sabato 7 aprile 2018

GRAZIE DON LUCA MAESTRO DI COMUNITA'


COMUNITA’ PASTORALE
VS   
COMUNITA’ CIVILE  

Nel 2008-2009 l’arrivo di Don Luca nelle nostre 4 parrocchie apre una nuova strada, la Chiesa legge i “SEGNI DEI TEMPI” e avvia le esperienze delle Comunità Pastorali.

Quasi 10 anni fa, Il 22 marzo 2009 sul sagrato della nostra Parrocchiale il benvenuto del nostro Sindaco al nuovo Parroco Don Luca Raimondi   LEGGI IL TESTO   coincide con i 100 anni 1909-2009 dalla legge che ha unito dal 1910 i due Comuni di Sulbiate Inferiore e Sulbiate Superiore. 
Un discorso che legge e invita ad interpretare e mettere in atto le lezioni della storia civile ed ecclesiale delle nostre comunità nei 140 anni trascorsi.

Nel 2018, dopo 10 anni di lavoro il risultato è 
voto 10 alle Parrocchie 
voto  ZERO ai Comuni

Il percorso e l’esperienza delle Comunità pastorali è stata esemplare ne sono testimoni i fedeli delle 4 Parrocchie, i nostri sacerdoti e il nuovo incarico in Diocesi di Don Luca è il segnale che si è conclusa la fase dagli esperimenti e con il nuovo Arcivescovo si passa dagli esperimenti all'operatività delle Comunità Pastorali in tutta la Diocesi milanese. 

Il percorso e l’esperienza delle Unioni dei Comuni in campo civile invece è rimasto all’anno zero. La visione del futuro della politica locale per i nostri 3 Comuni è quella di una politica miope e sull’orlo della cecità.

Tutti i tentativi intrapresi dai nostri amministratori di Sulbiate di fare e allargare le esperienze associative per arrivare alle Unioni sono stati frenati e nell'ultimo anno con la nuova amministrazione siamo tornati al punto zero.
Noi restiamo convinti che anche in ambito civile la strada giusta sia quella indicata ed auspicata nel 2009 e che hanno ben messo in pratica le 4 comunità religiose guidate da Don Luca. 

COSA FANNO LE AMMINISTRAZIONI E COSA SERVE OGGI?
La scelta coraggiosa fatta nella scorsa legislatura di associarci con il Comune di Aicurzio ha comportato il sacrificio di dedicare al Comune vicino un terzo del tempo-lavoro di tutta la nostra struttura di funzionari sapendo che avremmo rallentato la nostra capacità di realizzare programmi e servizi allo scopo di raggiungere l’obiettivo dell’Unione con i teorici vantaggi futuri tutti da conquistare e verificare. Sicuramente è stata una scelta penalizzante nella sua fase iniziale, ma che comunque rifaremmo perché l’obiettivo delle UNIONI di COMUNI è fondamentale e senza di esse si resta nel passato.
  
Pur nel ruolo di opposizione continueremo a lavorare in questo senso nella speranza di avere interlocutori politici meno dormienti e più aperti.

Grazie a Don Luca e ai nostri sacerdoti per il percorso di crescita comunitaria che ci hanno proposto e insegnato.  


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