giovedì 7 dicembre 2017

PIGNOLI O REALISTI?

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Il D.U.P.  è la programmazione comunale dei 3 anni 2018-2020.

Noi abbiamo analizzato e letto seriamente il lavoro della Giunta,  Quasi 50 pagine molto incomplete, superficiali e approssimative. Persino incoerenti con le norme riportate nelle premesse. Queste sono le nostre considerazioni espresse pubblicamente in Consiglio nella distratta indifferenza della maggioranza.

CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 NOVEMBRE 2017
Dichiarazione di voto: D.U.P.  Documento Unico di Programmazione 2018-2020

Sig. sindaco, signori consiglieri,
in occasione delle linee di mandato presentate dal Sindaco a fine settembre scorso, con quasi 2 mesi di ritardo rispetto alla norma statutaria e di legge, constatammo e facemmo presente la totale assenza di riferimenti a numeri e capacità di bilancio per la realizzazione degli obiettivi di mandato. Avevamo chiesto di colmare tale mancanza che non consente ai cittadini di valutare la fattibilità e quindi la serietà delle proposte degli amministratori.
Ci venne comunicato che era già in elaborazione l’odierna edizione del DUP e che all’interno di questo documento sarebbe stato possibile inserire i dati economici di bilancio a verifica della realizzabilità dei singoli programmi e servizi “venduti” agli elettori come promesse elettorali.

Dobbiamo invece constatare che anche il DUP di questa sera ci ripropone la retorica delle “tante belle cose” in stretto linguaggio elettorale senza che alcuna di esse venga associata alla capacità di essere realizzata con i reali numeri e le disponibilità del nostro bilancio pubblico.

Sig. Sindaco, la nostra non è un’opposizione di principio e un antagonismo pregiudiziale. Abbiamo cercato di illustrare, semplificando e riducendo al minimo indispensabile i tanti motivi per cui questo documento è inapprovabile. Ci creda non si tratta di accanimento, il DUP che prendiamo in esame oggi è privo delle parti fondamentali previste dalla legge e che voi stessi, grazie ai funzionari pubblici, citate in premessa come necessarie. Lo sviluppo del ciclo programmatorio è un tentativo fortemente incompleto dai contenuti parziali e francamente scadenti.

Ci assale il sospetto che una volta scritto il DUP non vi siate preoccupati di rileggerlo e di verificarne la completezza rispetto a quanto avete correttamente riportato nella premessa. Altrimenti non sono spiegabili le contraddizioni che contiene. Ci creda Sig. Sindaco siamo coscienti che siamo l’opposizione con il compito di valutare e controllare, ma abbiamo la netta impressione che coloro che hanno studiato ed approfondito il DUP siamo più noi che lei e la sua Giunta. Riteniamo pertanto che questo documento sia da respingere nella sua interezza per i seguenti motivi e argomentazioni.

PERCHE’ IL DUP 2018-2020 E’ UN DOCUMENTO INCOMPLETO
Il vostro DUP è un documento incompleto perché privato delle componenti fondamentali che gli conferiscono la qualità di documento programmatico che voi stessi bene illustrate nella premessa. Eccone i motivi più rilevanti.
a)     La grande confusione fra gli obiettivi strategici, i macro-obiettivi e le singole azioni operative. Le classificazioni dei vostri obiettivi nella SeS (sezione strategica) e nella SeO (sezione operativa) risultano confuse e carenti. Come può essere ad esempio classificato come macro-obiettivo la realizzazione del dosso stradale di via Mandelli? I macro obiettivi del DUP sono sostanzialmente tali e quali, una ricopiatura, alla lista delle “azioni da porre in essere” già elencate nelle linee di mandato e prima nel programma elettorale.
b)     Vengono ignorati gli elementi di contesto prescritti dalla norma - Nella SeS sono ignorati gli elementi di contesto di finanza pubblica e di programmazione dei livelli superiori, regionali, nazionali ed europei.
c)     Mancano i dati di bilancio e finanza locale – vi siete limitati a trascrivere il prospetto della sezione entrate e persino è stata tralasciata la sezione delle uscite.
d)     Viene inibita ai cittadini e ai consiglieri la possibilità di valutazione e di verifica nel tempo del vostro operato - La vostra scelta deprecabile di evitare ancora una volta di associare agli obiettivi (strategici o operativi che siano) la concretezza delle disponibilità di bilancio costituisce una sorta di autodenuncia di superficialità e dimostra la considerazione che avete per i nostri cittadini ai quali - dopo avere annunciato in giugno un vago programma elettorale e in settembre la sua pedissequa ripetizione nel documento delle “linee programmatiche di mandato” - offrite un altro documento di programmazione 2018-2020 ripetitivo, ancora generico esattamente come il programma e monco delle cifre che dovrebbero conferirgli concretezza e la patente di veridicità.
e)     La partecipazione alle scelte e la trasparenza amministrativa - nelle vostre dichiarazioni elettorali ci sono molti passaggi su questi temi. Non vogliamo essere pignoli o trovare a tutti i costi ciò che non funziona, ma le carenze di questo passaggio democratico fondamentale del Documento Unico di Programmazione sono macroscopiche ed è evidentissima la scarsa applicazione che la Giunta ha posto nel fare il suo dovere verso i nostri cittadini. A pag. 2 viene scritto ”Nella SeS … vanno indicati i mezzi e gli obiettivi intermedi che si vogliono perseguire … indicati gli strumenti con cui l’amministrazione intende informare i cittadini circa il livello di realizzazione dei programmi, di raggiungimento degli obiettivi e delle collegate aree di responsabilità politica o amministrativa”. Non solo manca l’indicazione degli strumenti informativi (fra i quali per amor di patria escludiamo la frequentazione dei social da parte del sig. Sindaco), si evita con cura qualunque espressione di numeri neppure per i principali obiettivi strategici.  Questa documentazione carente rende impossibile il controllo del vostro operato in primis ai cittadini e poi a noi consiglieri (compresi quelli della maggioranza) che abbiamo il dovere di controllo e di indirizzo. L’altra triste certezza è che rende impossibile a voi stessi consiglieri e amministratori di maggioranza l’attuazione e la gestione dei vostri obiettivi e il controllo delle azioni della vostra giunta.

Da parte nostra non rinunceremo a svolgere seriamente il ruolo della minoranza di controllo e indirizzo democratico. Non vi accuseremo mai come fecero con noi le opposizioni uscenti, di non essere democratici se non adotterete le nostre proposte o se non ascolterete le nostre considerazioni, ma non ci esimeremo dall’incalzarvi quando, come oggi, non avrete rispetto del vostro ruolo, dei vostri doveri e quindi dei nostri cittadini e delle nostre Istituzioni locali.

Definite le considerazioni di carattere generale, vogliamo entrare in qualche dettaglio significativo dei contenuti del vostro documento al fine di meglio spiegare la nostra preoccupazione e contrarietà.

Cominciamo col segnalare un’altra azione incoerente con i vostri intenti di trasparenza e democrazia,  non vi siete neppure disturbati a convocare la commissione consigliare “programmazione economica e finanziaria”. Una cosa che avrebbe provocato scandalo e fiumi di dichiarazioni delle opposizioni inneggianti all’oltraggio alla democrazia se soltanto l’avessimo fatto noi della giunta della precedente amministrazione.

LE MISSIONI E i PROGRAMMI: DESCRIZIONI SENZA VALORI
Nel merito dei contenuti, ricordato che è impossibile un giudizio sulla fattibilità economica delle voci ed ogni futura attività di monitoraggio democratico, in attesa che vi decidiate a fare il vostro dovere rispettando per primi la normativa pubblica (precondizione morale per un amministratore pubblico affinché i cittadini facciano lo stesso),  non ci resta che fare qualche esempio di alcune delle tante incongruenze che emergono dal DUP, giusto per sottolineare alcuni dettagli di programma che ritorneranno utili in futuro quando con il passare del tempo dovremo prendere atto della loro non realizzabilità o prematura scomparsa.
Ø  a pag.15 - si precisa: “nuovo rapporto con le minoranze e le commissioni: rispetto e collaborazione”; per adesso i fatti dicono che le commissioni non ci sono (scuola), se ci sono non hanno fatto il loro dovere (tutte le altre) e che alle minoranze vengono dimezzati i posti e viene inibita la discussione degli argomenti.
Ø  a pag.25 - sul piano di diritto allo studio (PDS) si dichiara:  “Collaborazione con la scuola e il corpo docente in sinergia con la componente genitori attraverso lo strumento della commissione scuola”; la realtà dice che il primo PDS di questa giunta, sui 5 da fare nel mandato, viene definito e approvato in assenza della commissione e in regime di autarchia. Il 20% dei Piani Diritto alla Studio del vostro quinquennio è già venuto alla luce in regime monocratico.
Ø  a pag.25 – si parla di spese e sovvenzioni per manifestazioni culturali; per la sola giornata del 24/09/2017, festa del paese, sono stati stanziati ed elargiti quasi 8 mila euro che è all’incirca la somma spesa per tutti i settembre sulbiatese della precedente amministrazione; a qualcuno non viene il dubbio che il Sindaco Della Torre abbia già bruciato tutti i soldi che il DUP vorrebbe destinare alla cultura? Per finanziare solo mezza giornata di tutto il “settembre sulbiatese” presto si renderà conto che dovrà anche tagliare le spese essenziali per il sociale per avere scelto di pagare gli asinelli e le fontane. Questa è la chiara dimostrazione concreta dell’utilità di associare i valori di bilancio alle azioni programmatiche, avreste avuto il quadro della capacità di spesa pubblica e la possibilità di valutare meglio la scelta di questo stanziamento di spesa sicuramente incongruo con la situazione del nostro bilancio pubblico. In questo modo anche i vostri consiglieri comunali non si troverebbero ad approvare per fede e alla cieca le scelte della Giunta.
Ø  a pag.28 – “ridurre l’urbanizzazione ai fini speculativi, salvo le convenzioni in essere e quelle con significativi ritorni per la comunità”. Chiediamo al Sindaco di spiegarci per quale motivo si è sostituito il verbo “bloccare” usato nelle linee di mandato adottando il più elastico “ridurre”? Quali criteri di selezione saranno usati per scegliere chi sarà bloccato e chi ridotto? Sig. Sindaco cosa intendete per “urbanizzazione ai fini speculativi? Chi verrà da voi considerato uno speculatore? Colui che realizza un immobile oppure l’amministratore pubblico che concede l’edificabilità di un’area verde? Come giudica chi propone e approva nel PRG di trasformare in edificabili ben 15 aree verdi? Oppure decide una norma che aumenta del 250% il volume di edificabilità di aree già residenziali? Oppure concede un piano di recupero residenziale con volumetrie di 4,5 mc/mq pari al triplo degli altri piani residenziali? Non so se lei vorrà rispondere subito, ma se chiede al suo capogruppo potrà confermarle che nel 2004 lui votò il P.R.G. di Sulbiate che conteneva anche tutte queste scelte.
Ø  a pag. 28 – “introdurre un nuovo concetto di bellezza e compatibilità di zona per i fabbricati per evitare i mostri degli ultimi anni”; Sig. sindaco chi decide sulla bellezza? Chi ha titolo per decidere quali edifici sono mostri e quali no? Non vogliamo accanirci ma, ad esempio, in passato da questi stessi seggi qualcuno ha votato a favore dell’edificio di via Mandelli (quello della scalinata), per il quartiere di via Quasimodo o per le mega lottizzazioni alle spalle del Castello (realizzate) e della ex-Filanda/villa Biffi (ancora da realizzare); quell’amministrazione aveva deciso di abbattere la splendida “Casa colonica San Paolo” per sostituirla con un condominio a 4 piani; lei stessa sig. sindaco ha dichiarato di voler abbattere parte dell’ala nord di Piazza Castello nonostante la raccomandazione di conservazione espressa dalla Soprintendenza. Come la mettiamo con bellezza e compatibilità di zona in questi casi?
Ø  a pag. 29 -  “valorizzare i sentieri sin dal centro cittadino”, cosa significhi questa frase un giorno qualcuno lo dovrà spiegare, per ora prendiamo atto che il centro cittadino di piazza Giovanni 23° è stato “valorizzato” degradandolo a fungere da strada di transito; a pag.31 leggiamo il principio “ripensare la viabilità come strumento di socializzazione” che è stato prontamente coniugato trasformando la piazza storica centrale del paese in strada di attraversamento veicolare.
Ø  a pag.31 – la fognatura di via Manzoni sarà realizzata, ma subordinata alle priorità di Brianzacque; però si nasconde ai lettori che l’opera è stata messa nei piani delle opere idriche  pubbliche da più di 10 anni proprio con Brianzacque, lo stesso ente che dal 2010 continua a subordinare la priorità di Sulbiate a favore di altri Comuni!
Ø  a pag.31 – la riapertura di via Fermi; tristemente ferma da 5 mesi senza nessuna azione risolutiva e coerente con quelle in corso a cura dei precedenti amministratori.
Ø  a pag.31 – come già accennato viene qualificato fra i macro-obiettivi di mandato “il completamento del dosso di via Mandelli-De Amicis” anche se di fatto è una piccola parte non eseguita (forse il 5%) di opere pubbliche a carico dell’operatore (PA4) che ne ritarda l’esecuzione.
Ø  Dulcis in fundo, notiamo con sconforto che il DUP già sconfessa le Linee di mandato e il Programma elettorale facendo scomparire l’azione del programma elettorale più divertente e inspiegata dall’imbarazzato candidato sindaco: “con queste azioni intendiamo creare un humus utile a facilitare la vendita o l’affitto degli appartamenti tuttora liberi e quindi raggiungere la quota di 5.000 abitanti. Tetto utile per sostenere in autonomia alcune scelte amministrative e urbanistiche come l’ampliamento della scuola materna”. I miracoli previsti con l’azione erano tre: la crescita dei servizi e dei negozi di vicinato e il miglioramento del trasporto pubblico, sono stati promossi ad azione autonoma ma mantenendo segreta la modalità di copertura di bilancio. Prendiamo atto che lo stile sarà questo, piano piano si faranno sparire le promesse falocche, inspiegabili o inattuabili.  

OPERE PUBBLICHE: NEI TRE ANNI NESSUNA NUOVA OPERA
In merito alle opere pubbliche dobbiamo segnalare che il DUP nell’unica parte che riporta i numeri di bilancio con il piano triennale degli investimenti, traduce e riporta con disarmante sincerità il vero contenuto programmatico del lavoro dei nuovi amministratori.  Nel 2018 dichiarano “ZERO” opere pubbliche dopo un anno e mezzo di lavoro, nel 2019 quando saremo ormai a metà del mandato amministrativo inseriscono la spesa di 1 milione per la tangenziale nord e nel 2020 una manciata di euro (500 mila) per la riqualificazione delle Piazze. Come dire che, forse, si porteranno a termine i progetti già impostati dai precedenti amministratori e che certamente i sulbiatesi vedranno NESSUNA delle opere tratte dal vostro programma elettorale fantasma(gorico).

OPERE E PROGETTI DIMENTICATI
Infine a dimostrazione della dubbia qualità e completezza della programmazione triennale, annotiamo che vengono praticamente ignorati i veri progetti in corso che da soli potrebbero qualificare il lavoro degli amministratori pubblici di Sulbiate, chiunque essi siano.
Si tratta dei vari progetti e procedimenti avviati negli scorsi anni che elenchiamo in ordine sparso garantendovi che veglieremo affinché questi procedimenti vengano realizzati:
1.     la messa in efficienza energetica dei tre immobili pubblici in adempimento degli impegni del patto dei Sindaci (progetto 6 Comuni efficienti);
2.     il totale rifacimento degli impianti della pubblica illuminazione (progetto ILLUMINA) che consentirà, se ben realizzato, di avere soluzioni da “smart city” su tutto il territorio comunale, sull’esempio di quanto già sperimentato in via 4 novembre;
3.     il prolungamento della via 1° maggio fino alla SP177 che completa la viabilità di quartiere e di paese, consentendo di realizzare (finalmente) anche la ciclabile verso Bellusco su via 25 aprile che può diventare a senso unico con una corsia riservata a ciclisti e pedoni;
4.     la presenza del nuovo polo della “exfilanda” che opera in ambito sociale, del lavoro e culturale e che non può non essere considerato una risorsa per il paese e per i giovani;
5.     la presenza delle realtà sociali e assistenziali dei progetti “Sfactory” e “Casa di Rut” operanti nelle strutture comunali in Piazza Castello;
6.     il progetto pubblico di riqualificazione del comparto storico della Piazza Castello che sin dal 2012 era oggetto di trattativa con la proprietà per la sua adozione in alternativa all’abbattimento (ormai divenuto imminente rischio di crollo) purtroppo auspicato dal nuovo Sindaco in campagna elettorale;
7.     la riattivazione delle Consulte di Quartiere organi di partecipazione mai attivati anche grazie all’azione di contrasto delle attuali forze di governo;
8.     la delibera di indirizzo che fece il precedente Consiglio Comunale esprimendo la disponibilità ad ampliare i territori di Parco PANE in Comune di Sulbiate conferendo le aree adiacenti al tracciato della Pedemontana;
9.     la delibera di indirizzo a costituire l’Unione Sulbiate-Aicurzio dal 2018 che fece il precedente Consiglio Comunale in accordo con quello di Aicurzio.
Su questi progetti saremo felici di affiancare, sostenere e complimentarci con la maggioranza per volerli realizzare celermente e con la migliore qualità possibile.
Anche questa è democrazia e vero lavoro per la comunità.

L’ultimo contributo informativo che vogliamo lasciare ai colleghi consiglieri riguarda il prospetto di pag.40 nel quale il DUP, senza nessun commento da parte dei nuovi amministratori, informa sulla previsione di nuove superfici residenziali e produttivo-terziarie. Dato che si tratta di problemi rilevanti che i colleghi non hanno voluto commentare, ci permettiamo un breve e schematico riassunto.

Il prospetto presenta le previsioni di nuove superfici del vigente Piano di Governo del Territorio. Il DUP commenta soltanto il fatto che il PGT è scaduto nel 2014 e deve essere rifatto, dimenticandosi però di riferire che da anni, prima ancora che il PGT scadesse, non è possibile per tutti i Comuni mettere mano ai PGT perché manca la normativa regionale che lo consente.

Nel seguente prospetto si riassumono gli stessi dati del DUP con totali e classificazioni significative: 

aree residenziali
metri cubi TOTALI
di cui
già realizzati
di cui
da realizzare
P.R.G. - Diritti edificatori residui concessi nella procedura 
del 2002-4 (*)
101.125
33.375
70.350
P.G.T. - Piani e ambiti vincolati a pubblica necessità definiti nella procedura del 2007-9
73.085
15.690
54.795
Tot. ambiti di pianificazione
174.210
49.065
125.145
(*) stimiamo che altri 30.000 metri cubi. siano volumetrie edificate dopo il 2004 come licenze singole in aree B2 concesse nel PRG; il prospetto ovviamente non riporta tutti gli ambiti di PRG concessi e conclusi o le varianti, come il Piano di recupero della ex filanda di via Mandelli/Filanda (quello della scalinata) in quanto realizzato con variante urbanistica per circa 21.000 metri cubi.

aree produttive e
terziarie
metri quadrati totali
di cui
già realizzati
di cui
da realizzare
P.R.G. - Diritti edificatori residui concessi nella procedura 
del 2002-4 (**)
40.484
0
40.484
P.G.T. - Piani e ambiti vincolati a pubblica necessità definiti nella procedura del 2007-9
47.520
0
47.520
Tot. ambiti di pianificazione
88.004
0
88.004
(**) altri 20.000 metri quadrati di industriale concessi dal PRG 2004 sono stati edificati in zona sud e non sono stati riportati nel prospetto in quanto ambiti conclusi.

Il prospetto di pag.40 elenca i singoli ambiti ancora aperti. Le nostre considerazioni vogliono classificare gli ambiti in relazione alla loro effettiva necessità pubblica e raggruppare gli ambiti anche in base alla paternità della scelta politica (presto metteremo a disposizione dei sulbiatesi anche tutti gli interessanti dettagli per singolo piano e per grado di utilità pubblica). Ci preme in questa sede consentire a tutti di “dare a Cesare quel che è di Cesare” e cominciare a scrollare di dosso alla civica Sulbiate Insieme tutto il fango che è stato riversato in questi anni sui nostri amministratori, con particolare attenzione a coloro che negli scorsi 13 anni sono stati Sindaci e Assessori. Nei banchi dell’attuale maggioranza e nelle stanze della “politica locale” dove adesso è passata la responsabilità di risolvere questi problemi molti Cesare sono ancora seduti, vedremo quali soluzioni la maggioranza saprà proporre per risolvere i pasticci del 2004 dei quali non hanno mai smesso di lamentarsi pur essendone gli autori.

Fra le lamentele di chi oggi è seduto in maggioranza, vogliamo citare quella che è sottintesa nell’affermazione a pag. 28 del DUP quando si dichiara di voler “ridurre l’urbanizzazione ai fini speculativi” (non più “bloccare”, già rimangiandosi una promessa elettorale) “salvo le convenzioni in essere e quelle con significativi ritorni per la comunità”. Il prospetto sopra riportato dice che fra i diritti edificatori concessi del PRG 2004 ci sono ancora 70 mila metri cubi da realizzare dei quali quasi la metà non hanno ancora presentato richiesta di concessione. Faremo volentieri attenzione alle scelte e al coraggio della Giunta e come saprà gestire la giravolta lessicale “da blocco a riduzione” di quella che oggi chiamano “speculazione” ma che nel 2004 era il contenuto del PRG innovativo elaborato da una vera lista civica-ambientalista e che qualcuno seduto in questo Consiglio approvò con il suo voto.

Per memoria anche dei nuovi consiglieri (ai quali però suggeriamo di andarsi a studiare gli atti onde evitare queste sgradevoli sorprese) crediamo cosa utile ed istruttiva allegare agli atti di questo Consiglio l’analisi sui piani regolatori che il nostro gruppo pubblicò nel 2008 per informare la cittadinanza.

In conclusione, ci consenta sig. Sindaco di esprimere la nostra preoccupazione per la superficialità e l’incompetenza con la quale affrontate i documenti più importanti e qualificanti della vostra amministrazione. Lei Sindaco, a suo tempo, rivolgendosi ai nostri concittadini con l’appello al voto ebbe a scrivere che: “poteva contare sulla disponibilità di persone che hanno avuto anche recentemente esperienze amministrative nel Comune di Sulbiate la cui competenza e conoscenza della macchina amministrativa comunale, provinciale e regionale vi avrebbe agevolati nel tradurre in azioni concrete i vostri progetti”. Noi non sappiamo a chi lei specificamente si riferisse ma a distanza più di 5 mesi dall’avvio di questa esperienza amministrativa non è presa dal dubbio di avere preso un gigantesco abbaglio?

Anche per questi motivi non possiamo essere soddisfatti del vostro documento e non ci resta che attendere il prossimo.  Buon lavoro.

Gruppo Consigliare Sulbiate Insieme  -  Maurizio Stucchi
Il Capogruppo e i Consiglieri

allegato: foglio informativo “la nuova Finestra” n.14 febbraio 2008   leggi mappa gru  leggi n.14