giovedì 7 maggio 2020

COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE TRASPARENTE E PARTECIPAZIONE, QUANDO?


IL SINDACO NON ATTIVA LA DIRETTA STREAMING GRATUITA DEI CONSIGLI COMUNALI ... PERCHE' COSTA TROPPO

Vorremmo concludere un periodo nel quale il Sindaco ripetutamente infrange i Regolamenti e le norme che tutelano il ruolo dei Consiglieri comunali di minoranza, proponendo al Consiglio comunale un Ordine del giorno che chiede di votare principi ed impegni che sono normalità in tutti i Comuni. Di seguito potete leggerne il testo completo con le motivazioni e il dispositivo di votazione proposto.
Vorremmo che il Consiglio Comunale del 29/04/2020 sia il primo e l'ultimo che si è svolto senza pubblico (per le norme sanitarie) e senza presenza della minoranza perché il Sindaco ha tagliato 6 nostre legittime richieste di discussione giacenti da mesi e perché il Sindaco e la Giunta non hanno voluto attivare la videoconferenza in diretta, un servizio che in questo periodo offre gratuitamente l'associazione nazionale dei Comuni ANCI (adottata dalla maggioranza dei Comuni vicini, da ultimo Aicurzio) e che consente a tutti i cittadini di assistere da casa alla discussione.  LEGGI 
Vorremmo smettere di essere costretti a rivendicare diritti democratici che in nessun Comune normale vengono messi in discussione: una corretta comunicazione pubblica, il rispetto dei regolamenti, la trasparenza degli atti pubblici, la garanzia dei diritti delle minoranze, la garanzia della massima partecipazione pubblica agli atti dell'Istituzione. 
 Noi ci proviamo.
ORDINE DEL GIORNO 
PER IL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE 
Sarà il primo trasmesso in videoconferenza in diretta 
per tutta la cittadinanza?

OGGETTO: COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE TRASPARENTE E PARTECIPAZIONE

Egregio Signor Sindaco e colleghi Consiglieri,
abbiamo ripetutamente richiesto al Sig. Sindaco e anche a questo Consiglio di attivare la modalità telematica per trasmettere in diretta il Consiglio Comunale a far tempo dal 2018.
il 2 gennaio 2019 il Sig. Sindaco ci ha risposto per iscritto, a seguito di più solleciti, sostenendo che il costo della diretta streaming era troppo elevato e si sarebbe ripreso l’argomento più avanti nel tempo.
La richiesta è stata più volte riformulata con esito sempre negativo come si evince dal Consiglio Comunale  del 28.10.2019 (atto n.32) dove il Sindaco si esprime in questi termini per invitare la maggioranza a respingere il nostro ordine del giorno: ”Abbiamo un preventivo di  6.000 euro, sulla questione ci siamo già espressi a febbraio ci sembra un costo eccessivo” e l’assessore Dosso ribadisce che: “bisogna fare le cose per bene e comunque l’abbiamo già detto più volte non rientra tra le nostre priorità”.
GLI ORTI SONO DIVENTATI LA PRIORITA’ DELLA SPESA PUBBLICA DI SULBIATE
All’assessore Dosso riconosciamo la chiarezza di idee ma dubitiamo circa la sua coerenza. Giova ricordare che pochi minuti prima con i suoi colleghi lui stesso ha votato in Consiglio il D.U.P. (Documento Unico di Programmazione) nel quale la maggioranza elenca le priorità della loro “linea strategica” n.1  che annovera al 1° punto proprio “comunicazione e partecipazione” (vedasi il testo riportato in conclusione di questa nota).  A conferma  che le sue priorità sono altre occorre ricordare all’assessore che nella giunta del  29.11.2019, atto n.79, relaziona sulla necessità “di approvare il progetto di 40 orti sociali urbani”. Nella premessa della delibera figura questa opinabile affermazione: “Il progetto non ha come unica prospettiva l’aspetto economico dell’auto produzione alimentare ma soprattutto quella di una crescita culturale verso la ‘coltivazione di relazioni sociali’ ”. Il costo di questo modo originale di favorire una crescita culturale e di coltivare relazioni sociali è di 64.358,85 euro  per “cose” non presenti fra le linee strategiche e programmatiche della maggioranza.
VIDEOCONFERENZA GRATUITA DEL CONSIGLIO NON ATTIVATA
Peccato che non si sia capita l’importanza della trasmissione in videoconferenza del Consiglio comunale  che ha una sicura valenza democratica ed è uno strumento di coinvolgimento dei cittadini nella gestione della cosa pubblica e peccato che il preventivo presentato dal Sindaco per dimostrare l’onerosità dell’iniziativa fosse datato 2013 ovvero “vecchio” di sei anni. I costi sono, da allora, enormemente diminuiti e come se non bastasse oggi l’ANCI (l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), consapevole del valore della partecipazione, anche a seguito della infezione da Coronavirus, mette a disposizione dei Comuni una piattaforma gratuita che rende possibile oltre che la trasmissione in diretta dei consigli comunali anche la possibilità che gli amministratori si dotino di un completo canale istituzionale di comunicazione con i cittadini.
Abbiamo ritenuto, a questo punto, che l’ostacolo economico fosse superato ed abbiamo sperato e chiesto al Sindaco di utilizzare la videoconferenza in occasione del Consiglio comunale che si è tenuto il 29 aprile scorso.  
29/04/2020 IL 1° CONSIGLIO COMUNALE SENZA MINORANZA E SENZA CITTADINI
Contrariamente alle nostre ragionevoli aspettative e senza alcuna risposta alla nostra richiesta si è svolto il Consiglio convocato in “seduta pubblica”. Non ci è dato di sapere quante persone vi hanno assistito. Temiamo nessuna. Noi consiglieri comunali di minoranza non abbiamo partecipato motivando la nostra assenza con il fatto che non era stata ancora una volta, nonostante le circostanze aggravate dai motivi sanitari, attivata la modalità telematica per lo svolgimento del Consiglio. Ancora una volta il nostro Comune è un’eccezione negativa essendo fra i pochi Comuni del vimercatese a non adottare queste soluzioni. Oltre a questa inutile imprudenza non era stata inserita tra gli argomenti da trattare nessuna delle 6 nostre interpellanze richieste e regolarmente presentate. La prima il 20/01/2020 e l’ultima il 22/03/2020 quindi non depositate all’ultimo minuto. Il Regolamento Comunale ne prevede la presentazione almeno 10 giorni prima del Consiglio comunale in cui si discutono e il Sindaco deve portarle in discussione al primo Consiglio utile o le può respingere solo se trattano temi non di competenza del Consiglio (cosa che non ha fatto).      
In  effetti i nostri Consigli comunali, come praticamente molti altri dei paesi vicini, non hanno mai goduto di una folta partecipazione. E’ certamente vero che l’orario in cui si tiene (il nostro è alle 20.30 e un paio si sono svolti anche alle 19,00) gli impegni di molti di noi, il crescente distacco da parte dei cittadini nei confronti della gestione della cosa pubblica che spesso viene vissuta come lontana e poco comprensibile, non facilitano l’esercizio di quel dovere che vede nel cittadino e nella sua partecipazione il centro della vita amministrativa di una comunità che si realizza con il sostegno, la critica, lo stimolo ma anche e soprattutto con il controllo. Difficile svolgere queste funzioni se non si conosce o si conosce poco e forse anche male.
Noi riteniamo che la trasmissione telematica del Consiglio comunale possa riavvicinare il cittadino ai propri amministratori e consentire l’ampliamento di questa partecipazione democratica e consapevole nella gestione della “cosa pubblica”.
CON LA VIDEOCONFERENZA I CONSIGLI COMUNALI SONO SEMPRE DISPONIBILI PER TUTTI
Tra l’altro la video registrazione di quanto viene trasmesso consente di rivedere in qualsiasi momento lo svolgimento del Consiglio comunale e di altri momenti istituzionali della nostra comunità consentendo davvero a molti di conoscere i fatti e di crearsi opinioni dirette, quindi non mediate dai mezzi di comunicazione o dalle interpretazioni di parte, che spesse volte sono contraddittorie.
Sembra questa una riflessione semplice e ragionevole. Nella peggiore delle ipotesi i cittadini, ma non lo crediamo, potrebbero non utilizzare questa opportunità che gli viene offerta e tutto purtroppo resterà come prima  con la piccola particolarità che nessuno potrà dire che non è stato informato delle scelte fondamentali della propria comunità civile ed addebitare al solo “palazzo” che opera in solitudine e fuori controllo quello che succede e non si apprezza.
Peccato che il nostro Sindaco ostinatamente non voglia offrire ai nostri concittadini questa ulteriore possibilità di partecipazione. Non vogliamo pensare che tema il giudizio dei suoi concittadini per il modo in cui nel nostro Consiglio Comunale si affrontano i temi e si assumono le scelte. Forse non gradisce che i cittadini vengano a conoscenza delle osservazioni del gruppo di minoranza e delle obiezioni sollevate nei confronti delle posizioni assunte dalla maggioranza. 
Di certo sappiamo che il Sindaco e la sua Giunta non gradiscono che la minoranza approfondisca le decisioni dalla Giunta e dalla sua maggioranza, chieda chiarimenti e le motivazioni delle scelte fatte valutandone l’operato. A questo proposito gli strumenti di cui la minoranza dispone per approfondire e verificare la correttezza degli atti sono proprio le interrogazioni e le interpellanze a cui il Sindaco e la sua Giunta non amano rispondere. Sono questi atti  previsti dalla normativa nazionale e regolamenti comunali che rivolte al  Sindaco o all’assessore competente richiedono una risposta che viene fornita in Consiglio Comunale seguendo una procedura stabilita dal Regolamento del Consiglio stesso. Al 24 aprile eravamo in attesa di discutere in Consiglio di ben 6 proposte presentate al Sindaco da gennaio a marzo: 4 interpellanze, 1 ordine del giorno e 1 documento di Osservazioni.
DOMANDE NON GRADITE CON RISPOSTE PARZIALI E INFASTIDITE
Dobbiamo considerare che nei 3 anni scorsi le risposte, ad oggi, fornite alle 14 proposte di ordine del giorno e interpellanza trattate in Consiglio sono state spesso evasive e superficiali ed in alcuni casi sconcertanti. Se qualcuno avesse dei dubbi può rendersene conto leggendole, unitamente alle nostre richieste, direttamente sul nostro sito o su quello del Comune. A volte c’è una malcelata ironia o una sorta di fastidio quasi la nostra fosse un’azione di disturbo immotivata e fine a se stessa. Leggendole ci si può rendere conto che la nostra non è un'opposizione distruttiva o che crea ostacoli a chi amministra ma che pone seri problemi, soprattutto di correttezza degli atti oltre che di natura delle scelte assunte.
Proprio per dimostrare che non si tratta di un attacco scomposto e fine a se stesso ma di un'esigenza motivata ai soli casi che suscitano perplessità, facciamo presente che nei primi tre anni di questa Amministrazione abbiamo presentato sino ad oggi 20 interpellanze e/o Ordini del giorno, di cui 6 come già detto, non ancora trattati. E’ utile fare un raffronto quantitativo per lo stesso periodo della precedente Amministrazione, ovvero nei primi tre anni, quando vennero presentate 39 tra interrogazioni e interpellanze dai 2 gruppi di minoranza che mai ebbero a lamentarsi, come succede a noi, per mancati inserimenti alla discussione nei termini di Regolamento. Se il Sig. Sindaco ha dei dubbi si rivolga al suo Vicesindaco che, di quelle richieste, ne ha presentate circa la metà in qualità di Capogruppo. Quindi il suo gruppo di minoranza in 3 anni e con 1 solo consigliere eletto, presentò tanti documenti quanti noi 4 consiglieri nello stesso lasso di tempo nell’attuale consigliatura.  
IL DIRITTO DI ACCESSO AGLI ATTI DEI CONSIGLIERI OSTACOLATO SENZA GIUSTIFICAZIONI
Lo stesso ragionamento va fatto per le richieste di chiarimento o di accesso agli atti indirizzate agli uffici e per conoscenza al Sindaco e al Segretario comunale le cui risposte vengono date con grande ritardo e richiedono  continue sollecitazioni o non vengono proprio fornite.  Il lungo elenco dei ritardi è disponibile nel nostro sito. Si tratta di ritardi mai verificatisi in passato e di cui mai si è lamentata la minoranza nei precedenti anni, eppure gli uffici del Comune sono gli stessi che oggi invece sembrano non essere più messi in condizioni di rispondere alla minoranza.
Ad oggi attendiamo 13 risposte a quesiti vari che richiedono di visionare documenti o di conoscere dati che l’Amministrazione comunale ha o dovrebbe avere a disposizione senza dover fare alcuna attività istruttoria e quindi sarebbe sufficiente la sola volontà di comunicarli. Da circa un anno si è iniziato a non rispondere e quindi si sono cumulati circa altri 20 solleciti anch’essi inevasi senza dare motivazioni al richiedente.
IL RUOLO DI CONTROLLO FONDAMENTALE DEI CONSIGLIERI DI MINORANZA
E’ di tutta evidenza che questi comportamenti tendono a rendere difficile il compito dei consiglieri di minoranza la cui funzione dal Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. 267 del 2000) in poi, dopo l’abrogazione degli organismi di controllo preesistenti, ha visto l’attribuzione oltre che di un ruolo di stimolo alla compagine di maggioranza anche e soprattutto una funzione di controllo che ha portato gli studiosi della materia a definirli “amministratori di controllo”.
Un ruolo democratico importante e delicato, svolto nell’interesse dell’intera comunità, che vogliamo onorare con il nostro impegno e con l’attenzione rivolta al perseguimento degli obbiettivi previsti dai Documenti di Programmazione proposti dal Sindaco ed approvati dal Consiglio Comunale  nonché  alla correttezza degli atti. Questa funzione ci rende ancor più responsabili per il fatto che, quasi sempre, il Consiglio Comunale per le materie di sua competenza è decisore in ultima istanza. 
Vogliamo ricordare a tutti noi che la democrazia non è solo difesa della maggioranza ma, soprattutto, tutela dei diritti delle minoranze che devono avere gli strumenti per incidere sulla gestione del “governo locale” ed esercitare la possibilità di svolgere l’attività di controllo che gli è propria. Con questo spirito, sulla base delle nostre precedenti esperienze amministrative e a garanzia di trasparenza, lealtà e responsabilità, nel nostro attuale programma elettorale 2017-2022 abbiamo inserito la proposta di destinare ad un rappresentante dell’opposizione la Presidenza del Consiglio comunale.  
Infine nel ruolo di “Amministratori di controllo” abbiamo l'obbligo che ci attribuisce la legge di ricordare anche a lei Sig. Sindaco e ai colleghi Consiglieri, come già detto all’assessore Dosso, che nelle vostre linee programmatiche 2017-2022 approvate dal Consiglio comunale il 28 settembre 2017 figura al primo punto la linea strategica “Partecipazione e Comunicazione” – che voi stessi ribadite e rivotate ogni anno nel D.U.P. - che così recita:

“La partecipazione dei cittadini alla vita sociale e politica di un paese è un elemento di fondamentale importanza: per favorirla occorre mettere in campo alcune strategie e usare alcuni strumenti di comunicazione, utili ad avvicinare persone e istituzioni. Per prima cosa occorre aprire il Comune ai cittadini”.
Pare che questa linea strategica sia stata dimenticata. 
Voglia pertanto il Consiglio comunale deliberare sul seguente
ORDINE DEL GIORNO
Il Consiglio comunale di Sulbiate ribadisce la volontà di rispettare i principi e le norme contenuti nello Statuto comunale, nei Regolamenti comunali e nelle normative degli Enti pubblici che tutelano la democrazia, la trasparenza, la corretta comunicazione pubblica, i diritti degli eletti e promuovono la partecipazione della cittadinanza alla gestione del bene pubblico. Invita la Giunta ad agevolare una pronta adozione delle nuove tecnologie della comunicazione utili anche per superare le difficoltà di presenza causate dalle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria in corso. Invita altresì la Giunta comunale a favorire l'azione degli uffici per rispettare i tempi previsti da leggi e regolamenti per dare le risposte a tutti i Consiglieri e a tutti i cittadini che richiedono chiarimenti e informazioni. Nel caso di ritardi o impedimenti tecnici a comunicare sempre all’interessato la motivazione e se del caso la nuova scadenza prevista.   

I consiglieri della LISTA CIVICA SULBIATE INSIEME

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