venerdì 31 gennaio 2020

VISTO DA FUORI: MICRO-CONSIGLIO COMUNALE del 27/01/2020

SE VUOI FARTI LA TUA OPINIONE PUOI CONSULTARE 
I DOCUMENTI UFFICIALI DEL CONSIGLIO COMUNALE  
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AVREMMO PREFERITO LASCIAR CADERE NEL SILENZIO IL DEPRIMENTE 
MICRO-CONSIGLIO COMUNALE DI 9 MINUTI 
MA CI SIAMO TROVATI IN BACHECA IL MESSAGGIO INSENSATO 
DEL GRUPPO DI MAGGIORANZA CHE NECESSITA IL SEGUENTE COMMENTO. 

Scusate per la nostra presa di posizione ma non è concepibile che la maggioranza affronti le richieste di chiarimenti e di spiegazioni dell'opposizione con questi modi indegni della tradizione di una solida Istituzione democratica come la nostra.

INTIMIDIRE CON UNA QUERELA PENALE PER DIFFAMAZIONE i consiglieri di opposizione nello svolgimento del loro ruolo, depositata e firmata personalmente dal Sindaco (al posto semmai del Capogruppo politico della maggioranza) è gravissimo e segnala una poca coscienza dei reciproci ruoli e doveri istituzionali (di sindaco e di capogruppo). 

E' INSENSATO USARE I TERMINI EGOCENTRISMO E AUTOREFERENZIALITA' per descrivere il lavoro che svolgiamo in Consiglio (nonostante la querela) che non è diverso da quello che, ad esempio, il Vicesindaco e la sua collega svolgevano dai banchi dell'opposizione nella precedente amministrazione del nostro sindaco Crespi. MAI IN NESSUN CASO nelle nostre 3 amministrazioni precedenti venne tolta la parola, vennero limitati i tempi di discussione all'opposizione e cambiati i regolamenti con il primario intento di limitare i diritti dei consiglieri e dei gruppi consiliari.

E' OFFENSIVO E INGANNEVOLE VERSO TUTTI I CITTADINI comunicare che la nostra "protesta civile" è di consiglieri che a loro dire: "DISERTANO OGNI MOMENTO DI CONFRONTO CON QUALSIASI PRETESTO". Si comunica così il falso invece di accettare il fatto che l'opposizione abbia diritto di porre domande e affermare ragioni diverse, invece di rinunciare a cercare di rispondere nel merito delle nostre domande PERALTRO SEMPRE FATTE IN TUTTI I LUOGHI ISTITUZIONALI (altro che  "disertano"!).

E' PREOCCUPANTE CHE IL SINDACO SI SIA PRESTATO A QUERELARE I SUOI CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE accettando di sostituirsi al suo capogruppo e così rinunciando al suo ruolo di MASSIMA AUTORITA' CIVILE che deve rappresentare tutti i sulbiatesi anche coloro che la pensano diversamente. 

E' PREOCCUPANTE DOVERE PRENDERE ATTO DELL'INCOERENZA DEL SINDACO che querela i due capogruppo ELENA BORTOLIN e MAURIZIO STUCCHI dopo pochi giorni da quando sui giornali aveva ELOGIATO le nostre due donne consigliere dicendo testualmente la frase che riportiamo. Un goffo tentativo di dividere e discriminare il nostro gruppo ingraziandosi le donne gentili e respingendo i maschi ruvidi.

"Nessun problema con la quota rosa della minoranza, che ringrazio, da loro mai una parola sopra le righe, collaborazione e condivisione quando è stato necessario. Le rispetto e le ammiro per la loro integrità e dignità, spero che questa esperienza consenta loro di crescere e che si avvicinino alla vita amministrativa come stanno già dimostrando senza pregiudizi e veramente per il bene comune: per loro la porta del dialogo è sempre aperta”

Il fatto che il sindaco si sia rimangiata senza nessun pudore tale intervista firmando la QUERELA PER DIFFAMAZIONE CONTRO ELENA BORTOLIN (e Stucchi), conferma il sospetto già più volte verificato del vizietto della doppia faccia che, chiaramente, smaschera i secondi fini di chi dichiarava RISPETTO E AMMIRAZIONE PER LE NOSTRE QUOTE ROSA ai giornali e ai suoi sostenitori del Partito Democratico meschini e opportunisti (perché il loro capogruppo non ha avuto il coraggio di firmare la querela evitando di esporre il nostro sindaco a questa figuraccia istituzionale che, purtroppo, non sarà l'ultima)
SFIDIAMO IL P.D. A SPIEGARE I MOTIVI SUL LORO GIORNALETTO IN BACHECA

LA MENZOGNA, L'INTIMIDAZIONE E LA QUERELA NON POSSONO ESSERE IL LINGUAGGIO DI UN SINDACO. 

Finché saremo costretti ad essere controparte del Sindaco in un procedimento penale privato da lei intentato, non potremo riconoscere in lei la figura e il rispetto Istituzionale che le riconoscevamo fino al 4 novembre scorso come rappresentanti dei nostri elettori.  


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