martedì 17 dicembre 2013

IL PD E IL GENIO DELLA BINDELLA

Prosegue la strategia della denigrazione del proprio Comune.
Senza nessuna vergogna e senza rispetto per le Istituzioni le opposizioni fanno a turno ad inventare nuovi scandali della mutua
UN "GEOMETRO" AL SOLDO DEL PD HA MISURATO LE CURVE DELLA VIA MANDELLI. LA SENTENZA E' :  LAVORI SBAGLIATI E DA RIFARE! SUBITO!
E’ vero i problemi ci sono e sono pesanti per tutti.
Per le 5 aziende coinvolte nei lavori pubblici che stanno rispettando gli impegni per fare le opere; impegni firmati più di 5 anni fa nel periodo prima della crisi.
Per il Comune immobilizzato dai tagli di Roma e dal patto di stabilità.
 
Noi diciamo ai CICIARUN del PD che le opere si valutano a fine lavori e che è normale che i progetti possano subire modifiche in corso d'opera e in fase esecutiva.

SOTTERRATE LA BINDELLA DI GUERRA E SIATE SERI
SOLO A SULBIATE UNA RIDICOLA E ANORMALE OPPOSIZIONE MISURA  LAVORI NON ANCORA CONCLUSI PER  SCHERZARE IL LORO SINDACO.
BASTA CHIACCHIERE E FALSITA'
RISPETTATE IL LAVORO DEL VOSTRO COMUNE
 

giovedì 5 dicembre 2013

IO COME TU


la pagliuzza e la trave del saltimbanco (ovvero: i cubetti di porfido e i 21.000 metri cubi di cemento)


Il porfido a cubetti del dosso lungo fra via filanda e via fermi vicino al Castello da poche ore sono stati rimossi e sostituiti con asfalto e subito la civica SDS, con il suo capogruppo spiritoso, in bacheca critica l'operazione perché sarebbe uno spreco di denaro dei sulbiatesi.     clicca immagine

E' la consueta conclusione da chiacchieroni che fingono di essere disinformati, ma che sanno di mentire perché conoscono bene la storia in quanto molti di loro ne sono stati protagonisti con precise "responsabilità politiche".

Sicuramente l'aver eliminato il porfido è un peccato e una rinuncia ad una soluzione viabilistica realizzata nel 2007 di buona concezione progettuale ed estetica, ma di pessima qualità realizzativa che richiede molta manutenzione.

L'asfaltatura nuova è costata ai sulbiatesi in termini di disagio, ma non in soldi del Comune perché è realizzata a spese del CAP nell'ambito dei lavori di ripristino degli asfalti dopo la posa dell'acquedotto del progetto "fabbrica dell'acqua".

Il dosso lungo in porfido era stato realizzato dai privati costruttori dell'edificio con scalinata e lo fecero nel 2007 senza nessun costo per i sulbiatesi su richiesta pressante della nostra giunta che volle e ottenne ulteriori opere pubbliche "volontarie" per compensare alcune ESAGERATE CONCESSIONI fatte dalla precedente giunta Giorgi nella primavera 2004 (pochi mesi prima di essere mandati a casa dal voto) che DEPREDAVANO LE OPERE PUBBLICHE PREVISTE dal progetto iniziale del recupero della storica filanda abbattuta allo scopo di delocalizzare la ditta Texgomma nella zona industriale.
Per i dettagli si veda quantopubblicato su Vivisulbiate n. 35 del dicembre 2010 alle pag. 26 e 27

Brevemente si ricorda che le varianti concesse consentirono al privato di ampliare i box sotterranei realizzando la scalinata (INUTILE) ed eliminando la prevista piazza pubblica che ERA STATA PROGETTATA A LIVELLO STRADALE; le modifiche approvate dalla commissione edilizia all'inizio del 2004 concedevano di superare vari errori di realizzazione con una variante che autorizzava fra l'altro l'avanzamento di un metro e quaranta dell'edificio che occupava aree pubbliche e l'innalzamento di un metro e mezzo della piazza dal piano stradale con la realizzazione della scalinata così riducendone notevolmente la fruibilità e l’utilità pubblica. Questa fu l'unica lottizzazione sulbiatese cui si concesse di definire gli oneri di urbanizzazione realizzando opere pubbliche con un tasso di scambio "uno a uno" rispetto alla tabella degli oneri di urbanizzazione. Si pensi che la media del tasso di trasformazione degli oneri di urbanizzazione in opere pubbliche in quegli anni fu superiore al rapporto di 1 a 2 (cioè era normale che un’impresa anziché versare 100.000€ di oneri al Comune sceglieva di realizzare un valore di 200.000€ in opere pubbliche).

In pratica questa lottizzazione già ricca di una straordinaria cubatura iniziale di 4,5 metri cubi per metro quadrato (più di 4 volte la media sulbiatese che era intorno a 1 mc/mq) ottenne dalla Giunta Giorgi due grossi regali: uno sconto sulle opere pubbliche di qualche centinaio di migliaia di euro e rilevantissimi vantaggi privati ricavati dai pacchiani errori di realizzazione. Questo spiega i motivi per i quali la prima giunta Stucchi con fermezza richiese e ottenne, quale ristoro degli irreparabili minori benefici pubblici, nuove opere pubbliche aggiuntive con un volontario “impegno unilaterale” dei privati che realizzarono il dosso lungo, una parte del nuovo bar in palestra e il parcheggio di via 1 maggio.

Orbene, quando il consigliere Stucchi Guglielmo capogruppo di opposizione, ci viene a schernire con il suo "ahi, ahi, ahi" per la questione dei cubetti di porfido, dimostra chiaramente di essere privo di buon senso civico e di ogni pudore politico. Lui non si rende conto di avere la "responsabilità politica" della vergognosa operazione del piano di recupero della Texgomma messa in onda da Comune Aperto. Lui fu fra i fondatori e i dirigenti politici di quella lista che formò e sostenne la giunta che fece quelle scelte, pessime per il Comune, ma ottime per i privati.

Lui stesso e altri che oggi guidano il gruppo SDS e il Partito Democratico provengono da Comune Aperto e sono i responsabili di quell'operazione amministrativa disastrosa che rende problematica la convivenza civile dei residenti di quel QUARTIERE CHE LA GIUNTA GIORGI HA DEPREDATO DELLA PIAZZA, DEI PARCHEGGI E DEL VERDE che erano previsti nel progetto di recupero approvato.

Quindi CI PRENDIAMO LA COLPA DI AVERE OTTENUTO GRATUITAMENTE UN DOSSO REALIZZATO CON MATERIALE INADATTO e della decisione di rimuoverlo dopo soli 7 anni.
MA RESPINGIAMO LE INGIURIE PROVENIENTI DAL GRUPPO DI OPPOSIZIONE "SULBIATE DEMOCRATICA E SOLIDALE" E IN PARTICOLARE DAL SUO CAPOGRUPPO PERCHE' LA RESPONSABILITA' POLITICA DELLE SCELTE DELLA GIUNTA DI COMUNE APERTO E' SULLE SUE SPALLE, COMPRESI I DISAGI CHE QUOTIDIANAMENTE VIVONO ANCORA OGGI TUTTI I RESIDENTI.

Altro che ahi, ahi, ahi per il porfido!

Ma sappiamo già che l'interessato si difenderà dicendo che lui non c'era, che il passato è passato e con un semplice cambio di casacca si ridiventa vergini e puliti e le responsabilità politiche e i guai da grattare li ereditano i successori.

 

Così fanno i saltimbanchi.

lunedì 2 dicembre 2013

consiglio Comunale del 29 novembre 2013

Il principale argomento del Consiglio è l'assestamento generale del bilancio di previsione 2013.
Continua l'anomalia dei bilanci comunali del 2013 che sono stati approvati da poche settimane e già devono assestare la chiusura dei conti dell'esercizio. Il principale contenuto riguarda una revisione delle entrate IMU dopo aver ricevuto da Roma le cifre del "contributo di solidarietà" cioè quanto ci restituisce il Governo della NOSTRA IMU, cifra che è definita a Roma con criteri del tutto incomprensibili. Insomma, per varie ragioni mancano circa 120 mila euro ...  facciamo la manovra obbligatoria e poi vedremo.

 

Si approva la convenzione con la Parrocchia per la scuola dell'infanzia paritaria alla quale si confermano, senza riduzioni, i finanziamenti comunali (60.000 € annui più i progetti e il sostegno alle famiglie bisognose).

E' confermato l'impegno di convenzione ad ospitare i sulbiatesi nella scuola parrocchiale di Aicurzio che fa capo allo stesso responsabile della Comunità Pastorale. Il nostro Comune in questo modo conferma in pieno il sostegno alla scuola parrocchiale che da quest'anno ha unificato la direzione didattica e operativa delle due scuole di Sulbiate e Aicurzio migliorando l'offerta e la fruibilità del servizio per i residenti dei due Comuni.

Si approvano:
- il piano di diritto allo studio che ha contenuti di qualità che meritano i complimenti per l'impegno fatti all'Assessore Crippa dalle opposizioni. La relazione dell'assessore qui allegata è molto interessante e sarà pubblicata anche su Vivisulbiate.
- modifiche al regolamento di polizia mortuaria sulle tariffe per le nuove tombe di famiglia richieste da non residenti.
- la nuova convenzione 2014/2016 con i 5 Comuni e la nostra associazione di protezione civile "rio vallone"
- l'adesione alla campagna UNICEF "IO COME TU" per la cittadinanza onoraria ai bambini di famiglia straniera nati in Italia; ci sarà una bella manifestazione di benvenuto domenica 15/12/2013 in auditorium.
- l'ordine del giorno di solidarietà con i Comuni alluvionati della Sardegna e la devoluzione dei gettoni di presenza dei Consiglieri a questo Consiglio e delle indennità del mese di dicembre di Sindaco e assessori.
- una revisione dello Statuto del CEM (la società pubblica dei rifiuti) che si adegua alle nuove norme sui servizi pubblici locali e sul controllo analogo.
Infine due risposte alle interrogazioni del gruppo SDS sul Patto dei Sindaci e sull'amianto.
Interventi ripetitivi e di taglio polemico dei quali faremmo a meno e che hanno alle spalle chiare volontà di intralciare e denigrare il lavoro dell'Amministrazione piuttosto che di collaborare a contribuire a risolvere i problemi della nostra comunità.
Si allegano le interrogazioni e le risposte, LEGGETE E CAPIRETE.
 
A commento sulla serata occorre ancora una volta sottolineare il clima litigioso e conflittuale che caratterizza gli atteggiamenti dei due consiglieri di opposizione.
Nel punto delle "comunicazioni del Sindaco" la maggioranza ha depositato due dichiarazioni a commento della "richiesta di sfiducia al Sindaco" e della "protesta sul diritto di accesso" pronunciate dalle due opposizioni nel precedente Consiglio. Si è aperta una discussione nella quale ancora una volta Mattavelli ha ripetuto il concetto GIA' ESPRESSO CONTRO il Sindaco, il Segretario e i Consiglieri che a suo parere avrebbero  volontariamente mentito al Consiglio sulla procedura di bilancio, al fine di poter deliberare nella giunta alla fine del Consiglio sulla partecipazione al progetto "6000 campanili".
 UNA GRAVISSIMA ACCUSA REITERATA CHE HA PROVOCATO UNA REAZIONE FERMA DI TUTTI I CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA: SI E' TRATTATO SEMPLICEMENTE DI UN NORMALE ERRORE PROCEDURALE E NON E' PENSABILE CHE PER UNA PICCOLEZZA SI POSSA MENTIRE IN UNA PUBBLICA ASSEMBLEA TRADENDO IL GIURAMENTO DI FEDELTA' ALLA COSTITUZIONE E AL PROPRIO PAESE.
La Mattavelli che è troppo impegnata a cercare lo scontro probabilmente non capisce l'assurdità della sua ipotesi di una "menzogna di gruppo" per l'insignificante progetto "6000 campanili" che è una specie di gratta e vinci lanciato dal Governo per dare 100 finanziamenti ai 6000 Comuni sotto i 5 mila abitanti (infatti nella graduatoria uscita del CLICKDAY casuale via internet siamo al n° 2880).
Secondo la fervida fantasia della Mattavelli 5 consiglieri, un Sindaco e un funzionario dello Stato avrebbero oltraggiato il Consiglio Comunale e la loro onestà per fare questa insignificante delibera di giunta a mezzanotte.
E' UNA BASSEZZA MORALE IL SOLO FATTO DI POTERE IMMAGINARE QUESTA ASSURDA ACCUSA. Aggravata dal fatto che lei stessa ha lavorato con noi in giunta per 5 anni e sa benissimo che mai sono state pensate cose lontanamente simili a queste sue accuse.
Infine segnaliamo che le opposizioni hanno persino chiesto dopo il punto 3 di rinviare il Consiglio perchè non avrebbero avuto tempo di leggere le delibere e discuterle con i loro gruppi. Si pensi che quasi tutti i documenti di consiglio sono stati visti e commentati nelle commissioni. Ma la lamentela della Mattavelli è "raffinata" e circostanziata: siccome la sala pubblica ai gruppi è assegnata il martedì, quando ci sono i Consigli Comunali di venerdì con gli atti definitivi consegnati solo 3 giorni prima ... è per loro impossibile una discussione democratica.
Siamo quindi costretti a discutere la richiesta di rinviare il Consiglio Comunale perchè le opposizioni non sono in grado di riunire il gruppo il mercoledì o il giovedì!
A conferma che si tratta solo di azioni di disturbo ... dopo che è stato motivato e votato un ovvio NO AL RINVIO della discussione, HANNO TIRATO FUORI DAL CILINDRO TUTTE LE LORO BELLE DICHIARAZIONI DI VOTO GIA' PRONTE.
Gruppo consiliare Sulbiate Insieme