mercoledì 7 marzo 2012

GRAVE ERRORE


DOBBIAMO RILEVARE UN GRAVE ERRORE DELL’INFORMAZIONE CHE PROVIENE DAL GIORNALE DI VIMERCATE (clicca sull'immagine per leggerlo - ARTICOLO RIMOSSO SU INTIMAZIONE DEL LEGALE DEL GIORNALE DI VIMERCATE).
L’ARTICOLO RIPORTA LA SEGUENTE FRASE CHE CONTIENE LA FALSA NOTIZIA CHE “SULBIATE INSIEME” VORREBBE CONFERMARE L’OUTLET.
“… Lungo l'elenco delle opere in sospeso delle quali è stata ripercorsa la storia e confermata l'intenzione di realizzarle: il restauro dell'ex Filanda, l'outlet, la Residenza sanitaria per anziani.”Per l’outlet è esattamente ciò che non abbiamo detto.Nel corso dell’assemblea del giorno 1 marzo, abbiamo relazionato che l’outlet non è mai stato richiesto; riproponendo documenti già noti, abbiamo ricordato che alla giunta venne chiesto in due occasioni il parere preventivo per presentare un piano in variante per la Grande Distribuzione e che, prima nel 2009 e poi nel 2011, con due delibere di giunta dettammo le nostre condizioni minime per prendere in considerazione la proposta di piano in variante; proposta che mai venne depositata dall’operatore e sulla quale mai si espresse la Regione, il solo Ente che può concedere la Grande Distribuzione.
La lista civica “Sulbiate Insieme” ribadisce di non poter esprimere pareri né positivi né negativi su varianti che non conosce e ricorda ai sulbiatesi che un vero centro commerciale da 4.000 metri quadrati è stato concesso nel 2004 dal PRG di Comune Aperto sull’area PE19 di Cascina Cà, intervento che può già essere realizzato in ogni momento insieme ad altri 16.000 metri di cemento per servizi/albergo.

8 commenti:

  1. A proposito di ... travisamenti ....

    Alcune doverose precisazioni circa l'OUTLET :
    1) con il PRG 2004 i mappali relativi il PE 19 erano inseriti in zona D4 (TERZIARIA-RICETTIVA) subordinata a piano esecutivo e zona F4 standards comunali per insediamenti ricettivi.
    2) nella convenzione stipulata tra l'amministrazione (1184 Sulbiate Insieme) e la proprieta' in data 9 giugno 2008 e' chiaramente indicato che il MASSIMO CONSENTITO PER L'AREA COMMERCIALE E' di 4015 MQ.
    3) Con la delibera n. 56 del 29 aprile 2009 (6 settimane prima delle elezioni comunali del giugno 2009)la giunta " prende atto e valuta positivamente la proposta del PII nel cui ambito si prevede la realizzazione di una grande struttura di vendita"
    E' con questa delibera che l'area commerciale passa da 4000 mq a 20000mq (5 volte tanto).
    Ed ecco cosa la giunta chiede in cambio : "
    il proponente (proprieta' area) quale tangibile riconoscimento della immediata disponibilita' a sostenere l'operazione e le necessarie varianti territoriali al PGT,deve mettere a disposizione una congrua cifra quale anticipo finanziario degli oneri di urbanizzazione futuri per consentire all'amministrazione comunale di risolvere alcune criticita' viabilistiche gia' esistenti sul territorio comunale. Resta inteso che qualora l'operazione non si concludesse l'amministrazione comunale si impegna al rimborso dell'anticipo ricevuto"

    Questi sono GLI ATTI ; con questa delibera non solo si autorizza la proprieta' a presentare il piano (si afferma che e' un atto dovuto e che l'amministrazione non puo' rifiutare una legittima richiesta )ma si esprime parere positivo per modificare il PGT e far passare l'area commerciale da 4000 mq a 20000 mq e si stabilisce anche quanto deve essere anticipato per i "futuri oneri".

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    1. Caro Anonimo,
      a proposito di travisamenti, nella tua disanima c'è un errore fondamentale, che fa cadere la tua tesi: ai sensi della Legge vigente, NESSUNA delibera di giunta può modificare il PGT.
      Per fare modifiche al PGT ci vuole la doppia approvazione del Consiglio Comunale. Quindi, con la delibera del 29/4/2009 la giunta ha dato un INDIRIZZO, non ha approvato nulla.
      Questi sono gli atti e le parole scritte negli atti (sempre a proposito di travisamenti).
      Per favore smettiamola di scrivere e dire cose non vere!
      Se qualsiasi cittadino chiede un certificato di destinazione urbanistica al Comune, vedrà che troverà scritto che i metri di commerciale del PE 19 sono 1.500, ampliabili a 4000, così come era scritto nel PRG del 2004.

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    2. Oltre le delibere bisogna leggere la convenzione,cioe' il CONTRATTO fatto tra l'amministrazione ed la proprieta' dell'area nel 2008.
      Come gia' detto la convenzione da (ha una validita' di 10 anni)alla proprieta' la possibilita' di edificare un' area commerciale di 4015 mq.
      Certo che la giunta non puo' cambiare il PGT ma la giunta,come ho scritto, dava la disponibilita' a modificare il PGT.
      E ,normalmente,la giunta e' espressione della maggioranza del Consiglio Comunale;sono pertanto sicuro che se in maggioranza non ci fossero stati (e nel 2009 non c'erano)i rappresentanti del PD l'outlet sarebbe gia' una realta'.

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  2. Sono una persona diversa dal primo commentatore.
    Nel primo commento non leggo che la giunta ha approvato la variante al PGT, ma che ha dato parere positivo a variare il PGT. Pertanto, ne deduco che - prima ancora che il PII venisse presentato dai proprietari dell'area e fosse sottoposto all'approvazione del consiglio comunale - la giunta aveva espresso un indirizzo politico preciso: "siamo disponibili ad approvare questo intervento a patto che la proprietà sborsi una certa somma che servirà all'amministrazione comunale per affrontare alcune spese" (detto in parole semplici).
    Direi che questo non lo potete negare. La disponibilità a fare un modifica al PGT per accogliere la grande distribuzione a Sulbiate è una scelta che è e rimane soltanto di Sulbiate Insieme. Così interpreto il senso dell'intervento di chi mi ha preceduto e che condivido. Il fatto che questa modifica non sia ancora attuata non cancella la vostra scelta politica di "disponibilità".

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    1. Caro Anonimo
      il tuo primo compare in realtà afferma che è con la delibera 56 che l'area commerciale passa da 4.000 mq a 20.000 mq; ma come a ben risposto il secondo anonimo (che ringrazio per la precisa e puntuale ricostruzione, dal che si capisce che ha letto i documenti sul nostro sito www.sulbiateinsieme.it) questa è una grossolana imprecisioni.
      Anche le tue "parole semplici" sono di una faziosità senza limiti. Nella delibera sono poste condizioni molto più impegative che non lo "sborsare" una certa somma che dimostrano la posizione "laica" e non dogmatica della Giunta circa la questione Grande distribuzione.
      Prima di valutare l'effettiva possibilità di concedere le modifiche avremmo voluto avere tutti gli elementi a diposizione. E ciò è stato precluso da posizione dogmatiche
      Ma così non si amministra.....

      CAVENAGHI Andrea

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    2. Caro Cavenaghi, la delibera a cui ho fatto riferimento e' la 56 del 2009 (quella che avete pubblicato il 5 giugno e cioe' il giorno prima delle elezioni).Quella che non avete mai discusso ne con le minoranze ne con i comitati di quartiere;quella con cui davate "parere positivo" all'insediamento della grande distribuzione passando dal massimo di 4000 mq previsti dal PRG ai 20000 mq. Riporatele tu le "condizioni impegantive" che avete posto alla proprieta' . Poi se vuoi parliamo anche della delibera del 2011 ed anche del PE20 .....
      Un ultima domanda : come mai in campagna politica del 2009 e nel programma distribuito non si fa cenno alcuno alla "possibilita' di avere l'oulet"

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    3. Egr. sig. Cavenaghi,
      io non ho compari. Le mie parole saranno sembrate faziose, ma la sua risposta è decisamente arrogante. Un po' di buona educazione non guasterebbe ...

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    4. egregi anonimi,
      ancorchè mi infastidisca parlare con fantasmi che non hanno il coraggio delle loro opinioni e non rispetto del loro stesso nome, vi informo che nel 2009 i sigg. Fassina e Canobbio SAPEVANO TUTTO perchè tempestivamente informati personalmente dal sindaco che avevamo ricevuto una "problematica richiesta di variante" a pochi mesi dalle elezioni.
      Li avevo informati entrambi che avevamo deciso con i legali del Comune e la Giunta di stendere una delibera di giunta CHE NON DECIDEVA NULLA ma avrebbe PRESO ATTO della volontà dei privati di fare una richiesta per Grande Distribuzione alla Regione e che avremmo semplicemente dato le nostre condizioni minime PER PERMETTERE A CHIUNQUE AVREBBE GUIDATO SULBIATE DOPO LE ELEZIONI di prendere decisioni sul problema nelle forme previste dalle norme e in presenza di un formale Piano di dettaglio sul quale deliberare.
      Nel 2009 il piano non pervenne e la Regione non decise nulla.
      Il privato non si fece più vivo fino al 2011 quando si presentò con una nuova richiesta ma per un outlet. La nostra risposta fu la stessa del 2009 "ne parliamo solo se ci presenti un Piano dettagliato e alle seguenti condizioni... IN PRESENZA DEL PIANO DECIDEREMO NELLE GIUSTE SEDI".
      Anche nel 2011 non hanno presentato nulla come nel 2009.
      Dire che l'outlet sarebbe già una realtà se non ci fosse stato il PD è una semplificazione smentita dal fatto stesso che la delibera 2009 è decaduta senza interventi del PD di sulbiate.

      Dovreste anche sapere bene che il 60% degli outlet italiani sono stati approvati da giunte di centro sinistra a guida PD! Ma facciamo il caso che alle prossime regionali vinca il PD, cosa farebbe il sindaco Fassina se ricevesse ordine dal PD regionale di approvare l'outlet di Sulbiate?
      Maurizio Stucchi

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