifiuto di entrare nel merito delle obiezioni con risposte e argomenti concreti volti a dimostrare e motivare la bontà delle scelte della Giunta. 
Regolarmente le linee di difesa sono sempre solo due: 
- è un attacco personale agli assessori o ai tecnici, 
- è colpa dei precedenti amministratori che hanno lasciato problemi irrisolti.

E POI LA QUERELA PER DIFFAMAZIONE DA PARTE DEL SINDACO     

Nell'ottobre 2019 la maggioranza cambia strategia e manda all'attacco il Sindaco costringendola a sostenere un ruolo di parte. 
Appare nella bacheca del Partito Democratico un manifesto-intervista nella quale viene chiesto al Sindaco di fare il consuntivo della prima metà del suo mandato amministrativo. Lei si vanta delle giostre, dei mercatini e della festa del paese dicendo "non chiedetemi di entrare nel merito delle cose fatte" in questi anni di amministrazione. Dopodiché nel Consiglio Comunale del 28/10/19 nel presentare il documento di programmazione 2020-2022 che deve, fra l'altro, verificare lo stato di attuazione del programma amministrativo, come nei 2 anni precedenti, il Sindaco e la maggioranza evitano ancora accuratamente di fare consuntivi.

Ci siamo allora permessi di fare un comunicato nella nostra bacheca pubblica VEDI  dal titolo "il paese dei balocchi" nel quale abbiamo elencato noi i principali atti pubblici compiuti in questi anni nei quali, a nostro giudizio, non appare perseguito l'interesse pubblico. Tutti temi che avevamo già portato alla discussione pubblica nei precedenti 15 Consigli Comunali. LEGGI

Abbiamo nella sostanza riassunto in un solo volantino esposto in bacheca tutto quello che avevamo già chiesto in sede comunale senza ottenere risposte alla domanda:  
DOV’E’ L’INTERESSE PUBBLICO?
L'uscita del nostro volantino sulle bacheche e sul nostro sito ha disturbato la maggioranza che sa bene che sono sconosciuti i contenuti del dibattito nei Consigli Comunali che sono sempre disertati dai cittadini (INFATTI FANNO DI TUTTO PER NON TRASMETTERE LE DIRETTE STREAMING DEI CONSIGLI COMUNALI che sarebbero visibili a tutti da casa via cellulare) e non tollera che siano diffuse informazioni su temi per i quali loro stessi non sono in grado di difendere nel merito i contenuti e i motivi delle loro scelte (VEDI ELENCO SOTTO). 
L'unica contro-mossa che sanno attuare è la peggiore che potevano pensare: MANDANO IL SINDACO A QUERELARE PER DIFFAMAZIONE LA MINORANZA. La sindaca, ovviamente, esegue l'ordine ignorando il suo ruolo istituzionale di rappresentante di tutta la cittadinanza. 
Perché non ha esposto la querela il loro capogruppo? 
Anche a questa domanda, che sarebbe una normale scelta in base a ruoli e responsabilità interne alla maggioranza, non sanno dare risposte motivate!

IL SINDACO CHE HA SEMPRE DATO IN CONSIGLIO RISPOSTE EVASIVE, 
HA CONSIDERATO  “ M E N Z O G N E ” 
I NOSTRI DUBBI E DOMANDE 
E CI INTIMIDISCE CON UNA QUERELA PENALE DEPOSITATA A SUA FIRMA I PRIMI GIORNI DI NOVEMBRE

LA MAGGIORANZA CI CHIEDE LE PROVE, MA NON E' COMPITO DELL'OPPOSIZIONE. NOI DOBBIAMO  CONTROLLARE E FARE DOMANDE, LE RISPOSTE E LE PROVE TOCCANO AD ALTRI. 

I FATTI E LE DOMANDE PRINCIPALI SONO I SEGUENTI: 

1) ABBATTUTO L’IMMOBILE STORICO DI PIAZZA CASTELLO:
-      non rispettata un'ordinanza sindacale che in seguito è stata ritirata sulla base di una perizia del privato;
-      non richieste garanzie al privato a copertura degli impegni di ricostruzione dell’immobile storico.
-      non rispettati dal privato gli impegni presi di presentare il nuovo progetto entro marzo 2019;
-      da mesi sono scaduti i termini concessi (marzo 2019), il privato non fornisce risposte e l’amministrazione non prende provvedimenti adeguati per la tutela dell'interesse pubblico.  FAVORITI I PRIVATI PROPRIETARI.

2) ATTIVATO IL BANDO PER IL SETTEMBRE SULBIATESE 2017:
-      secondo le nostre verifiche sono stati favoriti alcuni soggetti e penalizzati altri, in particolare con una riunione ristretta riservata solo ad alcuni operatori e citata nella delibera di Giunta;
-      non è stata attuata appieno la delibera di indirizzi della Giunta che non ha svolto i necessari controlli;
-      a nostro parere sono state pagate impropriamente spese non previste dal bando;
-      e per concludere l’assessore si è rifiutata di dare risposte ai nostri dubbi e ha comunicato al Consiglio comunale che le domande sono ridicole e non ha tempo da perdere. FAVORITE ALCUNE ASSOCIAZIONI. 

3)  ORDINANZA: ELIMINATO IL SENSO UNICO DI VIA 4 NOVEMBRE E APERTA AL TRAFFICO PIAZZA GIOVANNI XXIII:
-      emessa a tempo di record dopo solo un mese dalle elezioni 2017 e contro ogni procedura: senza delibera di Giunta di indirizzo; senza motivazioni, senza una pianificazione a supporto e senza verifiche tecniche;
-      penalizzate e messe a rischio le 2.000 famiglie del paese per FAVORIRE POCHE FAMIGLIE (circa 50).

4)  CONCESSO SENZA GARA UN AFFITTO PER 12 ANNI DI UN LOCALE COMUNALE AD USO BAR:
-      Riteniamo un danno al Comune la concessione di una tariffa di affitto di soli 538€ al mese per un avviato locale commerciale da 109mq.;
-      riteniamo che una gara o una procedura competitiva avrebbe consentito di ottenere un affitto più alto e di richiedere opere di miglioria all’immobile a carico del gestore;
-      è stata persa l’occasione per definire regole, orari e attività tenendo conto anche delle esigenze dei residenti che da anni chiedono migliori soluzioni di convivenza civile. FAVORITA LA COOPERATIVA CREON. 

Per i seguenti altri "nuovi" casi stiamo approfondendo le analisi documentali o abbiamo già presentato interpellanze; anche per questi casi ci sembra difficile riscontrare come sia stato perseguito e privilegiato l’interesse pubblico.

5)  Realizzazione di “area della biodiversità” in via Donatori su un terreno comunale soggetto a procedura di cessione a privati. (INTERPELLANZA del 18/11/19);
6)  Gara per la gestione del centro Sportivo Comunale: costruzione di 2 campi coperti da PADLE in assenza di progetto preliminare pubblico di fattibilità tecnico-economica, di gara e di tariffe di utilizzo; affidamento del locale BAR in subappalto senza procedura di gara. (INTERPELLANZA del 21/11/19);
7)  Acquisto con una spesa di circa 50.000€ di un’area già prevista in cessione al Comune nell’ambito di un Piano di Intervento del P.G.T. vigente;
8)  Contributo di 20.000€ a favore del Comune di Bellusco pari al 40% della spesa totale per realizzare l’attraversamento ciclo-pedonale sulla SP177 nel loro territorio comunale.

mercoledì 8 gennaio 2020

domenica 8 dicembre 2019

LA TEORIA DEMOCRATICA DEL PD SULBIATESE


LA VISIONE DEI MIOPI

il PD comunica sulla bacheca pubblica le sue visioni: “abbiamo partecipato al Consiglio comunale del 28 ottobre 2019”.  Si sono sognati che il Sindaco ha chiesto alla minoranza di motivare o ritirare le accuse esposte in bacheca. NON E’ PROPRIO VERO dato che la richiesta è stata letta con un comunicato dei (loro) consiglieri di maggioranza. Il Sindaco ascoltava compiaciuta e basta.

Il PD di Sulbiate come al solito lancia il sasso e ritrae la mano … adesso incolpa il Sindaco dopo averla spedita a fare la querela contro i nostri capogruppo. 

Erano presenti al Consiglio ma non sono stati capaci di aprire bene le orecchie.
Erano presenti e hanno sentito il Sindaco chiedere cose che non ha chiesto.
Erano presenti e non hanno sentito la nostra risposta immediata: tutto quello che abbiamo scritto in bacheca è già stato prima sottoposto al Consiglio e non ha avuto risposte. 
Erano presenti e non hanno sentito che la minoranza a nessuno ha contestato ciò che scrivono: “di avere perseguito interessi personali” bensì continuiamo a rilevare invece tutti i procedimenti nei quali riteniamo  non essere stato perseguito l’interesse pubblico.

Un paio di affermazioni vere le riconosciamo agli scrivani del PD: 
“solo il confronto tra maggioranza e opposizione diviene costruttivo”
“è compito della minoranza rendere pubbliche le questioni portandole in Consiglio”.
INFATTI IN TUTTI I CASI ABBIAMO CHIESTO LE RISPOSTE IN SEDE DI CONSIGLIO, MA NON SONO PERVENUTE (e prima ancora richieste e non ricevute dagli uffici, dagli assessori e nelle commissioni). Si pensi che in un caso il pregiato assessore alla cultura ha messo per iscritto quanto siano sviluppate le sue doti costruttive e di confronto: “RITENGO INUTILE SPRECARE ALTRO TEMPO PREZIOSO SU QUESTIONI RIDICOLE…”.
Da tre anni facciamo domande senza avere risposte. E in assenza di risposte è nostro dovere e obbligo di consiglieri porre le stesse domande agli organi competenti in base ai singoli casi.

Il Consigliere e la maggioranza che ci hanno chiesto di PORTARE LE PROVE ancora non hanno capito (insieme ai disattenti  “osservatori” del PD sulbiatese) che il compito che la legge conferisce alle minoranze nelle democrazie è quello di controllare e fare domande agli Amministratori, nel caso non ci siano risposte o che i nostri controlli facciano emergere dubbi sostanziali, è nostro DOVERE-OBBLIGO rivolgersi agli organi che hanno il compito di verificare e trovare le prove di eventuali “danni erariali”. 

Concordiamo anche sull’affermazione del PD: 
“Non ci deve essere spazio nemmeno per rancori personali” 
NON C’E’ NULLA DI PERSONALE SE LA MINORANZA SOLLEVA IL DUBBIO CHE IN CERTI CASI NON E’ STATO PERSEGUITO L’INTERESSE PUBBLICO.
ALLO STESSO MODO NON C’E’ NESSUNA ACCUSA AI FUNZIONARI PUBBLICI SE ATTUANO GLI INDIRIZZI POLITICI DELIBERATI DAGLI AMMINISTRATORI CHE NON SONO ORIENTATI ALL’INTERESSE PUBBLICO.

Non è altrettanto vero per il Sindaco e la maggioranza, i quali, invece di dialogare, motivare e spiegare con chiarezza le loro scelte, scelgono altre azioni aggressive del tutto incoerenti con i loro volantini ma perfettamente in linea con il loro passato. 

IL COMPORTAMENTO PIENO DI RANCORE E CONTRO LE PERSONE LO HA COMPIUTO IL SINDACO CHE HA ANNUNCIATO DI AVERE PRESENTATO QUERELA PENALE PER DIFFAMAZIONE CONTRO I NOSTRI DUE CAPOGRUPPO. 

LA QUERELA E’ UN ATTO PENALE CHE COLPISCE LA PERSONA CITATA. E’ UN GRAVE ATTO INTIMIDATORIO CONTRO LA PERSONA PERCHE' E' UNA MINACCIA VOLTA AD INIBIRNE IL RUOLO E LA FUNZIONE DI RAPPRESENTANZA CHE IL CONSIGLIERE RICOPRE PER MANDATO ELETTORALE. INFATTI NON A CASO LA LEGGE PROTEGGE GLI ELETTI IMPEDENDO  LA QUERELA NELLA QUASI TOTALITA’ DEI CASI, QUANDO EMESSA CONTRO CONSIGLIERI CHE SVOLGONO LA LORO FUNZIONE PUBBLICA. 

LA STORIA E’ MAESTRA


Al Partito Democratico di Sulbiate giova ricordare che la storia si ripete e solo la sua CONOSCENZA e MEMORIA consente di capire nel tempo la coerenza e la serietà dei comportamenti dei soggetti politici: persone, gruppi o partiti. 

LA STORIA DI SULBIATE E' ILLUMINANTE PER CAPIRE DOVE ABITA LA COERENZA E A CHI CONVIENE DIMENTICARE E NASCONDERE IL PASSATO RECENTE. 
Nel 2003 un assessore querelò un nostro consigliere quando eravamo all’opposizione della giunta Giorgi (guarda caso la prima giunta di sinistra-sinistra nella storia sulbiatese); il giudice respinse la querela senza neppure avviarne il procedimento. 
Dopo la nostra vittoria alle elezioni 2004 il nostro gruppo decise di escludere volontariamente la querela penale per diffamazione dalle possibili azioni politiche nella disponibilità della maggioranza che detiene la responsabilità di guidare il Comune. In tal modo volevamo tutelare i diritti delle minoranze che ci erano stati negati nei 5 anni precedenti. Non sapevamo che nei successivi 13 anni ci sarebbero state molte occasioni per fare querele sia per i pesanti attacchi personali che per questioni amministrative. Ma mai, in nessun caso, l’opposizione inoltrò pratiche agli organi competenti per le verifiche di legittimità. Un dato di fatto che dimostra la non fondatezza degli argomenti e la poca serietà degli attori delle contestazioni. 
I casi più noti di polemica al limite della calunnia personale furono i seguenti: 
a) nel 2009-10 un anonimo gruppo sedicente "di cittadinanza attiva" stampava e diffondeva 5 libretti a firma "grillo parlante" distorcendo i contenuti di vari argomenti amministrativi; 
b) nel 2011 le false accuse promosse dal PD di svendita del territorio ai potenti, montando una campagna sulla bufala-fake dell’outlet; 
c) nel 2011 le bacheche accusano tutti i nostri consiglieri di essere “yes-men” agli ordini del sindaco faraone; 
d) nel 2012 il blog del PD, preparando la campagna elettorale, associa l’ex-sindaco all’immagine di Hitler; 
e) nel 2012 appare l'immagine del nostro nuovo "sindaco burattino" con tanto di locandine distribuite per il paese; 
f) nel 2013 le locandine pubblicate in bacheca da F4 con le immagini del nostro capogruppo-coniglio.

Azioni vergognose e promosse (a parte quella inqualificabile perché anonima) dai due gruppi che sono state la spina dorsale dell’aggregazione politica che ha originato l’attuale maggioranza che amministra Sulbiate.  


LA REALTA’ E I FATTI DI OGGI 2017-2019


PERTANTO, i casi concreti di sospetto mancato perseguimento dell'interesse pubblico, sono tutti ben noti da tempo ai colleghi della maggioranza in quanto sono già stati affrontati in Consiglio comunale, nelle commissioni e con gli uffici. Ecco per memoria solo i principali.

1 - ABBATTUTO L’IMMOBILE STORICO DI PIAZZA CASTELLO: non rispettata un'ordinanza sindacale in seguito ritirata sulla base di una perizia del privato; non rispettati dal privato gli impegni di presentare il nuovo progetto; non richieste garanzie al privato a copertura degli impegni di ricostruzione dell’immobile storico. Da mesi sono scaduti i termini concessi (marzo 2019), il privato non fornisce risposte e l’amministrazione non prende provvedimenti adeguati per la tutela dell'interesse pubblico. FAVORITI I PRIVATI PROPRIETARI.
2 - ATTIVATO IL BANDO PER IL SETTEMBRE SULBIATESE 2017: secondo le nostre verifiche sono stati favoriti alcuni soggetti e penalizzati altri, in particolare con una riunione ristretta solo ad alcuni operatori citata nella delibera di Giunta; non è stata attuata appieno la delibera di indirizzi della Giunta che non ha svolto i necessari controlli; a nostro parere sono state pagate impropriamente spese non previste dal bando; e per concludere l’assessore di dare risposte ai nostri dubbi e comunicato in Consiglio che le domande sono ridicole e non ha tempo da perdere. FAVORITE ALCUNE ASSOCIAZIONI. 
3 - ORDINANZA PER ELIMINARE IL SENSO UNICO DI VIA 4 NOVEMBRE E APRIRE AL TRAFFICO PIAZZA GIOVANNI XXIII: emessa a tempo di record dopo un mese dalle elezioni e contro ogni procedura: senza delibera di Giunta di indirizzo; senza motivazioni, senza una pianificazione a supporto e senza verifiche tecniche; FAVORITE POCHE FAMIGLIE (circa 50) e penalizzate le altre 2.000 famiglie del paese.
4 - CONCESSO SENZA GARA O PROCEDURA COMPETITIVA UN AFFITTO PER 12 ANNI DI UN LOCALE COMUNALE AD USO BAR. Riteniamo un danno al Comune la concessione di una tariffa di affitto di 538€ al mese per un avviato locale commerciale da 109mq.; riteniamo che una procedura competitiva avrebbe consentito di ottenere un affitto più alto, opere di miglioria all’immobile e definire regole per orari e attività tenendo conto anche delle esigenze dei residenti che da anni chiedono migliori soluzioni di convivenza civile. FAVORITA LA COOPERATIVA CREON. 


Per i seguenti altri "nuovi" casi stiamo ancora approfondendo le analisi documentali o abbiamo già presentato interpellanze. 
Anche per questi procedimenti ci sembra difficile riscontrare come sia stato perseguito e privilegiato l’interesse pubblico:
5 - Realizzazione di “area della biodiversità” in via Donatori su un terreno comunale soggetto a procedura cessione a privati. (INTERPELLANZA del 18/11/19);
6 - Gara per la gestione del centro Sportivo Comunale: costruzione del PADLE e tariffe di utilizzo; affidamento del BAR in subappalto senza procedura di gara. (INTERPELLANZA del 21/11/19);
7 - Acquisto con una spesa di circa 50.000€ di un’area già inserita in cessione al Comune nell’ambito di un Piano di Intervento del P.G.T. vigente;
8 - Contributo di 20.000€ a favore del Comune di Bellusco per realizzare un attraversamento ciclo-pedonale nel loro territorio comunale. 

"DOVE STIAMO ANDANDO?" 
VE LO CHIEDONO I SULBIATESI!  
MORALE DELLA FAVOLA: IL PARTITO DEMOCRATICO DI SULBIATE CHE E' PRESENTE IN FORZE ED E' EGEMONE NELLA MAGGIORANZA, CHE FINGE DI DI NON CONOSCERE I PROBLEMI E SOLO DI "ASSISTERE AI CONSIGLI", CHE NON HA COSCIENZA DELLA SITUAZIONE DI DISASTRO E CHE HA IL CORAGGIO DI SCRIVERE "DOVE STIAMO ANDANDO?" ... SI CONFERMA ESSERE UNA VERA SCIAGURA PER LA NOSTRA COMUNITA' CIVILE.  

sabato 30 novembre 2019

PEDEMONTANA. ANCORA LA TRATTA "D" ?

SINDACI DELLA BRIANZA-EST SPARPAGLIATI  


L'articolo del "IL CITTADINO" del 23/11/19 (leggilo sotto) ci aggiorna sulla Pedemontana da 8 anni ferma e immobile. Si parla dei vari progetti di Pedemontana dai primi anni '60 e dopo più di mezzo secolo ci tocca leggere il sarcastico commento rilasciato a "il Cittadino" dall'ex presidente della nostra provincia di Monza e Brianza già sindaco della vicina Bellusco: 
 “Nessun vivente oggi nel vimercatese viaggerà mai sulla tratta "D" della Pedemontana”

PER CAPIRE DI COSA STIAMO PARLANDO
La Tratta "D" è l'ultima parte di 18,5 km della nuova autostrada (su un totale di 67 KM) che si collega da Vimercate (da dove finisce la tratta "C" a Usmate) con Osio Sotto dove la Pedemontana confluisce nella A4 Milano-Bergamo. 

Noi sulbiatesi dovremmo  tifare, firmare e lottare  per questa conclusione: ELIMINARE LA TRATTA "D"
(COSA CHE NON FANNO I NOSTRI ATTUALI AMMINISTRATORI) 
Perché è da considerare la cosa da fare più ragionevole  
e quella che corrisponde senza dubbio 
all’interesse pubblico diffuso, 
non solo del nostro territorio ma per tutta la Lombardia 
e anche per la nazione che dovrebbe destinare questi 
fondi risparmiati - 1,2 miliardi - dove sono più utili

LA NOSTRA LISTA CIVICA "SULBIATE INSIEME" PORTA AVANTI QUESTA BATTAGLIA DAL 2009, 
PURTROPPO  INASCOLTATA!

NON FARE LA TRATTA "D" COSA COMPORTA? 
se escludiamo i leghisti che notoriamente devono rispettare e sostenere le rigide direttive del partito anche a dispetto degli interessi, della salute e della qualità della vita della loro gente, notiamo che 3 dei 4 sindaci intervistati esprimono in qualche modo l'auspicio di non costruire la tratta "D".
Benvenuti fra i difensori della Brianza-est ai sindaci locali del PD e del M5S
SPERIAMO CHE ALLE PAROLE ASSOCINO 
AZIONI POLITICHE CONCRETE 
 (se si ricordano di essere insieme al Governo centrale!)
PER MODIFICARE LA VOLONTA' POLITICA DELLA REGIONE LOMBARDIA DI FINIRE LA PEDEMONTANA, 
COMPRESA L'ORMAI INUTILE TRATTA "D".
di seguito alcuni motivi per non continuare 
a dormirci sopra e bloccare la tratta "D"
A) prima di tutto eviteremmo la MOSTRUOSA area di servizi collocata fra il cimitero di Ruginello fino quasi alla nostra Cascina Cà che porterebbe un'assurda colata di cemento che  DISTRUGGE LA VASTA AREA AGRICOLA dei territori posti sul confine comunale di ben 4 Comuni: Vimercate, Bernareggio, Sulbiate e Bellusco;
B) risparmieremmo una spesa per la tratta "D" che nel 2009 era di 1.200.000.000.= (EURO UN MILIARDO E DUECENTO MILIONI!) sul totale di gara d'appalto di 4.300.000.000€ (pari al 28% del costo totale della Pedemontana);
C) rispetto alla progettazione dei primi anni 2000 l'assenza della tratta "D" è oggi coperta dalle nuove opere autostradali est-ovest che non esistevano all'epoca: la BREBEMI da Milano a Brescia e la 4^ corsia della A4 che sono disponibili a soli 10-15 km verso sud da Vimercate, oltre alla est-esterna verso sud); quindi nel momento in cui la Pedemontana sarà connessa a Vimercate con la A51/tangenziale est avrebbe uno sbocco naturale sulle autostrade già esistenti (e anche poco utilizzate come la BreBeMi e la est-esterna).
LA BRUTTA STORIA DELLA TRATTA "D" VIMERCATESE (leggila qui tutta
La progettazione definitiva approvata nel 2009 ha imposto modifiche importanti al progetto preliminare del 2007 che era stato condiviso dal territorio e approvato dal CIPE. Il progetto definitivo (vedi immagine sotto) HA MODIFICATO PESANTEMENTE QUELLO PRELIMINARE E HA ANCHE IGNORATO una serie di prescrizioni definite dal CIPE a difesa del territorio e dei residenti sulla base delle richieste dei Sindaci.
Il 2009 è stato disastroso per i nostri territori e in particolare per Sulbiate perché venne stravolto il progetto condiviso da tutti i Comuni nel 2007 e IMPOSTA una progettazione per noi sulbiatesi penalizzante alla quale i Comuni vicini, meno toccati, hanno fatto ben poco per opporsi. 
Il progetto definitivo del 2009, a sinistra l'area mostruosa dello svincolo; in centro il sottopasso della SP177 con risalita in curva al 12% di pendenza; la "galleria di Sulbiate" è una collina innaturale che elimina via 25 aprile.  

Tre soli esempi: 
il progetto preliminare presentato al pubblico
dal direttore di Pedemontana il 16/07/2008:
profilo del passaggio sotterraneo di treni e auto;
sulla sinistra Sulbiate viale Cremonesi

1) il transito nei tratti di campagna era previsto prevalentemente in trincea (A MENO 3 METRI DAL PIANO DI CAMPAGNA) ma venne completamente stravolto per inserire nel progetto definitivo i sottopassi stradali al posto dei sovrappassi (la manutenzione dei sottopassi è a carico dei Comuni, contrariamente a quella dei sovrappassi che sarebbe stata a carico di Pedemontana). Fare i sottopassi ha comportato l'innalzamento delle quote della strada fino a realizzare l'asfalto in rilevato di circa 2 metri sul piano di campagna; 


la mappa con in rosso autostrada e blu ferrovia
in nero viale Cremonesi prolungato fino alla SP177
2) di conseguenza la galleria lunga 800 metri prevista nel transito a fronte del Castello medievale di Sulbiate è scomparsa per essere sostituita da un'assurda collina innaturale alta quasi 10 metri e lunga circa 200;


il progetto preliminare 2007 della Pedemontana;
manca la ferrovia ed è evidente la galleria che lascia
in sovrappasso la SP177 e la nostra via 25 aprile


3) la provinciale SP177 a causa dell'eliminazione della galleria viene sprofondata con un sottopasso a meno 12 metri rispetto all'attuale quota in corrispondenza della rotonda di via Arti e mestieri; per poi risalire nel breve tratto di circa 100 metri al piano di campagna; la "nuova" provinciale avrà un tornante in salita al 12% di pendenza che non si vede neppure sui 21 km della salita dello Stelvio! 

MODIFICHE DISASTROSE ATTUATE PER FARE POSTO ALLA FERROVIA MERCI SEREGNO-BERGAMO. 
Opera che se verrà realizzata nella posizione fisica del progetto definitivo di Pedemontana risulterebbe ad una distanza dalle residenze sulbiatesi assimilabile a quella del DISASTRO DELLA STAZIONE DI VIAREGGIO del giugno 2009. 

Queste scelte penalizzano prevalentemente Sulbiate e un poco anche Mezzago. Noi combattemmo una dura battaglia realizzando una perizia di parte Comunale cui parteciparono solo 5 Comuni (Vimercate rinunciò) con la quale una società specializzata dimostrava che era possibile mantenere quote che consentivano di realizzare le previste gallerie. inoltre proponemmo un ricorso al TAR che fu discusso e respinto nel 2016 (ultimo dei 50 ricorsi proposti dai Comuni della Pedemontana) quando nessuno più parlava della Pedemontana che in quel periodo rischiava il fallimento. 

E COSA DICONO I NOSTRI SINDACI DEL VIMERCATESE? 
Il Cittadino ne intervista solo 4 e le posizioni che esprimono non sono certo quelle di un territorio che difende la propria cittadinanza e l'economia locale che è stata maltrattata dal 2009 in poi.
SINDACO VIMERCATE: no tratta "D"
EX SINDACO BELLUSCO, EX PRESIDENTE PROVINCIA MB: l'esponente autorevole del PD fa una battuta del tutto fuori luogo e che non tiene conto della gravità della situazione e tantomeno delle gravi  responsabilità del suo ondivago partito che ha oscillato in questo modo:
- nei primi anni 2000 sosteneva un NO a Pedemontana a est di vimercate a favore di un ammodernamento della rete di strade di scorrimento attuali;
- dal 2005, conquistata la provincia di Milano proprietaria di Serravalle e quindi in parte di Pedemontana, cambiano i discorsi e "la Pedemontana s'ha da fare";
- dal 2009 il PD vimercatese, notoriamente egemone nella nostra Brianza-est, chiude ogni discussione e lascia che su Pedemontana e sulla tratta "D" cada un silenzioso velo pietoso.
GLI ALTRI SINDACI APPAIONO IRRILEVANTI: non vengono neppure contattati oppure esprimono pareri che nascondono la non consapevolezza di quale disgrazia dovranno subire i cittadini e i territori della Brianza est.
Purtroppo dobbiamo altresì prendere atto che il nostro attuale Sindaco di Sulbiate, rappresentante del Comune in assoluto più martoriato dalla Tratta "D", neppure viene considerato nelle interviste e non ha mai preso una posizione nei 3 anni del suo mandato. La Pedemontana e la disgrazia della ferrovia merci sono per lei come l'acqua fresca.

UNA STORIA PERSONALE MA NON TROPPO
Il nostro ex sindaco Stucchi Maurizio ci racconta questa storia significativa dell'Italia contemporanea. 
"Ho trascorso la mia vita all’ombra del fantasma della Pedemontana.
Negli anni 60, da bambino, cominciavano a parlarne PROGETTANDO L'AUTOSTRADA AI PIEDI DELLE MONTAGNE per collegare velocemente le città di Bergamo, Lecco, Como e Varese.
Negli anni 70, da ragazzo ho praticato il ciclismo da esordiente e allievo, ho pedalato per migliaia di chilometri in gara e allenamento nei territori delle colline pedemontane prevalentemente nelle province di Bergamo e Como i bellissimi territori appunto ai piedi delle prealpi lombarde.
Negli anni 80 e 90 in età adulta presi atto che con vari ripensamenti successivi a colpi di decine di chilometri di trasloco verso sud si arrivò a collocare il corridoio di transito della Pedemontana ad un paio di centinaia di metri dall'ingresso di casa mia a Sulbiate.
Dal 2000, ormai quarantenne ebbi la disavventura di dovermene occupare seriamente a nome e in difesa del mio Comune anche in qualità di Sindaco (Don Chisciotte della Mancia, quello che sfidava i mulini a vento, era un dilettante nei miei confronti).
Nel 2011 in autunno da Sindaco di Sulbiate ricevetti comunicazioni ufficiali che mi avvisavano di informare i miei concittadini che dalla primavera 2012 era prevista l’attivazione dei cantieri per sventrare quasi 3 chilometri lineari nella campagna di Sulbiate per avviare e concludere la Pedemontana entro il 2015 anno domini dell’EXPO. Dal 2009 a Sulbiate, solitari, cominciammo a suggerire che la Tratta "D" poteva essere risparmiata.
Nel 2020, più che sessantenne leggo il commento dell’ex presidente della nostra provincia Monza e Brianza già sindaco della vicina Bellusco: “Nessun vivente oggi nel vimercatese viaggerà mai sulla tratta D della Pedemontana”. 
... E SPERIAMO CHE STAVOLTA DIVENTI UN OBIETTIVO SERIO E CHE VOGLIA COINVOLGERE ANCHE I SUOI COMPAGNI DORMIENTI DEL PD DI SULBIATE