OTTOBRE 2025 - Il Gruppo di maggioranza “PIU’ SULBIATE” ha esposto nella bacheca comunale riservata ai gruppi consiliari il seguente manifesto che merita più di qualche commento necessari a ripristinare la realtà dei fatti e dei RISCHI ANCORA CONCRETI DI ALLAGAMENTO DELLE NOSTRE STRADE E ABITAZIONI.
DIFFIDATE DI CHI SI VANTA DI MERITI NON PROPRI SENZA AVERE CURA DI FAR RISOLVERE IL PROBLEMA REALE
(qui a lato leggi il manifesto completo)
Accettiamo la sfida del gruppo di maggioranza “per Sulbiate” che si vuole prendere tutti i meriti del Parco dell’Acqua con questa storiella esposta in bacheca-gruppi e sputa sentenze sul lavoro di tanti precedenti Amministratori classificandoli senza ragioni in:
CHI CHIACCHIERA
e CHI FA.
La nostra lista civica “Sulbiate Insieme” è stata minoranza dal 1999 al 2004 poi ha guidato il Comune per 3 consigliature e infine, dal 2017 al 2022 ancora all’opposizione, ha visto da vicino il modo di operare di chi si arroga il diritto giudicare. Sappiamo bene la fatica dell’ESSERE AMMINISTRATORI E DEL RICERCARE IL BENE COMUNE CON COSCIENZA. Il titolo sprezzante e i contenuti discutibili del "foglio informativo" della maggioranza attuale ci coinvolge (con tanti altri amministratori prima di noi) e non ci permette di tacere dato che i fatti e la realtà sono sicuramente molto diversi da quanto si vuole far credere.
Crediamo di fare un utile servizio se riassumiamo i principali fatti reali di quasi 50 anni di storia delle inondazioni a Sulbiate. Ognuno poi se vorrà potrà capire chi ringraziare se in paese abbiamo e avremo ancora allagamenti diffusi e il nuovo Parco e la provinciale SP177 finiranno ancora sottacqua.
2 PREMESSE FONDAMENTALI:
sono necessarie a supporto della forza e serietà delle nostre considerazioni e preoccupazioni circa i reali responsabili della non risoluzione del nostro problema principale: anche dopo i lavori da quasi 7 milioni di euro al Parco dell’Acqua
I NOSTRI RESIDENTI SONO SICURAMENTE ANCORA A RISCHIO DI ALLAGAMENTI DIFFUSI DELLE STRADE E ABITAZIONI IN PAESE
Abbiamo le prove certe che i 2 Sindaci di Sulbiate e Aicurzio SI SONO TOTALMENTE DISINTERESSATI DELLA NECESSITA’ CHE PRIMA DELLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VASCA VOLANO (o almeno in concomitanza) OCCORREVA FINANZIARE E REALIZZARE ANCHE LE 12 VASCHE VOLANO IN PAESE. SOLUZIONI CHE SONO STATE STUDIATE E PREVISTE (con funzioni di troppo pieno) DAI TECNICI DI IDRA - GIA’ NELLA PRIMA DECADE DEL 2000 - PER EVITARE RISCHI E DANNI A CASE E STRADE DEI 2 COMUNI CHE ANCORA SI ALLAGANO AD OGNI BOMBA D’ACQUA.
La Sindaca di Sulbiate Della Torre - la Sindaca Della Torre e i suoi assessori sapevano benissimo dal 2019 dei pericoli allagamenti in paese e del modo di risolverli. Erano presenti e c’eravamo anche noi, alla riunione pubblica della “commissione ambiente e territorio” di Sulbiate svoltasi il 5 novembre 2019, quando venne presentato a cura di Brianzacque e Parco PANE la proposta del progetto preliminare di adeguamento tecnologico e ampliamento delle Vasca volano costruita negli anni ‘80. In quella sede i commissari dei gruppi di opposizione informarono dell’importanza di mettere al primo posto i lavori delle mini-vasche volano da fare in paese prima di attuare il nuovo progettone del Parco dell’acqua (e con una PEC misero il loro intervento agli atti pubblici della Commissione). In quell’occasione era presente il Direttore tecnico di Brianzacque che confermò che dal loro studio delle condutture sulbiatesi – attivato con la nostra prima giunta 2004-2009 che chiese a IDRA di studiare come risolvere i tanti nostri allagamenti in paese – era emersa le necessità di prevedere la realizzazione anche di 12 mini-vasche e/o aree umide opportunamente distribuite alla quota delle abitazioni dei 2 territori comunali. L’anno successivo 2020 il progetto definitivo del nuovo Parco dell’Acqua (che non venne portato in Commissione) modificò notevolmente vari aspetti del preliminare ma DIMENTICO’ le priorità di realizzare le 12 vasche ritenute, una decina di anni prima dagli stessi tecnici ancora oggi operativi in Brianzacque, essenziali per scongiurare gli allagamenti nei due Comuni. (LEGGI a fine articolo il testo della nostra PEC protocollata in Comune da inserire nel verbale di Commissione Territorio).
Il Sindaco di Aicurzio Baraggia - A conferma che il problema allagamenti in paese è ancora irrisolto torna utile citare un recente parere espresso dal sindaco di Aicurzio, che era presente all’inaugurazione del rinnovato “Parco dell’acqua” lo scorso mese di settembre insieme alla nostra sindaca e ai vertici dell’ATO provinciale e di Brianzacque. Il Sindaco Baraggia il 19 ottobre 2025 in un’intervista rilasciata al Giornale di Vimercate afferma che fra i suoi importanti impegni futuri: “dovrà redigere un progetto per la sistemazione delle vulnerabilità idrogeologiche del suo territorio” … e aggiunge “dopodiché, sarà necessario reperire le risorse per mettere in sicurezza le aree più esposte a rischio idrogeologico” … e sottolinea … “per evitare di ritrovarci in situazioni (inondazioni) viste a Meda poche settimane fa”. Ne prendiamo atto anche se pare leggermente tardiva la sua decisione di impegnarsi su questo grave problema allagamenti dato che ha iniziato da sindaco nel 2004 ad è al suo terzo mandato. Resta incomprensibile il fatto che Baraggia non abbia preteso da Brianzacque in occasione di questo mega-progetto di risolvere la vulnerabilitàidrogeologica di cui si lamenta. (leggi articolo completo qui a lato)
Con la premessa abbiamo accertato che entrambi i Sindaci erano consapevoli dei rischi allagamenti in paese, l’uno pare averne preso coscienza da poco, l’altra con la sua Giunta era informata ufficialmente da 6 anni anche delle soluzioni studiate dai tecnici. Resta incomprensibile perché non abbiano chiesto all’ATO di Monza Brianza/Brianzacque di attuare tutte le soluzioni tecniche già note da oltre 15 anni quando si sono resi disponibili i fondi della Provincia per realizzare il grande investimento di 7 milioni a ristrutturazione e protezione del comparto Sulbiate-Aicurzio.
Definite le attuali responsabilità per le cose non fatte e i conseguenti rischi di allagamento ancora esistenti,
poco conta se per inerzia o sbadataggine degli attuali sindaci,
di seguito descriviamo per sommi capi i fatti storici e gli attori attivi e passivi.
A favore dei nostri concittadini vecchi e nuovi e a rinfrescare la memoria del gruppo di maggioranza, si tratta dei reali fatti concreti compiuti o non compiuti dalle giunte sulbiatesi dagli anni 80 ad oggi per contrastare gli allagamenti.
Anni ’80 del secolo scorso – C’ERA UNA PALUDE RISTAGNANTE E DI ZANZARE
Nell’area della vasca volano, che è il punto più basso del paese, confluiva per caduta l’acqua piovana che formava una palude maleodorante e piena di zanzare che rovinava la vita ai residenti del circondario. UNA GIUNTA “CHE FA” ottenne dal Consorzio intercomunale del vimercatese la realizzazione del progetto di vasca volano che risolse il problema sostituendo la palude con una vasca volano “tecnologica” di raccolta acque che poi faceva defluire verso sud nel collettore delle acque reflue del vimercatese.
Fine anni ’80 – PIANTUMAZIONE DI 5.000 PIANTE E ARBUSTI
UN’ALTRA GIUNTA “CHE FA” ottenne le essenze dalla Regione per rendere verde la piana brulla della nuova vasca volano; con la collaborazione di volontari di una Cooperativa sociale locale si realizzò la piantumazione e successivamente venne incaricata la cooperativa della cura del comparto verde e boschivo. Collaborazione che continuò fino al 2009 quando il comparto passò alla competenza dell’ATO della nuova Provincia di Monza e Brianza con la gestione di Brianzacque.
Anni ’90 – MA IN PAESE CONTINUAVANO LE INONDAZIONI PERIODICHE
Purtroppo, la presenza della vasca volano non aveva risolto i problemi dei flussi di acqua piovana al livello delle residenze della popolazione che nei periodi di alta precipitazione continuavano a subire gli allagamenti delle strade e delle case diffusi in molti punti del paese.
Fine anni ’90 – IL BYPASS DEL TORRENTA CAVA
Il problema delle inondazioni fu affrontato ancora da UNA GIUNTA “CHE FA” che chiese alla Regione di studiare la soluzione. La proposta tecnica-progettuale fu di intercettare le acque provenienti dalle piane di campagna a nord del paese realizzando un “bypass artificiale” denominato TORRENTE CAVA. Nella sostanza si sostituiva la funzione delle antiche rogge che nel tempo vennero dismesse o interrate dalle nuove costruzioni residenziali ed industriali, ma dismesse anche dagli operatori agricoli che grazie ai moderni trattori trovarono molto comodo eliminare gli antichi fossi-rogge di scarico delle acque piovane. Il progetto venne consegnato al Comune con un adeguato finanziamento regionale (corrispondente a circa 900.000€) e con l’incarico di realizzarlo al più presto. Ma nei primi anni 2000 UNA GIUNTA “CHE NON FA” per 5 anni non attivò l’operazione BY PASS CAVA costringendo la Regione in occasione dell’approvazione del nuovo Piano Regolatore del 2004 ad imporre alla giunta che lo elaborò (sindaco Giorgi, lista Comune Aperto) la clausola che tutte le operazioni immobiliari dell’area nord del Comune non potevano essere concesse in assenza della realizzazione della protezione idraulica del By Pass Cava.
Anno 2004 – CON IDRA SI REALIZZA IL BYPASS CAVA E LO STUDIO ANTI ALLAGAMENTI IN PAESE
la Giunta Giorgi viene bocciata dai sulbiatesi, perde le elezioni 2004 e le subentra la prima nostra giunta di Sulbiate Insieme. Il nuovo sindaco viene subito convocato dalla Regione e informato che in assenza della realizzazione immediata del by pass Cava verrà revocato il finanziamento concesso. Da sottolineare che la giunta Giorgi oltre a non fare il by pass, aveva inserito nel nuovo PRG un volume molto alto di concessioni e diritti per lottizzazioni residenziali (che quasi raddoppiano il precedente piano da 88mila a 167mila metri cubi) e industriali (per nuovi 60.000metri quadrati pari a circa il 30% dei capannoni realizzati a Sulbiate dopo il 1945). Una brutta gatta da pelare per le nostre giunte che cercarono di limitare i danni approvando in meno di 2 anni il nuovo PGT con molti interventi di mitigazione ma con molte conseguenze ancora aperte dopo 20 anni.
Per approfondimenti: http://www.sulbiateinsieme.it/2024/02/approvata-il-2-febbraio-2024-una.html
Dal 2004 la nostra GIUNTA “CHE FA” attiva le seguenti azioni:
1) avvia in collaborazione con IDRA il lungo iter di realizzazione del by pass CAVA che prevede ben 190 espropri e ottiene anche l’aggiornamento dei costi e del finanziamento regionale che aumenta a 1.300.000€. La sua realizzazione protegge quasi azzerando gli allagamenti in tutto il centro abitato e sblocca anche le concessioni edilizie del nuovo piano Regolatore.
2) prende atto del progetto “Fabbrica dell’Acqua” del CAP Milano e del grave errore della giunta precedente che insieme a quella di Aicurzio avevano autorizzato il CAP a costruire l’hub/acquedotto su terreno di Aicurzio ma proprio di fronte alla piazza Mercato di Sulbiate, di fatto nel pieno centro paese di Sulbiate; la nostra GIUNTA CHE FA rifiuta la soluzione e ottiene dal CAP la modifica del progetto allontanando l’impianto tecnologico in zona di campagna a nord nell’attuale posizione.
3) Con IDRA Vimercate (che diventerà Brianzacque nel 2009 con la nuova provincia MB) si monitorano i flussi di molte condutture idriche e dove possibile si interviene su tutti i punti critici per frequenti allagamenti; la studio porta i tecnici IDRA alla conclusione che sarà indispensabile progettare e realizzare una serie di piccole vasche e/o aree umide di raccolta in vari punti critici in paese per evitare allagamenti e allungare i tempi di caduta/conferimento acque nella vasca volano principale e successivamente nel collettore del vimercatese.
4) In attesa del sempre rinviato ampliamento della vasca volano principale e dei progetti delle vasche minori, la Giunta ottiene da IDRA di sostituire ampliandole le vecchie tubazioni di accesso alla vasca nell’area di attraversamento semaforico della SP177 (dove con le piogge copiose la pressione faceva letteralmente esplodere i tombini); l’ampliamento del diametro delle tubazioni ha risolto la strozzatura col risultato di eliminare anche a monte i frequenti allagamenti nella nuova corte residenziale a sud di piazza Castello.
5) La Giunta propone ed ottiene da IDRA a futura protezione degli allagamenti a Brentana, la posa anticipata di una nuova tratta di tubazioni che collegano via M.Laura con via IV Novembre approfittando degli scavi in corso del cantiere della nuova scuola (dove giacciono dal 2007/8 nel prato a nord); da 15 anni è disponibile e inutilizzata in zona rotonda di via Cremonesi/scuola la connessione di tubature per raggiungere la prima vasca che individuarono i tecnici Idra realizzabile a sud del cimitero (il cui parcheggio in occasione delle grandi piogge ancora oggi funge da vasca volano “sostitutiva”). Il completamento dell’opera venne sospeso e rinviato dall’arrivo della nuova provincia e anche a causa della contemporanea stretta finanziaria del periodo 2011 (Governo Monti e seguenti); concause dei ritardi furono anche la pesante crisi del comparto edilizio e le imposizioni agli enti pubblici dei rigidi vincoli del patto di stabilità europeo che verrà allentato solo dal 2017.
Anni 2011-2017 – L’ATO DELLA NUOVA PROVINCIA DI MONZA BRIANZA MODIFICA E DILAZIONA I PIANI DI INVESTIMENTO DELLE OPERE
Dal 2009 con l’attivazione della nuova provincia di Monza Brianza le competenze dei sistemi delle acque (acquedotti e fognature) e i fondi pubblici disponibili vengono ridistribuiti alle nuove società operative (per noi Brianzacque in MB e il CAP per la provincia di Milano). Il territorio di Sulbiate in quel periodo era interessato da 2 grandi opere a carico dell’ATO (Ambito Territoriale Omogeneo) prima di Milano e poi di Monza e Brianza:
1) La fabbrica dell’Acqua: il progetto attivato dal CAP della provincia di Milano nei primi anni 2000 prevedeva la messa in rete del sistema degli acquedotti da Milano sud (con l’Hub di Pozzuolo Martesana) fino alla Brianza (con gli Hub di Aicurzio/Sulbiate, che successivamente ha alimentato gli hub di Besana Brianza e Trezzo); l’hub di Aicurzio entrò in funzione nel 2013 con circa 5 anni di ritardo;
2) La Vasca volano della Cascina Ca: progetto prevedeva l’ampliamento e l’adeguamento tecnologico dei vecchi impianti degli anni ’80 allo scopo di ottenere – prioritariamente - la messa in sicurezza dagli allagamenti dei due territori comunali adiacenti e di risolvere le sempre più frequenti esondazioni che arrivavano a chiudere per giorni la SP177.
La pianificazione del nuovo ATO Monza/Brianzacque decise di usare i pochi fondi disponibili per concludere la mesa in rete degli acquedotti e rinviando la nostra Vasca volano fino ai giorni nostri (il progetto venne approvato e finanziato solo nel 2019/20 e concluso nel 2025 purtroppo ancora senza realizzare le 12 mini-vasche). Nel corso degli anni di vincoli finanziari tutti i Comuni subirono rinvii o rallentamento degli investimenti in programma del settore acque e costrinsero le società pubbliche a garantire in prevalenza le attività della gestione ordinaria.
3) Nel dicembre 2016 nasce il nuovo Parco P.A.N.E. (Parco Agricolo Nord Est) in seguito alla fusione dei PLIS Molgora e Rio Vallone. Lo approva il Consiglio comunale a guida della nostra giunta. Nel verbale di delibera il nostro assessore al territorio comunica che nel nostro programma è previsto il conferimento al nuovo Parco dei territori a sud del Comune interessati alle grandi infrastrutture in ordine ad avere maggiori protezioni in sede di realizzazione. Il conferimento non era stato possibile in precedenza a causa della pianificazione del progetto di fusione. Le nostre tre giunte operarono in stretto rapporto con il Parco Rio Vallone, anche con nostri consiglieri presenti nel C.d.A, ottenendo anche l'inserimento nel Parco del comparto verde della Vasca Volano.
Dal 2017, con l'avvento della Giunta Della Torre, si interrompe l'operazione di conferimento al PANE delle aree sud del Comune (operazione finalizzata a meglio proteggere il verde interessato dal tracciato di Pedemontana e Gronde Ferroviaria) per un evidente sottovalutazione o disinteresse della giunta al problema. La scelta fu rinviata fino al 2024 ma ad oggi non è ancora stata attuata. A confermare il disinteresse al problema di questa giunta è il fatto che la Variante al PGT (una gestazione infinita di 6 lunghi anni) pianificò il conferimento di solo una metà delle aree tralasciando quelle del comparto adiacente a Cascina Ca. A palese conferma della mancanza di consapevolezza della giunta che le aree di Pedemontana inserite nel parco PANE godono di maggiore tutela e protezione. Fu necessario l'intervento di un emendamento al PGT dello stesso Parco PANE per convincere la giunta a deliberare l'inserimento di tutta l'area. (riportiamo in calce l'emendamento e la carta delle aree conferite prima e dopo l'emendamento)
Dal 2017 – FINE DEI VINCOLI FINANZIARI UE, IL COVID METTE A DISPOSIZIONE I FONDI DEL PNRR E POSSONO RIPARTIRE GLI INVESTIMENTI PUBBLICI
La crisi finanziaria dal 2017 rientra, si allentano i vincoli UE e riprendono gli investimenti pubblici. Ai fondi regionali e nazionali che sono nuovamente a disposizione dei Comuni, alla fine del tragico e difficile periodo covid si aggiungono le disponibilità per investimenti pubblici dagli ingenti fondi del PNRR europeo.
Nel 2017 inizia il mandato del Sindaco Della Torre con i nuovi amministratori della lista civica “per Sulbiate” promossa e sostenuta dal locale Partito Democratico e dalle formazioni della sinistra storica locale.
Dal 2017 fino ala 2022 abbiamo assistito al primo mandato della giunta Della Torre, caratterizzato dalla tragedia del covid e dalla sostanziale assenza di opere e servizi rimasti sulla carta e sempre rinviati. Dal 2019 la giunta aumenta le imposte locali del 29% creando altissimi avanzi di amministrazione, grazie all’alto incremento delle nostre tasse locali versate ma lasciate depositate in tesoreria senza realizzare opre di investimento e senza aumentare i servizi ai cittadini. E significato che l’unica opera pubblica (che sono quelle di valore superiore a 100 mila€) del primo quinquennio viene realizzata grazie a 200.000€ messi a disposizione a tutti i Comuni italiani dal ministro Salvini alla fine del periodo covid nel 2021 allo scopo
esplicito di favorire il rilancio l’economia locale. La giunta di Sulbiate sceglie di rilanciare la nostra economia costruendo una trentina di nuovi colombari al cimitero.
Abbiamo quindi atteso per 5 anni le opere di una GIUNTA “CHE NON FA” e possiamo dire a ragione che anche nel secondo mandato in corso, e ormai giunto al suo 4° anno, abbiamo avuto la certezza che quel poco che fa LO FA IN MODO PESSIMO. Non a caso la giunta attuale è per 4/5 la stessa del precedente mandato.
Concludiamo questa memoria sui fatti storici del vasto panorama delle COSE FATTE, NON FATTE O FATTE MALE nel corso dei decenni dalle Giunte alla guida di Sulbiate con particolare riferimento alle opere del sistema delle acque. Ci sembra di avere chiarito che il gruppo di maggioranza - quasi sempre a sproposito come in questo caso - si prenda meriti nei suoi interventi nella bacheca e/o con l’informatore comunale, con la sfrontatezza di vuole ingannare i cittadini nascondendo parti imbarazzanti della realtà oppure – ancor peggio – vantandosi solo delle cose apparentemente positive.
Nel 2019 in relazione al nostro dovere di consiglieri comunali e in base alle nostre esperienze di amministratori, avevamo con responsabilità e correttezza suggerito nel ruolo di Commissari alla commissione Territorio e ambiente - PURTROPPO INASCOLTATI - di considerare l'importanza di anticipare i lavori delle vasche intermedie per la messa in sicurezza dalle inondazioni le zone residenziali dei due Comuni, come era risultato delle indagini tecniche svolte a Sulbiate da IDRA Vimercate.
Nessuno ha ancora reso noto i motivi per i quali si sono spesi quasi 7 milioni per il Parco senza prima attuare quelle opere in paese.
Il risultato ad oggi è che ancora si allagano con frequenza le nostre zone residenziali e sono già avvenuti anche gli allagamenti del rinnovato Parco dell’Acqua nonostante l'entrata in funzione dei nuovi impianti. Nel maggio 2024 e ancora a maggio 2025 si è allagato il parco e nuovamente la Provinciale SP177.
Il costo dei progetti e delle opere è tutto a carico di Brianzacque società pubblica dell'ATO Monza Brianza che incassa le bollette dell'acqua che versano i cittadini e con tali risorse economiche opera su tutto il territorio provinciale con investimenti e nella gestione corrente degli impianti del ciclo dell'acqua. I Comuni non hanno competenze di pianificazione o progettazione delle opere, ma semplicemente segnalano le proprie esigenze, urgenze e problemi e condividono e approvano le proposte progettuali.
Un paio dei fatti di cui si vanta il manifesto della maggioranza sono, appunto, ancora solo parole: “di aver tutelato l’habitat del parco con piantumazioni e il biolago”, si tratta di tipologie di opere che ATO/Brianzacque hanno studiato e proposto in vari altri progetti ben prima dell’arrivo della giunta attuale perché nate dalla collaborazione storica fra Parchi locali e IDRA vimercatese e attuate a Sulbiate solo a partire dal 2019, per motivi indipendenti dalle volontà delle nostre Giunte locali.
La giunta Della Torre di Sulbiate dal 2019 non ha saputo ottenere che venissero inserite, finanziate e realizzate come primo intervento progettuale le 12 vasche/aree umide in paese previste dagli stessi tecnici di Brianzacque come indispensabili per evitare allagamenti alle case e per dimensionare correttamente l’ampliamento necessario della vasca principale.
(Leggi in calce il verbale inoltrato alla Commissione Territorio e Ambiante del 2019 di Sulbiate)
Pertanto è chiaro che l'attuale Giunta di Sulbiate in occasione delle opere per realizzare l'investimento dell'ATO per ristrutturare le funzioni di questa grande opera locale, aveva due cose importanti e fondamentali da ottenere a tutela dei propri cittadini e del territorio locale, ma non l'ha fatto.
LE CONSEGUENZE DELL'INERZIA DELLA GIUNTA SONO EVIDENTI:
- A CAUSA DEL RINVIO INSPIEGABILE DELLE 12 VASCHE NEI PAESI, tutto quello che è stato realizzato nel Parco con costi importanti tutti sostenuti dall'ATO Provinciale, è purtroppo rimasto (come prima dei lavori) drammaticamente soggetto a inondazioni sia nel Parco che nei due Comuni.
- A CAUSA DELLA MANCATA MANUTENZIONE DEL VERDE PREESISTENTE, sono molto evidenti le zone del parco pericolose perché sono state totalmente dimenticate le potature e la messa in sicurezza di tutte le piante piantumate ormai da 35 anni. In particolare quelle che si affacciano sulla SP177 (con evidente pericolo di crollo in strada nel corso dei temporali) e nelle aree boschive a est e a nord della vasca che rendono insicuro il transito di coloro che usano le nuove strade e strutture del parco. Da segnalare la pozza di acqua stagnante che persiste, dopo l'inondazione di maggio, nello spazio fra il biolago e la Provinciale dove sono state eliminate le piante senza sostituirle.
Riteniamo anche inconcepibile, oltre che un tentativo di raggirare i nostri cittadini, che la Giunta di Sulbiate nel 2024 abbia avuto il coraggio di scrivere sull’informatore comunale,
con tanto di foto aerea (qui a lato) che dimostra il disastro, la sua soddisfazione che la bomba d’acqua del maggio 2024 abbia sommerso tutto il parco e inondato ancora la SP177 ... MA SOLO PER POCHE ORE!
(riportiamo in calce l'articolo apparso sull'informatore comunale).
La conclusione è evidente: se questa fosse davvero una Giunta che fa, avremmo avuto con il Parco anche le INDISPENSABILI 12 opere antiallagamenti in paese.
Nei prossimi post a completamento di queste considerazioni sulle presunte qualità di cui si vanta la GIUNTA CHE FA, vi informeremo in dettaglio sulle principali azioni che confermano i molti dubbi sulla qualità delle sue scelte. Per titoli:
- 1) la scuola infanzia dimezzata e finanziata solo a metà dal PNRR a causa di gravissimi errori progettuali della giunta in sede di presentazione del bando alla Regione.
- 2) Centro Sportivo e ex-Filanda daremo anche un veloce sunto delle 2 principali gestioni fallimentari sul patrimonio pubblico: con 2 Concessioni interrotte a metà e 2 nuovi bandi assegnati dai contenuti penalizzanti per il Comune
- 3) un accenno alle opere della viabilità congelate ormai da 8 lunghi anni.





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