domenica 8 dicembre 2019

LA TEORIA DEMOCRATICA DEL PD SULBIATESE


LA VISIONE DEI MIOPI

il PD comunica sulla bacheca pubblica le sue visioni: “abbiamo partecipato al Consiglio comunale del 28 ottobre 2019”.  Si sono sognati che il Sindaco ha chiesto alla minoranza di motivare o ritirare le accuse esposte in bacheca. NON E’ PROPRIO VERO dato che la richiesta è stata letta con un comunicato dei (loro) consiglieri di maggioranza. Il Sindaco ascoltava compiaciuta e basta.

Il PD di Sulbiate come al solito lancia il sasso e ritrae la mano … adesso incolpa il Sindaco dopo averla spedita a fare la querela contro i nostri capogruppo. 

Erano presenti al Consiglio ma non sono stati capaci di aprire bene le orecchie.
Erano presenti e hanno sentito il Sindaco chiedere cose che non ha chiesto.
Erano presenti e non hanno sentito la nostra risposta immediata: tutto quello che abbiamo scritto in bacheca è già stato prima sottoposto al Consiglio e non ha avuto risposte. 
Erano presenti e non hanno sentito che la minoranza a nessuno ha contestato ciò che scrivono: “di avere perseguito interessi personali” bensì continuiamo a rilevare invece tutti i procedimenti nei quali riteniamo  non essere stato perseguito l’interesse pubblico.

Un paio di affermazioni vere le riconosciamo agli scrivani del PD: 
“solo il confronto tra maggioranza e opposizione diviene costruttivo”
“è compito della minoranza rendere pubbliche le questioni portandole in Consiglio”.
INFATTI IN TUTTI I CASI ABBIAMO CHIESTO LE RISPOSTE IN SEDE DI CONSIGLIO, MA NON SONO PERVENUTE (e prima ancora richieste e non ricevute dagli uffici, dagli assessori e nelle commissioni). Si pensi che in un caso il pregiato assessore alla cultura ha messo per iscritto quanto siano sviluppate le sue doti costruttive e di confronto: “RITENGO INUTILE SPRECARE ALTRO TEMPO PREZIOSO SU QUESTIONI RIDICOLE…”.
Da tre anni facciamo domande senza avere risposte. E in assenza di risposte è nostro dovere e obbligo di consiglieri porre le stesse domande agli organi competenti in base ai singoli casi.

Il Consigliere e la maggioranza che ci hanno chiesto di PORTARE LE PROVE ancora non hanno capito (insieme ai disattenti  “osservatori” del PD sulbiatese) che il compito che la legge conferisce alle minoranze nelle democrazie è quello di controllare e fare domande agli Amministratori, nel caso non ci siano risposte o che i nostri controlli facciano emergere dubbi sostanziali, è nostro DOVERE-OBBLIGO rivolgersi agli organi che hanno il compito di verificare e trovare le prove di eventuali “danni erariali”. 

Concordiamo anche sull’affermazione del PD: 
“Non ci deve essere spazio nemmeno per rancori personali” 
NON C’E’ NULLA DI PERSONALE SE LA MINORANZA SOLLEVA IL DUBBIO CHE IN CERTI CASI NON E’ STATO PERSEGUITO L’INTERESSE PUBBLICO.
ALLO STESSO MODO NON C’E’ NESSUNA ACCUSA AI FUNZIONARI PUBBLICI SE ATTUANO GLI INDIRIZZI POLITICI DELIBERATI DAGLI AMMINISTRATORI CHE NON SONO ORIENTATI ALL’INTERESSE PUBBLICO.

Non è altrettanto vero per il Sindaco e la maggioranza, i quali, invece di dialogare, motivare e spiegare con chiarezza le loro scelte, scelgono altre azioni aggressive del tutto incoerenti con i loro volantini ma perfettamente in linea con il loro passato. 

IL COMPORTAMENTO PIENO DI RANCORE E CONTRO LE PERSONE LO HA COMPIUTO IL SINDACO CHE HA ANNUNCIATO DI AVERE PRESENTATO QUERELA PENALE PER DIFFAMAZIONE CONTRO I NOSTRI DUE CAPOGRUPPO. 

LA QUERELA E’ UN ATTO PENALE CHE COLPISCE LA PERSONA CITATA. E’ UN GRAVE ATTO INTIMIDATORIO CONTRO LA PERSONA PERCHE' E' UNA MINACCIA VOLTA AD INIBIRNE IL RUOLO E LA FUNZIONE DI RAPPRESENTANZA CHE IL CONSIGLIERE RICOPRE PER MANDATO ELETTORALE. INFATTI NON A CASO LA LEGGE PROTEGGE GLI ELETTI IMPEDENDO  LA QUERELA NELLA QUASI TOTALITA’ DEI CASI, QUANDO EMESSA CONTRO CONSIGLIERI CHE SVOLGONO LA LORO FUNZIONE PUBBLICA. 

LA STORIA E’ MAESTRA


Al Partito Democratico di Sulbiate giova ricordare che la storia si ripete e solo la sua CONOSCENZA e MEMORIA consente di capire nel tempo la coerenza e la serietà dei comportamenti dei soggetti politici: persone, gruppi o partiti. 

LA STORIA DI SULBIATE E' ILLUMINANTE PER CAPIRE DOVE ABITA LA COERENZA E A CHI CONVIENE DIMENTICARE E NASCONDERE IL PASSATO RECENTE. 
Nel 2003 un assessore querelò un nostro consigliere quando eravamo all’opposizione della giunta Giorgi (guarda caso la prima giunta di sinistra-sinistra nella storia sulbiatese); il giudice respinse la querela senza neppure avviarne il procedimento. 
Dopo la nostra vittoria alle elezioni 2004 il nostro gruppo decise di escludere volontariamente la querela penale per diffamazione dalle possibili azioni politiche nella disponibilità della maggioranza che detiene la responsabilità di guidare il Comune. In tal modo volevamo tutelare i diritti delle minoranze che ci erano stati negati nei 5 anni precedenti. Non sapevamo che nei successivi 13 anni ci sarebbero state molte occasioni per fare querele sia per i pesanti attacchi personali che per questioni amministrative. Ma mai, in nessun caso, l’opposizione inoltrò pratiche agli organi competenti per le verifiche di legittimità. Un dato di fatto che dimostra la non fondatezza degli argomenti e la poca serietà degli attori delle contestazioni. 
I casi più noti di polemica al limite della calunnia personale furono i seguenti: 
a) nel 2009-10 un anonimo gruppo sedicente "di cittadinanza attiva" stampava e diffondeva 5 libretti a firma "grillo parlante" distorcendo i contenuti di vari argomenti amministrativi; 
b) nel 2011 le false accuse promosse dal PD di svendita del territorio ai potenti, montando una campagna sulla bufala-fake dell’outlet; 
c) nel 2011 le bacheche accusano tutti i nostri consiglieri di essere “yes-men” agli ordini del sindaco faraone; 
d) nel 2012 il blog del PD, preparando la campagna elettorale, associa l’ex-sindaco all’immagine di Hitler; 
e) nel 2012 appare l'immagine del nostro nuovo "sindaco burattino" con tanto di locandine distribuite per il paese; 
f) nel 2013 le locandine pubblicate in bacheca da F4 con le immagini del nostro capogruppo-coniglio.

Azioni vergognose e promosse (a parte quella inqualificabile perché anonima) dai due gruppi che sono state la spina dorsale dell’aggregazione politica che ha originato l’attuale maggioranza che amministra Sulbiate.  


LA REALTA’ E I FATTI DI OGGI 2017-2019


PERTANTO, i casi concreti di sospetto mancato perseguimento dell'interesse pubblico, sono tutti ben noti da tempo ai colleghi della maggioranza in quanto sono già stati affrontati in Consiglio comunale, nelle commissioni e con gli uffici. Ecco per memoria solo i principali.

1 - ABBATTUTO L’IMMOBILE STORICO DI PIAZZA CASTELLO: non rispettata un'ordinanza sindacale in seguito ritirata sulla base di una perizia del privato; non rispettati dal privato gli impegni di presentare il nuovo progetto; non richieste garanzie al privato a copertura degli impegni di ricostruzione dell’immobile storico. Da mesi sono scaduti i termini concessi (marzo 2019), il privato non fornisce risposte e l’amministrazione non prende provvedimenti adeguati per la tutela dell'interesse pubblico. FAVORITI I PRIVATI PROPRIETARI.
2 - ATTIVATO IL BANDO PER IL SETTEMBRE SULBIATESE 2017: secondo le nostre verifiche sono stati favoriti alcuni soggetti e penalizzati altri, in particolare con una riunione ristretta solo ad alcuni operatori citata nella delibera di Giunta; non è stata attuata appieno la delibera di indirizzi della Giunta che non ha svolto i necessari controlli; a nostro parere sono state pagate impropriamente spese non previste dal bando; e per concludere l’assessore di dare risposte ai nostri dubbi e comunicato in Consiglio che le domande sono ridicole e non ha tempo da perdere. FAVORITE ALCUNE ASSOCIAZIONI. 
3 - ORDINANZA PER ELIMINARE IL SENSO UNICO DI VIA 4 NOVEMBRE E APRIRE AL TRAFFICO PIAZZA GIOVANNI XXIII: emessa a tempo di record dopo un mese dalle elezioni e contro ogni procedura: senza delibera di Giunta di indirizzo; senza motivazioni, senza una pianificazione a supporto e senza verifiche tecniche; FAVORITE POCHE FAMIGLIE (circa 50) e penalizzate le altre 2.000 famiglie del paese.
4 - CONCESSO SENZA GARA O PROCEDURA COMPETITIVA UN AFFITTO PER 12 ANNI DI UN LOCALE COMUNALE AD USO BAR. Riteniamo un danno al Comune la concessione di una tariffa di affitto di 538€ al mese per un avviato locale commerciale da 109mq.; riteniamo che una procedura competitiva avrebbe consentito di ottenere un affitto più alto, opere di miglioria all’immobile e definire regole per orari e attività tenendo conto anche delle esigenze dei residenti che da anni chiedono migliori soluzioni di convivenza civile. FAVORITA LA COOPERATIVA CREON. 


Per i seguenti altri "nuovi" casi stiamo ancora approfondendo le analisi documentali o abbiamo già presentato interpellanze. 
Anche per questi procedimenti ci sembra difficile riscontrare come sia stato perseguito e privilegiato l’interesse pubblico:
5 - Realizzazione di “area della biodiversità” in via Donatori su un terreno comunale soggetto a procedura cessione a privati. (INTERPELLANZA del 18/11/19);
6 - Gara per la gestione del centro Sportivo Comunale: costruzione del PADLE e tariffe di utilizzo; affidamento del BAR in subappalto senza procedura di gara. (INTERPELLANZA del 21/11/19);
7 - Acquisto con una spesa di circa 50.000€ di un’area già inserita in cessione al Comune nell’ambito di un Piano di Intervento del P.G.T. vigente;
8 - Contributo di 20.000€ a favore del Comune di Bellusco per realizzare un attraversamento ciclo-pedonale nel loro territorio comunale. 

"DOVE STIAMO ANDANDO?" 
VE LO CHIEDONO I SULBIATESI!  
MORALE DELLA FAVOLA: IL PARTITO DEMOCRATICO DI SULBIATE CHE E' PRESENTE IN FORZE ED E' EGEMONE NELLA MAGGIORANZA, CHE FINGE DI DI NON CONOSCERE I PROBLEMI E SOLO DI "ASSISTERE AI CONSIGLI", CHE NON HA COSCIENZA DELLA SITUAZIONE DI DISASTRO E CHE HA IL CORAGGIO DI SCRIVERE "DOVE STIAMO ANDANDO?" ... SI CONFERMA ESSERE UNA VERA SCIAGURA PER LA NOSTRA COMUNITA' CIVILE.