venerdì 11 maggio 2018

LA GIUNTA IMMOBILE DA UN ANNO


INCREDIBILE ... IN PIAZZA CASTELLO
apprendiamo dal Cittadino del 5 maggio 2018
che dopo un anno di lavoro il Sindaco dichiara che "non ha il quadro della situazione” e deve ancora capire cosa fare con la proprietà!

E il giornale titola: 
INCONTRI CON I PROPRIETARI PER ABBATTERE L'EDIFICIO PERICOLANTE

Allora cerchiamo noi di riepilogare per tutti i sulbiatesi il quadro della situazione:

QUESTI I FATTI CERTI E CHE SONO COMPRENSIBILI DA TUTTI:
  • La nuova proprietà che ha comprato lo scorso anno l’immobile SAPEVA CON CERTEZZA che l’immobile è sottoposto all’obbligo di recupero come comunicato dalla Soprintendenza nel 2015, parere prontamente adottato nelle normative comunali dalla Giunta Crespi.               
  • Purtroppo la vecchia proprietà  - che intanto cercava un nuovo acquirente per disfarsi del problema - aveva ottenuto dal Prefetto di Monza l’annullamento dell’ordinanza del 2016 emessa dal Sindaco Crespi che imponeva la rimozione del ponteggio che CONTINUAVA AD OCCUPARE la via Fermi nonostante la non esecuzione dei lavori URGENTI di sistemazione del tetto che intanto continua a crollare a pezzi.
IL NUOVO PROPRIETARIO E’ ARRIVATO NEL 2017 INSIEME ALLA NUOVA GIUNTA … e da un anno si incontrano per cercare di capire il “quadro della situazione” nel tentativo dichiarato pubblicamente di aggirare le CHIARISSIME DISPOSIZIONI DELLA SOPRINTENDENZA e del COMUNE: RECUPERO DELL’IMMOBILE STORICO. 

LE COSE CHE FAREBBE SUBITO CHI VOLESSE RISOLVERE IL PROBLEMA:
  1. ordinanza di sostituzione del ponteggio con un nuovo ponteggio che non occupi la carreggiata (il Prefetto non potrà opporsi dato il precedente inutile intervento); nel caso il privato si dovesse rifiutare provvederà il Comune a spese del privato;
  2. richiesta alla Soprintendenza di conferma del VINCOLO (questo l’abbiamo già fatto noi consiglieri di opposizione)    … LEGGI
  3. immediato intervento della proprietà per la messa in sicurezza del tetto, dell’immobile, per la pulizia e il decoro del cantiere; 
  4. la presentazione del progetto di recupero.

LE COSE DA NON FARE CHE DANNEGGIANO SULBIATE:
  1. Perdere altro tempo
  2. trattative inutili che danneggiano un bene storico riconosciuto e da recuperare e continuano a non fare l’interesse pubblico dei cittadini sia in via Fermi che in Piazza Castello favorendo interessi privati. 

Le azioni e la procedura in corso da molti anni che prevede il recupero - da un anno interrotta dalla "giunta tentenna" del sindaco Della Torre - rispetta anche un criterio di equità doveroso per gli amministratori pubblici perché a partire dal 2004 tutti gli immobili di interesse storico rimasti in paese sono stati recuperati con sacrifici (e risultati di successo) da parte delle proprietà sia pubbliche che private. 
Un promemoria per il sindaco e i consiglieri:
  • la casa colonica San Paolo in via Biffi (anni 2004-2008)
  • l’antica canonica in via Madre Laura (anni 2006-2008)
  • la Filanda in via Manzoni (anni 2010-2016) 
  • la Casa da Nobile in via Don Mario Ciceri (anni 2015-2018) 
  • altri vari immobili privati inseriti in ambiti storici di corti e cascinali

E SICCOME LA STORIA E’ MAESTRA DI VITA … 
Non e certo un caso che l’attuale Vicesindaco e l’attuale Capogruppo furono sostenitori nei primi anni 2000 della Giunta Giorgi che deliberò l’ABBATTIMENTO della Casa colonica San Paolo (una delle ultime 20 cascine lombarde ancora esistenti) operazione “gemella” di quanto accade oggi in piazza Castello. QUELLA SCELTA SCELLERATA venne annullata dall’intervento del nostro gruppo (anche allora all’opposizione) presso la Soprintendenza. Caduta la Giunta Giorgi nel 2004 si cominciò a lavorare seriamente e con successo per il recupero dell’immobile storico che con varie perizie di parte proprietà era stato definito fatiscente e pericoloso … proprio come quello di Piazza Castello. 




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