domenica 26 gennaio 2014

GIORNO DELLE MEMORIA



“La memoria di questa immane tragedia, che colpì così duramente soprattutto il popolo ebraico, deve rappresentare per tutti un monito costante affinché non si ripetano gli orrori del passato, si superi ogni forma di odio e di razzismo e si promuovano il rispetto e la dignità della persona umana”.

(Benedetto XVI Angelus del 27 gennaio 2013)

sabato 25 gennaio 2014

A proposito di PTCP e PGT

A seguito degli articoli de “il cittadino” dal titolo “guerra del mattone” del 18 gennaio che mettono in evidenza il contrasto fra i Comuni e la Provincia, è necessario mettere in evidenza l’irrazionalità del nostro sistema burocratico e normativo che costringe i vari livelli amministrativi pubblici a battaglie legali l’un contro l’altra.
Sgombriamo il campo dall’equivoco principale: tutti concordano che la Brianza è edificata al 51% del suo territorio e deve essere protetta dal nuovo cemento, la guerra legale in corso fra comuni e provincia non è pro o contro il mattone, bensì riguarda vere e proprie azioni irrazionali messe in atto dalla burocrazia provinciale di Monza e Brianza che sconvolgono la coerenza e gli atti della pianificazione territoriale locale definita dopo il 2000 dal Comune di Sulbiate con molti ed espliciti atti di approvazione da parte delle Province di Milano e di Monza e della Regione.
In sintesi a Sulbiate i fatti dell’ultimo decennio per il governo del territorio sono i seguenti:
a) 2000/2001 - Regione e Provincia di Milano ci impongono Pedemontana e Ferrovia: quasi 3 chilometri di transito a occupare circa il 10% del territorio comunale;
b) 2002/2004 - il Comune (giunta: lista civica orientata a sinistra) inserisce nel Piano Regolatore Generale le grandi infrastrutturali e concede molti diritti edificatori sia residenziali che industriali/commerciali;
c) 2007/8  - la nuova amministrazione di Sulbiate Insieme, per mitigare gli effetti del PRG (che aveva combattuto) realizza subito il PGT previsto dalla nuova legge regionale 12/2005;  una pianificazione più razionale dei diritti (non rimuovibili) concessi nel PRG finalizzata a proteggere l’abitato dalla Pedemontana prevedendo fasce verdi di protezione (per 400 mila metri quadrati) interposte alle residenze
d)   2009 - la nuova provincia di Monza visiona a più riprese il PGT definitivo (già giudicato conforme al PTCP dalla prov. di Milano) anche emettendo vari provvedimenti di approvazione; in molte occasioni di discussione del nuovo PTCP sono stati comunicati a tecnici e assessori provinciali gli errori di impostazione che prevedevano “verde strategico” su aree già edificate, convenzionate o identificate come edificabili, sempre ricevendo assensi circa le correzioni di errori tecnici.
Due Sindaci e un Commissario Prefettizio hanno presentato osservazioni dettagliate su errori tecnici e scelte in contrasto a precedenti atti pubblici e privati.
Il risultato finale è deludente: la provincia di Monza ha ignorato l’azione e la documentazione prodotta nel corso di tre anni  da due Sindaci e un Commissario Prefettizio (il Vice Prefetto di Monza), ha ignorato gli atti emessi dai suoi stessi uffici provinciali e non ha considerato i pareri della precedente Provincia di Milano (fino al 2009) e della Regione così calando dall’alto il suo PTCP che, per Sulbiate, è un atto che distrugge letteralmente il territorio, il suo equilibrio stabilito e condiviso con cura e precisione dalle procedure di PGT su tutti i versanti sociali, territoriali ed economici.
Il metodo adottato dalla Provincia è tanto insensato che non poteva essere distruttivo solo per la comunità di Sulbiate.
Infatti la Provincia ha raccolto il record di 103 ricorsi fra i quali spiccano 10 Comuni, una società pubblica e persino Confindustria.
Il caso di Sulbiate se possibile ha un’aggravante che è incredibile per una società che vuole essere “civile” e fondata sul “diritto”: il nostro PGT esisteva già dal 2008 cioè prima della nascita nel 2009 della provincia di Monza, la gran parte degli altri Comuni ricorrenti avevano la possibilità di adeguare ai voleri provinciali i loro PGT non ancora formati e approvati , ma per Sulbiate ciò era tecnicamente impossibile.
Il risultato di tutto ciò è riassunto nella parte finale del nostro ricorso al TAR:
“Gravissimo – quindi – è il pregiudizio inferto non solo alla sfera di autorevolezza dell’amministrazione comunale, le cui legittime decisioni pianificatorie sono state poste nel nulla in modo illegittimo, creando anche sconcerto nella cittadinanza, ma anche alla stessa sfera operativa ed alla vita amministrativa locale, poiché le decisioni provinciali finiscono per sostituirsi impropriamente a dettare direttive anche per la gestione amministrativa dell’ente locale.”
Confidiamo che il Giudice amministrativo possa restituire a Sulbiate le sue decisioni cancellando la serie di errori e prevaricazioni compiute dalla nostra Provincia ai danni dei loro amministrati.
Facciamo salvi i buoni propositi della provincia sul PTCP e le intenzioni sui contenuti, ma non ci capacitiamo come possa essere stato possibile che tutti i livelli di responsabilità tecnica e politica della provincia abbiano inanellato questa serie di delibere erronee e in piena contraddizione a propri precedenti atti.
Infine riteniamo corretto affiancare a queste considerazioni, molto critiche verso la Provincia, l'attestazione di stima che il Comune di Sulbiate deve riconoscere alla stessa Provincia di Monza per l'attività di capofila del progetto di restauro della ex-filanda "la fabbrica del saper fare" a supporto del nostro Comune.
Un progetto di valorizzazione del territorio periferico della provincia che riteniamo straordinario e condotto con "visione innovativa" dagli assessorati competenti e con grande professionalità dai funzionari e dagli uffici provinciali.

venerdì 17 gennaio 2014

anche sul PAES il PD sulbiatese si nomina giudice inquisitore

Il PD nel suo sito riprende il romanzo del PAES pubblicando in 5 puntate il loro gioco preferito: parlare e sparlare contro il proprio Comune. Il nostro commento parte dalla loro conclusione del primo intervento del 8 gennaio, che è la seguente:

 "Nota: Massima è stata l'attenzione all'obbiettività, ma errare è umano! In caso di imprecisioni, tutti i contributi saranno ben accettati, l'importante è che le osservazioni siano frutto di commenti e non di bla, bla, bla. Quando si fa un bilancio, le promesse per il futuro o le ragioni di mancate realizzazioni, non sono pertinenti. Interessa il contenuto concreto, misurabile e documentato!"
Si tratta di una nota che calza perfettamente al loro modo di fare politica attraverso la polemica e la mistificazione dei fatti (non documentata e misurata con le spanne e criteri denigratori). Eccone i motivi.
Per prima cosa invitiamo tutti a rileggere l'articolo di Vivisulbiate n°40 del dicembre 2013 pagg.4,5,6 dove è presentato con chiarezza e precisione il punto del progetto 202020 che è alla fine del 2° anno dei 10 disponibili per la sua realizzazione, cioè dal 2011 al 2020.
 Emerge in modo evidente da che parte sono i ciarlatani (quelli che blablabbano) che tacciono i fatti, sottolineano le criticità e non fanno mai nulla, neppure quando hanno avuto responsabilità dirette. Adesso che non hanno responsabilità di governo si arrogano il diritto di fare un consuntivo del PAES sostituendosi a coloro che per obbligo devono farlo nel prossimo anno. Quindi fanno un esercizio inutile, per il quale sono incompetenti, che vuole solo denigrare il Comune, e che SOPRATTUTTO INGANNA I SULBIATESI perchè il PD e il suo gruppo consiliare SDS hanno avuto tutte le informazioni nell'ultimo consiglio comunale nella risposta alla loro interrogazione (leggi) - che non a caso non viene citata nè pubblicata da Teorema - con la  quale hanno appreso che le risposte agli schemi PAES saranno ufficiali fra pochi mesi a maggio 2014 quando, senza le loro valutazioni fasulle e di parte, potranno fare commenti appropriati e non chiacchiere a vanvera.
I fatti certi che accompagnano il lavoro degli amministratori invece sono:

 1° FATTO CERTO Il nostro Comune ha fatto tutte le azioni previste per rispettare i passi concreti dell'impegno preso nel 2010 e del percorso PAES tracciato nel novembre 2011
 2° FATTO CERTO Il nostro Comune in questi anni ha già attuato VERAMENTE azioni importanti sul proprio patrimonio che sono difficilmente riscontrabili in altri Comuni: due strade totalmente illuminate a LED, la procedura in corso per il restaturo innovativo della Filanda, le nuove caldaie in palestra e le pompe di calore nella nuova scuola, tutte le ciclabili, le strade e il nuovo verde pubblico (l'unico rammarico è il non essere riusciti ad installare i pannelli solari sul tetto della scuola, quando facemmo l'errore di affidare per 2 anni l'incarico ad un assessore inconcludente che quasi certamente è fra gli autori di questi articoli denigratori)

 3° FATTO CERTO  In tutte le assemblee pubbliche "trimestrali" che abbiamo tenuto dal 2010 al 2011 sono sempre stati informati i cittadini dei lavori in corso sul progetto 202020; dopo il novembre 2011 è cambiata l'amministrazione e successivamente dopo la seconda metà del 2012 è stata interrotta l'operatività della Fondazione Idra alla quale gli 11 Comuni hanno affidato la fase progettuale di impostare i contenuti dell'informativa pubblica. Non sono scuse bensì è un modo per dimostrare il torto di coloro che vogliono rappresentare il falso dell'inerzia del nostro Comune (che nel caso ci fosse sarebbe del tutto paragonabile a quella degli altri Comuni, in prevalenza di area PD).
Nel 2014 con il ripristino delle funzioni di "consulente" dei Comuni della "nuova Fondazione Idra" l'amministrazione ha in progetto la ripresa dei temi dell'informativa pubblica che saranno svolte con le modalità più efficaci già rappresentate nell'articolo di Vivisulbiate.
Il redattore del pezzo del PD che vuole fare un bilancio con quella fasulla e parziale tabella consuntiva sminuendo o dimenticando di dare atto delle tante realizzazioni fatte sui beni pubblici, compie un atto parziale, non pertinente e con fini certamente lontani dal dare un contributo nell'interesse dei sulbiatesi.

 Continuiamo a sostenere l'irrazionalità dei metodi di coloro che pretendono di ottenere risultati e apprezzamenti dalla popolazione solo attraverso azioni di denigrazione e di rappresentazione distorta di fatti evidenti agli occhi di tutti. Archiviamo l'ennesimo capitolo del progetto auto-distruttivo di questo gruppo della nostra comunità destinato a restare minoranza culturale e politica a causa di se stesso.