domenica 27 ottobre 2013

RIVANGO, M'INDIGNO E PICCONO!

E poi le opposizioni si lamentano perché  non bisogna guardare al passato!
La capogruppo di Facciamo in quattro per Sulbiate nella sua ossessiva battaglia per "guardare al futuro", rivanga ancora il passato ripescando la scelta di 4 anni addietro di pubblicare la seconda edizione del libro sulla storia di Sulbiate.
E' indignata per la spesa di 20 mila euro, è indignata perché si spreca denaro pubblico, è indignata perché non si sono venduti i libri, insomma si interroga e si rode dentro per questo nuovo scandalo a Sulbiate.
La risposta della giunta all'aggressiva interrogazione è stata chiara al punto che la Mattavelli si è dichiarata soddisfatta.
Quindi lo spreco di denaro pubblico non c'è più, l'indignazione si sgonfia, i libri storici sono utili e i proventi sulla "vendita" non servono più.
Poi ha commentato "sono soddisfatta della risposta, però non condivido determinate scelte".
Chi la capisce?
La smemorata di Sulbiate dimentica alcuni dettagli che riguardano lei e il suo passato.
Le scelte che oggi non condivide e che la fanno indignare (un sentimento che ormai è diventato il suo stato naturale) le fece la Giunta del 2009 quando anche lei era fra gli assessori.
Già all'inizio del 2009 la giunta discusse della nuova edizione del libro e decise di chiedere agli autori, i fratelli Leoni, la disponibilità a preparare un'edizione aggiornata del libro storico. Accettarono di farlo e nel 2010 fu possibile fare le delibere con la nuova giunta dove non sedeva più la Mattavelli che aveva smesso di fare l'amministratore pubblico prendendosi una legislatura di riposo.
Alla base della decisione del 2009 c'era l'avvicinarsi delle celebrazioni del centenario  dell'unificazione dei Comuni di Sulbiate (1910-2010) e il progressivo esaurirsi delle copie della prima edizione del libro stampata nel 2002. Si scelse quindi di avviare in modo informale le azioni che avrebbero portato ad avviare l'iter della procedura per la ristampa aggiornata in modo che anche i nuovi sulbiatesi potessero avere il loro libro della nostra storia. In quel periodo fra il 2002 e il 2009 la popolazione era aumentata del 20% con un turnover di residenti piuttosto importante e le mille copie della prima edizione del libro erano state tutte distribuite.
Per inciso non è inutile rammentare che la giunta in carica dal 1995 al 1999 (con Mattavelli assessore che, forse, già considerava quella pubblicazione uno spreco di denaro pubblico) aveva tenuto nel cassetto il libro pronto per la pubblicazione passando in eredità alla giunta Giorgi la decisione di pubblicarlo.
La Giunta non era preoccupata di fare un'operazione commerciale e di vendere le copie del libro bensì voleva continuare a disporre di un bene pubblico di valore culturale e affettivo che aveva avuto un grande successo e consentiva al Comune di diffondere ai nuovi residenti e ai visitatori il documento che racconta le nostre radici di comunità. Quale migliore occasione della celebrazione del centenario del Comune?
Sentire la Mattavelli declamare l'interrogazione che sminuisce tutto a una mera questione di denaro e di commercio fa un certo sconforto e ci chiediamo quali siano i sentimenti che portano questa sulbiatese e i suoi colleghi ad accuse tanto irragionevoli e scomposte. Oltretutto sappiamo che diversi attivisti di F4 erano nella lista al Governo nel 2002 quando la Giunta decise - come scrivono oggi - di "SPERPERARE DENARO PUBBLICO" per stampare il libro di Sulbiate.
Sulbiate Insieme nel 2002 era all'opposizione e non facemmo polemiche contro tale scelta culturale, anzi in diverse occasioni si diede atto al Sindaco della bontà dell'iniziativa.
Va bene l'opposizione ma quando si sconfina nell'irragionevolezza anche a costo di sconfessare il proprio passato, significa proprio essere a corto di argomenti.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.