venerdì 22 novembre 2019

IL PD INGUAIA IL SINDACO E SE STESSO

UNA MOZIONE  (leggila qui)  E LA MOBILITAZIONE PER LA NOSTRA ISTITUZIONE

Per rappresentare quanto è successo e succede nel nostro povero Comune, prendiamo a prestito l'immagine di una famosa canzoncina per bambini che racconta di tre burloni nel far west che quando suonano il loro CONCERTINO, dice il ritornello che NESSUNO FERMARLI MAI POTRA'! Proprio in questo modo si comportano i 4-5 consiglieri di maggioranza che fanno capo al PD, con l'illusione di potere fare ciò che vogliono perché nessuno li potrà fermare!
Questi sono i "movimenti" del loro CONCERTINO
La prima sonata (l'ouverture) è nel consiglio comunale del 28/10 quando il sindaco concede al capogruppo di maggioranza di leggere un COMUNICATO fuori ordine del giorno. Il vecchio regolamento lo consente per l'ultima volta perché il loro nuovo regolamento democratico votato nella seduta dalla maggioranza elimina questa possibilità. 

IL PROCLAMA
Si tratta di un comunicato che intima all'opposizione di togliere un volantino esposto in bacheca leggilo qui "il paese dei balocchi" e impone di porgere le scuse al prossimo Consiglio comunale per avere calunniato la maggioranza. "Vi concediamo l'occasione per riscattarvi dalla figuraccia, ma ... non possiamo garantire che non vi saranno azioni legali contro di voi!"
(e infatti dopo qualche giorno senza neanche aspettare le scuse dei bugiardi, né la commissione chiarificatrice convocata il 4/11 dal capogruppo del PD, spediscono la sindaca a presentare querela per diffamazione) 

UN PIANO CONCERTATO 
PER ZITTIRE L'OPPOSIZIONE
Nel corso del Consiglio e dei giorni successivi emerge il piano architettato dalla maggioranza: appunto IL CONCERTINO DEL PD. 
Vediamo i passaggi del piano:
  1. lunedì 28/10 il proclama della maggioranza in Consiglio che ci intima di eliminare il volantino dalla bacheca E A PRESENTARSI AL PROSSIMO CONSIGLIO A PORTARE LE PROVE O A CHIEDERE SCUSA
  2. lunedì 28/10 in consiglio si vota a maggioranza il nuovo REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE. Nella discussione si afferma che l'obiettivo principale è impedire all'opposizione di avere 2 gruppi consiliari. Lo dicono nel loro intervento il Sindaco e lo ribadisce il capogruppo ma, quando il Segretario comunale, rispondendo alla nostra domanda, conferma che la norma però non può essere retroattiva, entrambi negano di avere appena affermato che quello fosse un obiettivo.
  3. mercoledì 30/10 il Capogruppo Cassago chiede l'urgente convocazione della commissione dei capogruppo per discutere della censura e della pulizia della nostra bacheca. Il sindaco esegue.
  4. lunedì 4/11 la commissione si riunisce, senza di noi che a parte altri impegni precedenti, ci sono anche stati negati nostri punti di discussione già richiesti. La commissione presente solo 1 capogruppo (quindi irregolare) delibera ovviamente che verrà oscurata la nostra bacheca.
  5. martedì 5/11 il sindaco fa pubblicare al settimanale locale "giornale di Vimercate" un articolo-intervista che annuncia di avere depositato le sue querele penali per diffamazione contro i due nostri capogruppo. Nel verbale di commissione dei capogruppo, redatto alle ore 20 del 4/11, ignora di verbalizzare che il Sindaco ha querelato per diffamazione 2 dei 3 capogruppo che compongono la commissione.
        INTIMIDAZIONE E RICATTO      LA FINTA DEMOCRAZIA AL POTERE
un concerto stonato che ci racconta una novità

Nel corso della prima metà di mandato è stata accertata nei fatti una limitata predisposizione a realizzare opere e servizi per i nostri cittadini. Di questo potremmo anche perdonarli, era altamente probabile visti i programmi, preso atto che si sono autoproclamati "forti della loro inesperienza" e l'operato concreto della giunta.  
La novità esplode grazie alla genialità del gruppo egemone nella lista costituito dai 4-5 consiglieri che fanno capo al Partito Democratico (anche se abitualmente lo negano) che architettano e impongono questo piano di attacco CONTRO LA NOSTRA ISTITUZIONE con il quale in un colpo solo riescono a: 
  • AZZERARE CREDIBILITA' E AUTOREVOLEZZA della figura del Sindaco che presentando la denuncia penale in prima persona DIVENTA CONTROPARTE DI SUOI CONSIGLIERI COMUNALI in un procedimento penale
  • ELIMINARE CON L'ARMA DELL'INTIMIDAZIONE l'unica lista di minoranza e con lei le garanzie democratiche, le sole che ATTRAVERSO IL CONTROLLO E LA CRITICA DEMOCRATICA possono conferire valore e credibilità all'azione di governo della maggioranza
Un colpo "magistrale" che indebolisce l'Istituzione e la democrazia sulbiatese.

          LE COLPE DI PARTITO

Anche i cittadini semplici possono comprendere che l'insensata azione di querela penale per diffamazione avrebbe avuto IL DOVERE DI DEPOSITARLA - se proprio era necessaria - il capogruppo PD della maggioranza che ha PROCLAMATO L'ATTO DI ACCUSA in Consiglio. IN NESSUN CASO IL SINDACO CHE DEVE RAPPRESENTARE E GARANTIRE TUTTI I CITTADINI COMPRESI QUELLI CHE NON L'HANNO VOTATO.

Per finire, nessuno fra i tanti simpatizzanti del PD che le ronzano intorno ha informato il sindaco che la legge e la giurisprudenza consolidata proteggono i consiglieri, proprio a tutela della loro funzione e azione democratica, dichiarando improcedibili nella quasi totalità dei casi le querele per diffamazione.

LE NOSTRE "SCUSE" E RAGIONI
LE ABBIAMO GIA' PRESENTATE 
NEL CORSO DEI 17 CONSIGLI COMUNALI
La foga combattiva e le certezze granitiche di essere sempre nel giusto hanno reso ciechi e sordi i consiglieri di maggioranza suonatori del CONCERTINO. Abbiamo loro spiegato e scritto a chiare lettere che tutto quanto riportato al pubblico con la nostra comunicazione è già stato ampiamente documentato in tutte le sedi pubbliche sulbiatesi, è frutto di un iter di approfondimento documentale e di contenuto svolto in modo certosino presso gli uffici, gli assessori, le commissioni, in consiglio comunale con interpellanze, interrogazioni e ordini del giorno. Ogni nostra "RICHIESTA DI CHIARIMENTO" (che viene sempre letta e disprezzata al rango di accusa e affronto personale) è ampiamente documentata e quando non ha avuto risposte adeguate in alcuni casi abbiamo dovuto ricorrere - non per cattiveria o arroganza ma per dovere e obbligo istituzionale - a esposti e richieste di intervento alle autorità competenti. Autorità che sono le sole deputate a cercare e produrre le prove in risposta ai nostri legittimi dubbi non risolti dai nostri amministratori nella sede locale.

CONCETTO SEMPLICE CHE ABBIAMO ANCHE SCRITTO AL SINDACO
LA QUALE, PUR AVENDOLA RICEVUTA UFFICIALMENTE DA NOI IL 31/10 E SENTITA IN DIRETTA COME NOSTRA REPLICA DURANTE IL CONSIGLIO il 28/10, SI E' RECATA DI CORSA DAI CARABINIERI PER DEPOSITARE QUERELA PER DIFFAMAZIONE SOSTITUENDOSI AI CONSIGLIERI CHE HANNO PROPOSTO E FIRMATO L'ACCUSA.

e allora ci mobilitiamo con 

UNA MOZIONE AL CONSIGLIO IN DIFESA DELLE ISTITUZIONI 

Leggi qui il DIARO mese per mese delle attività Istituzionali
Leggi qui in breve i contenuti dei 17 consigli comunali

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