lunedì 1 luglio 2024

NUOVO BANDO CENTRO SPORTIVO COMUNALE SULBIATE (che esclude ancora il BAR): scadenza delle offerte il 19 giugno 2024, si attendono i risultati

ANCORA UN ENORME SPRECO DI BENI E RISORSE PUBBLICHE DA UNA GIUNTA CHE NON SA QUELLO CHE FA

6 ANNI DI DECADENZA E DISSERVIZI AL CENTRO SPORTIVO

Il nostro Centro Sportivo Comunale ha vissuto dal 2019, ormai quasi 6 anni, un lungo e progressivo periodo di degrado e sprechi. Una gestione di sopravvivenza dal 2019 perché solo concentrata sui "ricchi" campi di padel, fino ad arrivare al febbraio 2023 con la cacciata del Gestore. Infine, il sostanziale periodo di abbandono con la gestione diretta del Comune per 17 mesi fino ad oggi. 

UNA BREVE E NECESSARIA CRONISTORIA

I COSTRUTTORI DEI PADEL-TENNIS SONO IN BREVE SUBENTRATI
AL VERTICE DELLA "ASD POLIS SPORT SULBIATE" VINCITRICE DEL BANDO 2019 

Il periodo 2019-2022 ha visto i soci della ASD Squeeze Camuzzago realizzare 2 campi di padel, a tempi di record - senza gara pubblica e con una semplice delibera di Giunta del 7 marzo 2019 realizzano 2 campi di padel che aprono al pubblico il 16.05.2019 (sono talmente non controllati che per oltre 4 mesi si gioca a rischio, in assenza dei certificati di agibilità, sulla testa degli ignari utenti) - e grazie allo stratagemma, ben noto da mesi alla giunta, di essersi associata alla vincitrice del Bando ASD Polis Sport Sulbiate (l'Associazione delle società sportive locali che aveva efficientemente gestito per 15 anni il nostro centro sportivo) pochi giorni prima dell'avvio del nuovo periodo di gestione dal 4/02/2019. 
In pochi mesi i dirigenti-soci di Squeeze subentrano, non possiamo sapere per quale alchimia, al vertice della Polis Sport Sulbiate. 
Di fatto diventano i Gestori del Centro Sportivo senza averne i requisiti (che, come ha poi accertato ANAC, il Comune non ha mai controllato come prevede la legge) così aggirando le norme imposte dal Bando pubblico. 
Di fatto i nuovi dirigenti di Polis Sport gestiscono il centro sportivo, senza nessun controllo del Comune sul rispetto degli adempimenti imposti dalla Convenzione, sovente non rispettando persino le delibere della Giunta e con ben poca cura dei vecchi impianti come attesta l'immediato crollo degli utenti/incassi, le poche manutenzioni e la non realizzazione delle migliorie offerte in sede di gara (la sostituzione nella palestra centrale delle vetrate e delle gradinate).
In premio la Giunta concede alla Polis Sport il contratto di affitto per 12 anni del BAR e dei servizi interni alla struttura senza adottare nessuna procedura di gara (obbligatoria per legge come ha scritto l'ANAC al Sindaco che bellamente ancora oggi se ne frega!), con l'imbarazzante aggiunta della deroga al divieto di subaffitto. Un contratto di affitto per 6+6 anni che REGALA al gestore del bar un affitto di 761€ al mese (praticamente il prezzo dell'affitto di un trilocale). La scelta della Giunta di derogare al divieto di subaffitto consente ad alcuni soci di Squeeze di costituire la SUL-BAR SRL e di deliberare, in qualità di amministratori della Polis Sport, un auto-subaffitto della gestione del BAR a prezzi ampiamente fuori mercato. Come non sottolineare il fatto che alla Polis Sport (titolare del contratto con il Comune che sceglie un nuovo conduttore in subaffitto) pare non venire riconosciuto neppure un centesimo per la cessione in subaffitto dei locali? Ciò mette in evidenza, già nel giugno 2019, l'egemonia dei nuovi dirigenti di Squeeze all'interno della Concessionaria ASD Polis Sport Sulbiate e la minima rilevanza degli interessi delle altre ASD storiche associate.  

COME NON CHIEDERSI PER QUALE MOTIVO LA GIUNTA SI E' ATTIVAMENTE IMPEGNATA PER FAVORIRE L'ADOZIONE DI TUTTI QUESTI ATTI EMESSI AL LIMITE DELLA LEGITTIMITA' E PALESEMENTE CONTRO L'INTERESSE PUBBLICO (come ha  accertato l'ANAC dopo 2 anni).

LA TOTALE ASSENZA DI CONTROLLO DELLA GIUNTA 

Lo stile di conduzione del Centro dei nuovi dirigenti della Polis Sport, che per 15 anni aveva dato ottimi risultati, si orienta alla prevalente cura degli utenti del padel (da subito i due campi sono assaliti da giocatori di padel prevalentemente non residenti) e in nel giro di un anno, anche a seguito di un insensato quasi raddoppio delle tariffe degli impianti storici, si allontanano le principali ASD fondatrici della Polis Sport Sulbiate. I nostri Consiglieri comunali (all'opposizione) si rendono conto dei problemi che segnalano più volte per iscritto a tutti gli Organi del Comune chiedendo spiegazioni, chiedendo controlli e verifiche che la giunta non concede, anzi ostacola. 

Si veda l'ultima nostra relazione/analisi del 18/10/2023 
pubblicata dopo che nel Consiglio comunale del 20/09/2023 il Vicesindaco e l'assessore avevano avuto l'ardire di scaricare la colpa della chiusura del Centro Sportivo per "le INTERFERENZE e l'ACCANIMENTO" dei precedenti nostri consiglieri di opposizione di Sulbiate Insieme. 
Falsità gratuite volte ad ingannare i cittadini (perché ampiamente documentate dall'esito delle indagini ANAC e dalle conseguenti inspiegabili tardive o non eseguite azioni promesse dal Sindaco e deliberate in atti pubblici), e ancora più gravi perché espresse contro persone che non possono difendersi perché non più presenti in Consiglio dal giugno 2022 e volte a denigrare trasparenti azioni di controllo svolte da rappresentanti eletti dai cittadini nello svolgimento dei doveri della loro funzione pubblica. 

I RISULTATI DEI 4 ANNI DI CONVENZIONE SONO DISASTROSI: LA GIUNTA E' COSTRETTA A LICENZIARE IL GESTORE NEGANDOGLI IL DIRITTO DI PROSEGUIRE PER I SUCCESSIVI 4 ANNI

La Giunta licenzia la ASD POLIS SPORT SULBIATE (che, ricordiamo, non ha più la dirigenza storica del 2017, bensì dal 2019 la guidano gli stessi soggetti costruttori/gestori dei campi di Padel) non rinnovando il secondo quadriennio 2023-2026 a seguito delle pesanti conclusioni dell'indagine ANAC che i nostri Consiglieri comunali avevano richiesto con una segnalazione del 2020. 
Ma in breve emerge il problema dell'inerzia della Giunta che mai durante i 4 anni di gestione aveva voluto contestare formalmente al Gestore le sue numerose gravi inadempienze alla Convenzione, fatto aggravato dalla responsabilità dell'errore grave della Giunta che non ha indetto una gara per la costruzione dei campi di padel autorizzandoli solo con una semplice delibera di Giunta. 
I dirigenti di Polis Sport/Squeeze, forti dei gravi errori e dell'inerzia della Giunta, aprono un lungo braccio di ferro e un contenzioso legale che non si risolve nemmeno in sede di mediazione in Tribunale. 
Nessuno ad oggi sa cosa sia accaduto e la Giunta, come d'abitudine, non informa sullo stato (e sui costi) del contenzioso né i nuovi Consiglieri né la Commissione comunale Sport. 
Temiamo che la Giunta non abbia ancora recuperato un centesimo dei molti soldi pubblici che ha  indebitamente speso in vece dei gestori dei campi di padel. 

IN UN PROSSIMO POST FAREMO UNA STIMA DETTAGLIATA DEI DANNI ECONOMICI PER IL NOSTRO COMUNE CAUSATI DAGLI ERRORI E DALL'INERZIA DELLA GIUNTA. SI TRATTA DI QUALCHE CENTINAIO DI MIGLIAIA DI EURO PERSI E/O NON RECUPERATI OLTRE A BEN 17 MESI DI DISSERVIZI E MANCATI INCASSI PER LA SOSTANZIALE CHIUSURA DEGLI IMPIANTI SUCCESSIVA AL LICENZIAMENTO DEL GESTORE E A CAUSA DELLA MANCATA INDIZIONE DI UN NUOVO BANDO.

DOPO IL 4 FEBBRAIO 2023 SI AVVIA UNA DISASTROSA 
GESTIONE DIRETTA DEL COMUNE

Questo avviene in quanto il Sindaco Della Torre PER 2 ANNI HA RINVIATO LA NUOVA GARA  promessa nell'aprile 2022 al Presidente dell'ANAC che le aveva comunicato ufficialmente - dopo 2 anni di indagine - l'irregolarità delle procedure adottate per la costruzione dei campi di padel e per l'affidamento del Servizio BAR SENZA INDIRE REGOLARI GARE PUBBLICHE. 
LEGGI QUI il post del 22.05.2022 con la documentazione.

Pare impossibile ma inizia un periodo di gestione addirittura peggiore del precedente grazie a chiusure degli impianti, vandalismi, mancata sorveglianza (i 2 campi padel brutalmente vandalizzati sono da quasi un anno ancora in attesa di essere ripristinati), incuria, sporcizia, ridotti servizi al pubblico compreso il BAR CHIUSO dal gestore senza che la Giunta prendesse provvedimenti contro ASD POLIS SPORT E SUL-BAR SRL - di fatto contitolari dei contratti di affitto e subaffitto - per INTERRUZIONE DI SERVIZIO PUBBLICO. 

I pochi servizi attivi, solo grazie alla buona volontà di una storica ASD, sono quello dell'apertura della palestra a favore delle scuole (peraltro obbligatorio), quello dei corsi annuali già pagati dagli utenti e il mitico bocciodromo.

DOPO 17 MESI LUNGHI DELLA "NON GESTIONE" DEL COMUNE, LA GIUNTA SI RISVEGLIA E INDICE IL NUOVO BANDO CHE A BREVE SARA' ASSEGNATO. 
I CONTENUTI APPAIONO PERO' MOLTO VANTAGGIOSI SOLO PER I PRIVATI. 
ANCORA UNA VOLTA IL BAR NON VIENE INSERITO NEL BANDO NEL PIENO DISPREZZO DEL PARERE DELLA ANAC (l'Autorità Nazionale Anticorruzione). 

DI SEGUITO LE NOSTRE PRIME OSSERVAZIONI E CONFRONTI.

BANDO VECCHIO  vs  BANDO NUOVO
UN CONFRONTO DAI CONTENUTI STUPEFACENTI

BANDO 2019-2022 valore ricavi di gara: 142.463€ 
(Concessione di gestione di 4 anni)
QUESTI SONO IN BREVE I VALORI MESSI IN GARA E I CONSUNTIVI DOPO 4 ANNI:

A -  142.463€  valore totale ricavi di gara per 4 anni (il doppio se attivata 
                       l’opzione di altri 4 anni che nel 2022 non è stata concessa) 
B -    35.615€  media ricavi anno (gli incassi medi dei 3 anni precedenti): 
C -    12.465€ annuo  quota che il concessionario ha offerto in gara al 
                      Comune: pari al 35% dei ricavi (in totale 49.861€ in 4 anni) 
D -    non quantificati dal bando di gara i costi anno elencati a carico del Concessionario

CONSUNTIVI INCASSI dichiarati nel quadriennio 2019-2022 
-    91.781€   incassi impianti storici calcolati con la tariffa al pubblico stabilita
                     nel bando (inferiori del 36% dei 142.463€ previsti in gara)
-    43.572€   incassi aggiuntivi per aumento tariffe (+70% medio) concesse 
                     nel marzo 2020 (alterando i contenuti della gara)
-  256.883€   incassi aggiuntivi dichiarati sui nuovi campi di padel attivati dal 
                     16.05.2019 (pari a 2,4 partite medie al giorno per campo, un 
                      risultato pessimo rispetto al boom degli altri impianti di padel) 
---------------
   391.936€   per un TOTALE INCASSI (una media annua di 97.984€) 

          =========  sui quali al Comune è dovuto il 35% pari a 137.178€ 


NUOVO BANDO 6/2024-2029 valore ricavi di gara: 823.357€ 
(concessione di gestione per 5,5 anni)
QUESTI SONO IN BREVE I VALORI MESSI IN GARA:
 
-  823.357€  valore ricavi di gara così suddivisi: 
                    299.174€ sui vecchi impianti 
                    524.183€ sui campi di padel (pari a 3.5 partite medie/giorno/campo)
-  149.701€  media ricavi anno: 

-      5.000€  annuo  quota che il concessionario riconosce al Comune 
                    a base d’asta, in 5,5 anni al Comune va il 3% fisso pari a 27.500€

-  136.300€  costi anno previsti a carico del Concessionario: 


ECCO LE NOSTRE PRIME CONSIDERAZIONI

CI CHIEDIAMO SE QUALCUNO DELLA GIUNTA ABBIA CONTROLLATO E VERIFICATO IL PIANO ECONOMICO FINANZIARIO DEL NUOVO BANDO

La nostra analisi del PEF (Piano Economico Finanziario) allegato ai documenti di gara fa emergere dati piuttosto "precari" riguardanti l'evidente  sottostima dei valori dei ricavi alla base della Concessione. 
TUTTO PARE IMPOSTATO PER FAVORIRE ESCLUSIVAMENTE IL GESTORE PRIVATO AI DANNI DEL COMUNE E, QUINDI, DEGLI UTENTI

LA QUOTA DI INCASSI CHE SPETTA LA COMUNE PASSA DAL 35% SUGLI INCASSI EFFETTIVI AL 3% FISSO (a base di gara) - UN DISASTRO PER L'INTERESSE PUBBLICO!

E' STATO ELIMINATO IL PRINCIPIO DI DESTINARE UNA PERCENTUALE DI INCASSI DA UTENTI A FAVORE DEL COMUNE PER REALIZZARE MIGLIORIE E/O DESTINARE RISORSE A FAVORE DELL'ATTIVITA' SPORTIVA PROMOSSA DALLE ASD LOCALI (negli anni dal 2005 al 2022 la quota di incassi offerta dal gestore e riconosciuta al Comune fu variabile dal 25% al 35%)

E' INCREDIBILE CHE LA GIUNTA ABBIA INVECE INTRODOTTO UN VALORE FISSO A BASE D'ASTA DI 5.000€ ANNUI DA VERSARE AL COMUNE PROPRIO ORA CHE SONO DISPONIBILI LE ALTE ENTRATE DEI CAMPI DI PADEL... CHE SI REGALANO AL GESTORE CON L'AGGRAVANTE DI TRE ERRORI MOLTO PREOCCUPANTI. 

CAMPI DI PADEL 
nel bando valori degli incassi palesemente erronei e sottostimati

1° ERRORE - Il piano prevede solo 234 giorni di apertura nell’anno - INCREDIBILMENTE (e non ci spieghiamo perché nessuno abbia verificato questo errore) - si calcolano incassi pari a solo 33 settimane di apertura, quando nei precedenti 4 anni le aperture erano state quasi totali 7 giorni su 7 con chiusure annuali di poche settimane (nei nostri calcoli di valutazione per definire-ricalcolare le medie dei giorni/incasso/partite, usiamo le 46 settimane di apertura all'anno). Questo errore oltre a danneggiare il Comune perché sminuisce il valore economico della concessione "lascia in tasca" al gestore  almeno 200.000€ di maggiori incassi.

2° ERRORE - Il piano prevede incassi calcolati su una frequenza media di 3,5 partite per campo (per 524.183€ totali fino al 2029) Si tratta, a nostro parere, di una media ampiamente sottostimata anche se supera del 46% la media di 2,4 dichiarata nei 4 anni precedenti (cioè una conferme indiretta che almeno 118.000€ di maggiori incassi potenziali "potrebbero essersi persi" fra il 2019 e il 2022 della precedente Concessione, grazie ai mancati controlli da parte della Giunta di registri di frequenza e ricevute di pagamento). Ma non è tutto, riteniamo possibili e più verosimili incassi per almeno 5 partite medie al giorno. La sottostima delle partite medie pagate di 3,5 al giorno, se aumentata a 5 partite determina ulteriori maggiori potenziali incassi di altri 300.000€

Pertanto il vincitore della gara potrà avere nei 5 anni maggiori ricavi stimabili da 200.000€ a 500.000€ e anche di più, qualora gli impianti fossero ben gestiti e usati per più del 50% del tempo di possibile apertura giornaliera (che nei primi 4 anni era di 10 partite giorno per campo).

Il rischio reale per il nostro Comune è che la Giunta si comporti anche con il prossimo nuovo gestore come con il precedente che non ha mai rispettato gli impegni di Concessione - con l'aggravante che la Giunta mai gli ha fatto contestazioni formali - e non è mai stato controllato sul rispetto dell’emissione delle ricevute di pagamento e della tenuta dei registri giornalieri di frequenza.
Oltretutto, la nuova convenzione non prevede per il Comune erogazioni in percentuale sugli incassi da utenti, quindi tutti i benefici economici sulla frequenza - che sono sempre stati destinati al rinnovo e ampliamento degli impianti pubblici - sono lasciati al gestore privato che al Comune riconosce solo una tariffa fissa che a base d’asta è definita in 5.000€ anno. 

NON SI TRATTA CERTO DI SPICCIOLI PERSI DAL COMUNE, INFATTI:
- dal 2019 al 2022 il 35% riconosciuto al Comune fu di 137.000€ (come non rilevare, ad esempio, che nei 17 mesi di gestione diretta del Comune, a causa del mancato rinnovo dei 4 anni di Convenzione, sono mancati in media incassi per almeno 140.000€ con un'altra perdita secca del 35% per il Comune per circa 50.000€)
- dal 2024 al 2029 il 35% a favore del Comune avrebbe avuto il valore di 288.000€ sul dato di gara sottostimato, ma con un possibile aumento di altri 175.000€ per i valori sugli errori sopra descritti, e addirittura di più con una seria azione di controllo dell'Ente sulla regolarità degli incassi dichiarati.  

INVECE LA GIUNTA SI ACCONTENTA DI 25.000€ FISSI (o la cifra del maggior offerente), lasciando al privato tutti i benefici e rinunciando alla valorizzazione e tutela dei nostri beni pubblici.

Le Amministrazioni Pubbliche da tempo possono valorizzare i propri beni mettendoli a gara per lunghi periodi con procedimenti di "PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO", perseguendo il loro massimo utilizzo a servizio dei cittadini e destinando quote di risorse/incassi da utenti per realizzare migliorie agli impianti e ampliamenti alle strutture (non certo adottando procedimenti irregolari come ha fatto la Giunta per il padel nel 2019 e non certo con l'attuale bando di gestione quinquennale che lascia tutti i benefici al gestore)  

IMPIANTI PREESISTENTI
valori entrate sotto-stimate sulle basse frequenze 2019-2022

3° ERRORE - Il piano prevede incassi da utenti che confermano le alte tariffe del 2020, addirittura prevedono ulteriori aumenti e considerano per i calcoli le ridotte frequenze utenti del 2019-2022 che sono molto inferiori dei periodi precedenti al 2018. 
La previsione incassi del PEF nel 5,5, anni è di 299.174€, riteniamo sia sottostimata del 20-30% nell'ipotesi che il nuovo gestore abbia cura di questi impianti e gli utenti (prevalentemente sulbiatesi) ritornino a frequentare il Centro Sportivo evidentemente abbandonato a causa del raddoppio dei prezzi e della fallimentare gestione di 4 anni da parte dei dirigenti della Polis Sport/Squeeze. 

Auspichiamo infine che la Giunta voglia riprendere la tradizione di convocare la commissione comunale Sport e Tempo Libero e con essa e le nostre Società sportive per valutare di adottare tariffe allineate a quelle degli altri impianti pubblici del Vimercatese. La Commissione deve anche poter valutare lo stato di PROLUNGATA MANCATA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI e concordare i necessari interventi per il loro ripristino e mantenimento.    

Si ricorda che la Giunta penalizzò questi impianti nel marzo 2020 con un aumento dei prezzi al pubblico del +70% medio su richiesta del gestore che lamentava perdite. Lo fece dopo un solo anno di gestione così alterando i dati di gara nella quale si definirono anche le tariffe degli impianti; l'aumento definì tariffe ampiamente fuori mercato rispetto ai centri sportivi pubblici vicini e venne concesso CON UN PROCEDIMENTO IRREGOLARE: senza nessuna verifica da parte degli uffici, senza informare la commissione comunale sport, in assenza del bilancio 2019 del gestore a verifica delle sue presunte perdite e senza la necessaria relazione tecnica del RUP (il funzionario pubblico responsabile del procedimento) come prevede la normativa delle Pubbliche Amministrazioni.

Tali tariffe, già fuori mercato, nel nuovo bando vengono addirittura aumentate del 5% e prevedono persino l'adeguamento ISTAT annuale! Solo un esempio: la tariffa della Palestra principale nel 2020 venne raddoppiata da 10€ a 20€ orarie provocando la fuga delle squadre sia locali che esterne che decisero di usare la palestra di Sulbiate solo in caso di necessità per indisponibilità delle altre palestre pubbliche. La palestra ha ormai da tempo un grave problema alla pavimentazione che ne limita l'utilizzo ma nessuno ha previsto un intervento per risolverlo.

CHI SI AGGIUDICHERA' QUESTO BANDO 
che concede tutti i benefici al Gestore?

Il rischio palese è che si presentino, questa volta direttamente (senza bisogno di associarsi solo dopo la vincita del Bando come avvenuto nel 2019) soggetti che facilmente leggono il notevole affare offerto dalla Giunta Della Torre contenuto nell'errato PEF agli atti.

Non possiamo non pretendere dalla Giunta di spiegare pubblicamente i motivi delle loro scelte che appaiono semplicemente prive di buonsenso e contrarie all'interesse pubblico:

1) nel 2019 la precedente Giunta aveva indetto un bando di sola gestione ma dopo un mese dall'avvio ha autorizzato la costruzione di 2 campi di padel (in modo illegittimo perché senza gara e deliberata solo un mese dopo l'avvio della gestione) che hanno provocato da un lato il deprecabile risultato che il gestore ha avuto poca cura degli impianti storici frequentati prevalentemente dai sulbiatesi (ne sono prova gli incassi dimezzati) ma, dall'altro, anche di avere nuovi incassi che hanno triplicato le entrate previste nei 4 anni.

Resta però il forte dubbio sui dati a causa dei mancati controlli della Giunta; infatti dal dato degli incassi ufficiali si ricava che i campi hanno avuto una frequenza solo per il 24% del tempo di apertura (che sono 2,4 partite medie al giorno su 10 giocabili) con il 76% del tempo senza giocatori presenti. 

E' persino banale affermare che i 2 campi di padel di Sulbiate, con risultati così deludenti di frequenza e incassi ufficialmente dichiarati, sono sicuramente un’eccezione negativa in un periodo 2019-2022 di boom clamoroso di frequenze verificate in tutti i nuovi impianti aperti per questo sport.  

NON E' NOSTRO COMPITO FARE VERIFICHE, IN ASSENZA DI RISPOSTE SIA DA PARTE  DEGLI UFFICI COMUNALI PREPOSTI CHE DI SINDACO/ASSESSORE. IN QUALITA' DI CONSIGLIERI COMUNALI AVEVAMO RICHIESTO PIU' VOLTE L'ACCESSO AGLI ATTI DEI REGISTRI DI FREQUENZA E DELLE RICEVUTE DI INCASSO RILASCIATE, DIRITTI DI CONTROLLO CHE CI SONO STATI SEMPRE NEGATI. 
TUTTI I SULBIATESI HANNO VISTO I CAMPI SEMPRE MOLTO FREQUENTATI A TUTTE LE ORE DEL GIORNO E DELLA SERA, PERSINO ANCHE DURANTE I COPRIFUOCO DEL PERIODO COVID, PER QUESTO IL CONTEGGIO DELLA MEDIA DI 2,4 PARTITE AL GIORNO PAGATE APPARE MOLTO POCO REALISTICO. 
ALTRETTANTO INSPIEGABILI SONO I MANCATI CONTROLLI DELLA GIUNTA E LE MANCATE CONTESTAZIONI AL GESTORE DELLE TANTE INADEMPIENZE ALLA CONVENZIONE. FINO ALL'IMPROVVISO LICENZIAMENTO DEL GESTORE (la classica toppa peggiore del buco inventata da una Giunta che le sbaglia tutte!)

2) nel 2024 l'attuale Giunta lancia un bando ancora di sola gestione per soli 5 anni, come prevedono le nuove norme sugli appalti, ma decide di non cogliere l'occasione normativa di fare un bando di lungo periodo che preveda anche ampliamenti della struttura realizzati dal gestore utilizzando e controllando seriamente gli alti proventi che sicuramente generano i campi di padel e tutte le strutture del centro (compreso il BAR e i servizi annessi). 

SUL QUESTI TEMI LA GIUNTA NON HA MAI CONVOCATO E INFORMATO LA COMMISSIONE CONSULTIVA SPORT E TEMPO LIBERO, NEL PALESE DISPREZZO DI UN ORGANO DELL'ENTE DA LORO STESSI NOMINATO (E FINORA MANOVRATO!).

SICURAMENTE NESSUN AMMINISTRATORE SI SENTIRA' IN DOVERE DI SPIEGARE QUESTE SCELTE AI CITTADINI E ANCORA UNA VOLTA I SULBIATESI PAGHERANNO DI TASCA PROPRIA GLI ERRORI DI UNA GIUNTA SEMPRE PIU' IMPRESENTABILE.
 

sabato 23 marzo 2024

Approvata il 2 febbraio 2024 la variante al P.G.T. - ERRORE N°1: la TANGENZIALE NORD passerà in mezzo a 100 appartamenti

UNA MODIFICA "GENIALE": 
LA TANGENZIALE NORD E' STATA SPOSTATA IN MEZZO AL NUOVO QUARTIERE RESIDENZIALE 
100 NUOVI APPARTAMENTI CON I CAMION SOTTO CASA

E' noto a tutti il grave e annoso problema viabilistico di Sulbiate che ha una delle 3 zone industriali del paese - quella a nord di Sulbiate Superiore - costruita negli anni 60-70 del secolo scorso, dotata di un solo accesso per i camion attraverso la strozzatura di via Manzoni (che era la strada provinciale SP210) che confluisce nel centro abitato davanti alla chiesa di San Pietro con transito nella centrale piazza Beretta per imboccare la strettoia con la semi-curva cieca di via Biffi.

La Giunta Della Torre nel 2017 aveva a disposizione la soluzione della "nuova tangenziale nord" esterna all'abitato, progettata e concordata con la Provincia dalla precedente giunta Crespi. L'ha ignorata per 5 anni fino a partorire nel 2023 (sollecitata dalla Provincia) il DISASTROSO ACCORDO che vi raccontiamo di seguito. 

Cosa è successo dal 2017 con l’arrivo della Giunta attuale?
  1. Nel 2018 ha avviato le operazioni per studiare la Variante al PGT (approvata nel 2024) incaricando il Prof. Peraboni del Politecnico. Lo stesso che aveva già studiato ed elaborato nel 2016 per conto della giunta Crespi la «soluzione TAGLIA -TRAFFICO» della Tangenziale Nord presentata e condivisa con la Provincia e con l'accordo delle industrie locali;
  2. Sicuramente gli uffici comunali nel 2017 hanno informato la nuova giunta della soluzione che attendeva solo di essere firmata con la Provincia;
  3. La Provincia nel 2022 , dopo 5 anni di silenzio del Comune, scrive al Sindaco un sollecito a firmare l’accordo pronto dal 2017 o ad abbandonarlo (vedi la mappa qui sotto);
  4. Invece la giunta, che aveva già perso 5 anni, decide di CESTINARLO e lo ridefinisce con i nuovi professionisti incaricati del PGT. Nel 2023 FIRMA IN PROVINCIA UN DIVERSO ACCORDO PENALIZZANTE PER TUTTE (o quasi) LE PROPRIETA' COINVOLTE E PER TUTTI I NOSTRI CITTADINI.
         la mappa del 2016                            la mappa del 2023


















a sinistra i contenuti della SOLUZIONE del 2016 

proposta definita dalla giunta Crespi con accordi in PROVINCIA e  con  le  INDUSTRIE  locali   (SILFA,   DOXAL,   MECONDOR)
  1. IN VIOLA - LE AREE DI ESPANSIONE INDUSTRIALI rispondevano alle giuste esigenze delle aziende locali di ampliare la loro attività
  2. LA X ARANCIONE – ELIMINATA LA LOTTIZZAZIONE RESIDENZIALE (a fianco della ex-Filanda) perché esterna all'abitato e alla TANGENZIALE NORD; venne concessa nel PRG 2004 dalla giunta Giorgi ed era inattuata da 12 anni (oggi da 20 anni)
  3. IN GRIGIO - LA TANGENZIALE da via Manzoni arriva in via Mascagni e viene REALIZZATA sull’area (con la X arancione) non più residenziale; le aree verdi fra lo scolmatore Cava e la tangenziale saranno piantumate con alberi di protezione
Al Comune restavano da definire con gli operatori e le proprietà delle aree coinvolte le modalità e i valori equi da riconoscere per il conferimento delle aree, per le compensazioni opere/oneri con i tempi di realizzazione delle opere pubbliche e private. Tutti avevano interesse e benefici ad aderire all'intesa. 


a destra i contenuti della SOLUZIONE firmata nel 2023

l'assessore in Consiglio Comunale ha comunicato che la soluzione «E’ STATA IMPOSTA DALLA PROVINCIA». Riferendo una circostanza palesemente inverosimile e che, se così fosse, dimostrerebbe l'incapacità degli amministratori di perseguire e tutelare gli interessi locali 
  • p.1 – aree di espansione industriale RIDOTTE rispetto al 2016 a causa della tangenziale spostata v/ovest e DIROTTATA su via Biffi  
  • p.2 – VIENE CONFERMATA LA LOTTIZZAZIONE RESIDENZIALE ESTERNA alla tangenziale che realizzerà circa 35 nuovi appartamenti affacciati sulla tangenziale (p.2) - (scelta certamente non voluta dalla Provincia)
  • p.3 – per consentire di realizzare la lottizzazione del p.2, la TANGENZIALE VIENE TRASFERITA all'interno dell’area rossa residenziale (a confine con la ex-Filanda) dove sono previsti volumi residenziali per circa 55 appartamenti. SCELTA CHE NON RISPETTA LA VIGENTE CONVENZIONE (anche questa scelta non può averla imposta la Provincia) -  
A peggiorare la situazione il vicesindaco ha informato il Consiglio comunale che il Comune non attuerà azioni per coordinare gli operatori a definire modalità-valori-tempi di cessione aree e realizzazione opere.

NON E' DIFFICILE 
PREVEDERE COSA ACCADRA' ...

LA PREMESSA OVVIA E' CHIEDERSI CHE SENSO HA PROGETTARE UNA NUOVA TANGENZIALE CHE DEVE ALLONTANARE DALLE RESIDENZE IL TRAFFICO PESANTE DEI CAMION FACENDOLA PASSARE IN MEZZO AD UN NUOVO QUARTIERE RESIDENZIALE

SI APRIRANNO NUOVI CONTENZIOSI CONTRO IL COMUNE DATO CHE:
  • IL PROTOCOLLO NON RISPETTA DIRITTI CONTENUTI IN CONTRATTI/CONVENZIONI E PIANIFICAZIONE ESISTENTI DA ANNI
  • LA VARIANTE MODIFICA DIRITTI TERRITORIALI ESISTENTI PENALIZZANDO SOLO ALCUNI DEGLI OPERATORI COINVOLTI
LA CONFLUENZA DELLA TANGENZIALE IN VIA BIFFI RENDE COMPLICATO per una delle aziende fare la scelta di comprare un'area per ampliarsi, sapendo che la sua proprietà verrà poi spezzata e svalutata con l'attraversamento della TANGENZIALE (vedi p.1 e 3);

LA SOSTANZIALE INAPPLICABILITA’ PRATICA DELL’ACCORDO DEL 2023 SENZA L'INTERVENTO REGOLATORE DEL COMUNE E PER I CONTENZIOSI LEGALI CHE VERRANNO APERTI

INSOMMA, LA GIUNTA FINORA SICURAMENTE HA PERSO 8 ANNI. 

CON LA FIRMA IN PROVINCIA NEL 2023 DI QUESTO INSENSATO PROTOCOLLO ABBIAMO LA CERTEZZA CHE I  CAMION CONTINUERANNO A TRANSITARE IN PIAZZA BERETTA ALMENO FINO … AL PROSSIMO CAMBIO DI GIUNTA

P.S. in un Comune normale queste considerazioni obbligherebbero il sindaco e la giunta a dare e documentare spiegazioni pubbliche convincenti circa le ragioni di scelte che appaiono ampiamente senza senso e penalizzanti per tutti. 
 

giovedì 22 febbraio 2024

Approvata il 2 febbraio 2024 una variante al Piano di Governo del Territorio, un iter lungo 6 anni, piena di errori e di retromarce che danneggia tutti

VARIANTE AL P.G.T. - UN PERCORSO DAI MOLTI CONTENUTI PEGGIORATIVI, SQUILIBRATI E INATTUABILI

PREMESSE 
Prima di analizzare i contenuti e quelli che noi consideriamo i gravi errori introdotti con l'approvazione della VARIANTE AL PGT è necessario ricordare che l’origine dei principali guai territoriali del nostro PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (P.G.T.) è da ritrovare nelle scelte del 2002-2004 contenute nel PIANO REGOLATORE GENERALE (P.R.G.) della giunta di Comune Aperto, sindaca Giorgi Marina, approvato definitivamente nell'aprile 2004. Una delibera che approvarono solo 2 mesi prima di essere sfiduciati dai sulbiatesi con il voto alle elezioni nel giugno 2004 quando fu eletta la nostra nuova Amministrazione con il programma e le persone proposti dalla lista civica Sulbiate Insieme, con Sindaco Stucchi Maurizio. 

La giunta Giorgi guidava una lista sedicente ambientalista che elaborò un terribile PRG "cementificatore" i cui effetti e danni per il nostro territorio sono ancora pesanti a distanza di 20 anni. 

Vediamo i dati dei piani residenziali concessi (in giallo) nel 2004 confrontati con quelli del precedente PRG adottato (in verde). Il prospetto e i commenti che seguono sono tratti dalla relazione allegata agli atti del Consiglio comunale del 20.12.2007 quando la nostra giunta approvò l'adozione dell'attuale P.G.T. - LEGGI QUI il testo completo

L'impatto concreto delle scelte sui piani residenziali era il seguente:  
  • Piani residenziali di lottizzazione (PL,PR-PIR)  AUMENTANO del +89% per 78.300 metri cubi  (passano da 88.420mc. a 166.720mc. pari cioè a un totale di 700 appartamenti da 80mq.)
  • Piani di Zona (PZ - edilizia economica-popolare di iniziativa e gestione Comunale) vengono RIDOTTI del 76% da 51.300mc. passano a 12.000 (pari a 50 appartamenti). Ma la scelta pesante è che la riduzione di 39.300mc. viene trasformata in libere lottizzazioni di iniziativa privata incontrollabile da parte comunale (vedi nella carta delle GRU in verde le aree ai n.26 e 29)
L'impatto delle scelte nelle aree Industriali-terziarie-commerciali è stato ancora più problematico per il consumo di territorio verde:
  • Aree industriali AUMENTANO di 60.000 metri quadrati pari al 30% di tutti i capannoni realizzati a Sulbiate dopo il 1945 (vedi nella carta delle GRU in rosso le aree ai n.1,2 e 30); si pensi che chi ha fatto questa scelta nel corso della vittoriosa campagna elettorale del 1999 aveva criticato con forza la precedente giunta con l'accusa di avere pianificato troppe nuove aree industriali per 10.000 mq.    
Per chi vuole approfondire i contenuti di dettaglio può leggere i seguenti DOCUMENTI di analisi pubblicati e consegnati alle famiglie dal nostro gruppo di lista nel 2005 e nel 2008.


LA FINESTRA n.12 luglio 2005   Leggi qui   IL PUNTO DOPO 1 ANNO DI LAVORO

La lista civica "1.184 SI - Sulbiate Insieme" fa il punto dopo un anno di governo per rinnovare l'impegno preso con i cittadini alle elezioni. Insieme alla sua Giunta in modo chiaro ed onesto il gruppo politico dichiara anche le difficoltà e i dettagli dei singoli problemi che deve affrontare. Quale futuro ci attende? Chi sono i cementificatori? I punti critici del PRG. Le priorità da privilegiare. 


LA FINESTRA n.14 febbraio 2008   Leggi qui  L'INFORMAZIONE MALTRATTATA

Molto interessante e attuale anche la lettura del febbraio 2008 (che dai banchi dell'opposizione del Consiglio comunale del 30/11/2017 abbiamo consegnato e chiesto di allegare agli atti) per chiarire e ricordare ai nuovi amministratori i contenuti delle scelte sul nostro territorio, chi le fece e quindi ne ha la responsabilità politica. Ma soprattutto per capire quali linee di soluzione possono ancora essere attuate per risolvere i problemi oggi ancora aperti che sono figli di scelte errate fatte nel 2004

Di seguito l'immagine dell'elenco delle aree agricole, verdi o di standard pubblico che vennero trasformate in edificabili. Potete vedere il documento completo e visualizzarle localizzate sulla mappa del territorio comunale: LA COLLANA DI GRU DEL PRG VEDI QUI


LE SCELTE CHE ADOTTO' DAL 2005 LA NOSTRA GIUNTA

La nostra prima giunta 2004-2009 che ereditò quel disastroso Piano iper-cementificatore si trovò davanti a due decisioni: REVOCARLO oppure GESTIRLO. 

Gli avvocati del Comune consultati ci avvisarono che l'eventuale scelta della procedura di revoca avrebbe generato decine di ricorsi legali dai titolari delle grasse e ricche concessioni edilizie sia residenziali che industriali. Contenziosi palesemente temerari senza speranza di vittoria per il Comune.

Impossibile il percorso della revoca, la scelta obbligata fu quella di gestire le future richieste di attivare i diritti edificatori facendo trattative per ottenere convenzioni con contenuti il più possibile favorevoli all’interesse pubblicoLa scelta di non revocarlo era anche supportata dalla coscienziosa presa d’atto che - sebbene disastroso nei contenuti - il PRG firmato da Comune Aperto era frutto di una giunta democraticamente eletta nel 1999 dai sulbiatesi, quindi pienamente legittimo e politicamente da rispettare.

MA SI SCELSE ANCHE DI ELABORARE AL PIU’ PRESTO UN NUOVO PIANO REGOLATORE. Processo che attivammo dal 2005, anno di emanazione della nuova Legge Regionale n.12/2005 sul Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) che sostituiva la normativa precedente sul P.R.G.

Nel volgere di 2 anni, fra i primi Comuni lombardi ad elaborare un Piano di Governo del Territorio, il nostro Consiglio comunale ne approvò l’adozione il 20.12.2007.

La dichiarazione del Sindaco e della Giunta agli atti del Consiglio comunale del 20 dicembre 2007 che adottava il nuovo P.G.T. spiega con precisione i motivi e le difficoltà delle scelte alla base del nuovo P.G.T. 
Dichiarazione pubblicata nella sua completezza sull'informatore comunale e consegnata nelle case di tutti i sulbiatesi  VIVISULBIATE n.27 dicembre 2007 - LEGGILA QUI

Riportiamo da quella relazione il seguente prospetto di riepilogo dei dati principali del nostro PGT. Sulla base di questi dati di partenza nel 2007, nei prossimi post cercheremo di indicarvi quali sono gli interventi "PROBLEMATICI" decisi con la variante approvata il 2.2.2024 dall'attuale giunta in tempi da record negativo protrattisi per 6 lunghi anni di "lavoro".
 

Un primo breve commento ai valori del PGT del 2007: 
  • i primi 100.000mc. sono "i residui" dell'eredità forzata dal PRG 2004; 
  • i 20.000mc sono per 2 aree: il complesso di via Mandelli che ha sostituito la vecchia scuola che venne alienata in gara pubblica nel 2005 per finanziare la nuova scuola (incasso di1,6 milioni); l'altra è la volumetria concessa alla Parrocchia sull'area dell'attuale scuola dell'infanzia ed esclusivamente vincolata alla costruzione e gestione di una nuova scuola dell'infanzia su area pubblica in concessione (operazione non realizzata); 
  • i 70.000mc riguardano l'identificazione dei possibili interventi futuri - in gran parte non convenzionati a causa della crisi edilizia - esclusivamente finalizzati a favorire l'uscita delle fabbriche dal centro paese e/o a riordinare l'assetto urbano in aree di rilevante problematica per l'interesse pubblico. 
Ne descriveremo i dettagli in prossimi post.  

PERCHE' DOPO 20 ANNI CI SONO ANCORA EFFETTI NEGATIVI

E' un fatto certo e consolidato che i diritti territoriali più problematici per il territorio di Sulbiate sono quelli concessi nel PRG 2004. Essi avevano ed hanno ancora oggi i loro effetti aggravati dalla pesante crisi dell’edilizia esplosa dal 2008. 

Una crisi molto lunga  che ha provocato nel volgere di pochi anni i seguenti principali effetti sul patrimonio immobiliare di Sulbiate:
  • molte chiusure o fallimenti di operatori grandi e piccoli del settore edile
  • problemi di qualità dei manufatti e delle finiture degli immobili realizzati nel pieno della crisi
  • una forte svalutazione dei valori immobiliari, anche al patrimonio esistente, a causa dell'alto numero di immobili vuoti, invenduti e persino offerti con notevoli ribassi sui valori di mercato a seguito delle procedure concorsuali e fallimentari causate dalla crisi.
E’ quindi necessario che anche i nuovi sulbiatesi sappiano - a distanza di 20 anni - che tutto quanto è avvenuto e che ancora deve avvenire in questa materia è vincolato da quelle pessime scelte del 2004 perché quelle norme di PRG - solo in parte mitigate dal 2007 con le nuove norme dell'attuale PGT approvato dalla nostra Giunta - CONFERIVANO UN VOLUME AMPIAMENTE SPROPORZIONATO DI DIRITTI EDIFICATORI CERTI E ATTUABILI SENZA CHE LE GIUNTE SUCCESSIVE POTESSERO ANNULLARLI O RIDURLI. 

Principio modificato dalla nuova Legge Regionale n.12/2005 emanata sul P.G.T. che ha modificato le regole e modalità di concessione dei diritti edificatori: a partire dal 2005 con il PGT i Comuni identificano in modo generico ambiti di trasformazione territoriale, in tal modo - al contrario di quanto avveniva con il PRG - i diritti edificatori diventano effettivi solo dopo che gli operatori hanno affrontato l'iter di proposta e definizione dettagliata dei Piani Integrati di Intervento (o delle altre forme previste dalla nuova normativa), di progettazione e solo a seguito della stipula della convenzione. 

Infatti a Sulbiate dal 2005 al 2007 nei primi 2-3 anni di vigenza del piano gran parte degli operatori, ALLO SCOPO DI NON PERDERE I VANTAGGI DELLA PRECEDENTE NORMATIVA e i diritti edificatori ottenuti con il PRG-2004, attivarono cantieri e/o pretesero la firma di convenzioni che AVEVANO PIENO DIRITTO DI RICHIEDERE E DI OTTENERE dagli uffici comunali. Una corsa a costruire che ha potuto ignorare i 10 anni ipotizzati per la realizzazione del PRG che, colpevolmente, non aveva definito nel piano norme/obblighi sui tempi/priorità di attuazione. 

L'immagine seguente rappresenta il nostro territorio con le GRU che può fare rendere conto il lettore delle tante scelte del PRG che divennero cemento.  VEDI QUI IL DOCUMENTO COMPLETO LA COLLANA DI GRU. Alcune di esse (in pratica le lottizzazioni più consistenti) a causa della crisi del 2008 e dei ritardi della grande infrastruttura autostradale della Pedemontana non furono avviate ma sono ancora oggetto di convenzioni vigenti (inizialmente valide per 10 anni ma con 3 diverse leggi nazionali prorogate di altri 8 anni).

Le descriveremo e analizzeremo in un prossimo post in quanto sono oggetto delle attuali modifiche di variante che sono a dir poco problematiche.



CHI (NON) HA GESTITO I PROBLEMI TERRITORIALI DOPO IL 2017 

Nel 2017 viene eletta la Giunta Della Torre sicuramente promossa, ispirata e sostenuta da gruppi politici e da persone che avevano fondato o sostenuto o operato - dal 1999 al 2004 - nella giunta di Comune Aperto che adottò quel PRG.

Non vogliamo parlare alle spalle di nessuno. In trasparenza dobbiamo però riferire di incarichi e responsabilità pubblici in giunta e come capogruppo conferiti nell'amministrazione 2017 a soggetti che hanno avuto forti legami con l'esperienza di Comune Aperto. 

Ancora oggi nella giunta attuale quelle persone, esperienze ed influenze continuano a caratterizzare e purtroppo a peggiorare le scelte e gli errori. 

Ad essi più volte in sede di Consiglio, dal 2017 al 2022, abbiamo avuto modo di chiedere di prendere una posizione politica di distanza da quelle scelte del PRG 2004 oltre ad avere l'onestà di non attribuirne le colpe alle nostre giunte. Al contrario - oltre a schernire la nostra richiesta di prendere onestamente le distanze - nei fatti la loro maggioranza ogni anno ignorava le azioni da compiere utilizzando i progetti, gli accordi e le risorse già definite dalle nostre giunte e disponibili presso gli uffici comunali per risolvere i problemi. 
Citiamo due sole decisioni concrete - che avevano già ottenuto nel 2016, a cura della giunta Crespi, le approvazioni di Provincia e Pedemontana - che per 5 anni non vennero adottate per realizzare due importanti snodi della nostra viabilità. Nei prossimi post pubblicheremo i progetti disponibili nel 2017 ma sempre ignorati:
  • il progetto/accordo sulla Tangenziale Nord che da via Manzoni collega il traffico pesante alla zona industriale in via Mascagni eliminando i camion da piazza Beretta e via Biffi
  • il progetto/accordo sulla Tangenziale Sud quale prolungamento di viale Cremonesi fino alla rotonda della SP177 in via Arti e Mestieri; un tratto lungo circa 150 metri che consente anche di trasformare la storica via 25 aprile che ci collega con Bellusco in un percorso a senso unico utilizzando una corsia da dedicare al transito ciclopedonale in sicurezza (operazione che fino al 2016 era impedita dai ritardi e dai dinieghi della società Pedemontana).  
DAL 2017 LA GIUNTA DELLA TORRE HA SEMPRE EVITATO OGNI AZIONE RINVIANDOLE ALLA "IMMINENTE" PROCEDURA DI VARIANTE AL P.G.T. CHE HA COLPEVOLMENTE DILAZIONATO PER QUASI 8 ANNI FINO A PARTORIRE LA PRESENTE VARIANTE - UN PROCEDIMENTO AVVIATO NEL 2018 E TRASCINATO CON RITARDI DA RECORD - CHE HA CONTENUTI CHE NON RISOLVONO MA AGGRAVANO I PROBLEMI IN GRAN PARTE FIGLI DELLE SCELTE DEL 2004. 

ALCUNI PUNTI NODALI DELLA VARIANTE APPROVATA IL 2 FEBBRAIO 2024 
  1. TEMPO DI LAVORO PER LA VARIANTE AL PGT - a Sulbiate impiegati 5/6 anni per la variante al PGT, un periodo che è il doppio del tempo che occupano i Comuni normali per realizzare PGT nuovi. INIZIATA NEL 2018 E CONCLUSA NEL 2024 E’ SEGNO DI SOTTOVALUTAZIONE O DISINTERESSE AL PROBLEMA. La scusante del covid non c’entra nulla, anzi il "tutti fermi" per molti mesi avrebbe dato maggior tempo utile a uffici e amministratori per studiare e lavorare su questo tema
  2. LE MODIFICHE FATTE E PERSINO LA CANCELLAZIONE DI STRUMENTI PIANIFICATORI (che le norme danno ai Comuni per attivare, regolamentare e coordinare gli operatori) SONO IL SEGNO DI SUPERFICIALITA’ E DI RINUNCIA AL RUOLO DI AMMINISTRATORE PUBBLICO
  3. SCARICARE SULLA PROVINCIA LA COLPA DELLE SCELTE ADOTTATE NEI COMPARTI DELLA VIABILITA' (LE VARIE TANGENZIALI CONGELATE DA ANNI) E’ SEGNO CHE LA GIUNTA NON SA DIFENDERE L’INTERESSE LOCALE E DEI NOSTRI RESIDENTI
  4. L'INERZIA SULLA DIFESA DEL TERRITORIO DALLE OPERE DI PEDEMONTANA: E' UNA LEGGEREZZA MOLTO GRAVE A DANNO DI TUTTA LA CITTADINANZA.
  5. LE NUMEROSE RETROMARCE DELLA GIUNTA DECISE IN POCHI GIORNI A SEGUITO ALLE OSSERVAZIONI SONO LA CHIARA CONFERMA DELLA DEBOLEZZA DEGLI AMMINISTRATORI E DEI CONTENUTI PROPOSTI NEL PIANO (elaborati dopo molti anni di lavoro dai contenuti palesemente precari).
  6. MOLTI EVIDENTI SQUILIBRI DI TRATTAMENTO RISERVATI A VARI AMBITI E OPERATORI senza apparenti ragioni e senza fornire esplicite motivazioni in sede di risposta alle osservazioni.
LI APPROFONDIREMO IN DETTAGLIO NEI PROSSIMI POST 
e forniremo documenti con le nostre ragioni e le possibili soluzioni.