sabato 26 maggio 2012

DISCORSO DI INSEDIAMENTO DEL SINDACO - CONSIGLIO COMUNALE 25 MAGGIO 2012

Signori Consiglieri, Signori Assessori,
sono contento di entrare nel ruolo che mi è stato richiesto di ricoprire e che oggi ho l’onore di accettare.
Dopo una competizione elettorale, che ha avuto toni decisamente forti, l’esito democratico del voto ci ha permesso di essere oggi davanti a voi per illustrarvi il Programma di Governo per il prossimo quinquennio.
Il nostro è un programma condiviso e meditato perché si vuole garantire la stessa dedizione, lo stesso impegno che ha caratterizzato l’operato dell’amministrazione dei precedenti 8 anni a guida della nostra Lista Civica Sulbiate Insieme.
Come ho già avuto modo di affermare e scrivere, ringrazio tutti coloro, che ci hanno sostenuto con il voto, ma anche tutti i cittadini che hanno partecipato alla consultazione democratica esprimendo la loro preferenza per un'altra proposta.
E’ nostro dovere civico e soprattutto nostro volere rappresentare anche loro e l’intera cittadinanza attraverso la concretezza delle risposte ai problemi.
Sono tuttavia consapevole che tutti coloro che siedono su questi banchi, maggioranza e opposizione, non lo fanno a titolo personale bensì a nome dei propri rappresentati. Per questo ascolteremo tutti sempre con estrema attenzione, valuteremo e rispetteremo ogni parola, richiesta, proposta, perché ognuno nel proprio ruolo e con le proprie responsabilità certamente si è candidato per essere al servizio del nostro paese e della sua gente.
E per questo vi ringrazio e fin da ora vi ringrazio per l’impegno che darete nei cinque anni a venire, auspicando una concreta collaborazione e un sereno confronto; consapevole che dal confronto vero e costruttivo nascono le migliori risposte alle necessità del paese.
La lista civica Sulbiate insieme è stata ancora una volta premiata. Ha proposto la continuità dei contenuti, del programma, e dei risultati concreti del lavoro di 8 anni. Ora, Sulbiate Insieme con il suo nuovo sindaco per il 2012-2017 ha proposto di continuare il lavoro aggiungendo nuove persone affiancate al solido gruppo storico di Amministratori. Nuove donne e nuovi giovani e nuove persone ci hanno aiutato a fare questa proposta di continuità.
 
Queste elezioni amministrative sono state giudicate da più parti l’ultima chiamata per ripensare profondamente partiti e movimenti, istituzioni e burocrazia. Il nostro piccolo laboratorio sulbiatese ha dimostrato che ciò è indispensabile. Siamo fermamente convinti che i partiti sono e devono essere il soggetto trainante della società e delle scelte che la possono rinnovare. Li stiamo aspettando e svolgiamo con il mandato dei cittadini una sorta di ruolo di supplenza. Facciamo nostro un recente editoriale, uno dei tanti, che è molto vicino al nostro modo di sentire e di applicare concretamente la politica.
"Amministrare la cosa pubblica significa, prima di tutto, praticare la responsabilità personale e collettiva, lontano cioè dallo scaricabarile che è sempre colpa di qualcun altro, dei burocrati come delle risorse scarse, dello Stato centrale o dei cittadini sempre insoddisfatti.
La nuova politica non può essere solo un esercizio dialettico, una pacca sulle spalle, né un esercito di politici di professione. Occorre la competenza.
Infrastrutture, piattaforme del nuovo welfare, iniziative culturali, ambiente e vivibilità richiedono un orientamento continuo al risultato che deve contagiare la pubblica amministrazione troppo spesso stanca e bloccata.
Non basta che sia onesto, poi, il nuovo politico. Ci vogliono i comportamenti evidenti, la visibile virtù, la temperanza e la moderazione, senza indulgere nelle "doppia morale", integra quella personale e pronta ai compromessi quella pubblica.
Infine il ricambio della classe dirigente richiede un voto selettivo per donne e giovani presenti in tutte le formazioni politiche. Una rivoluzione di genere e generazionale è l’unica – pur con i rischi di un lungo apprendimento – che scardini i partiti-istituzione e rimetta in gioco nuove forze e nuove idee.
Un voto insomma di "fiducia" destinato ai liberi e forti. Anche perché "a uno Stato accentratore tendente a limitare ogni attività civica e individuale, vogliamo uno stato veramente popolare, che riconosca i limiti della sua attività, che rispetti i nuclei e gli organismi naturali – la famiglia, le classi, i Comuni – che rispetti la personalità individuale e incoraggi le iniziative private" come scriveva un prete siciliano quasi cent’anni fa."
 
Voglio ringraziare anche l'ex Sindaco Stucchi Maurizio da cui prendo il testimone, che ancora si è rimesso in gioco regalando la sua disponibilità e mettendo a disposizione la sua esperienza in questa nostra nuova avventura.
Non voglio entrare e dilungarmi nei dettagli del nostro programma per i prossimi cinque anni. Chiedo di allegare agli atti di questo Consiglio il nostro programma distribuito alla cittadinanza.
Ricordo i punti principali del programma:
  1. Portare a termine le azioni per qualificare e proteggere le aree di transito della Pedemontana.
  2. Completare il piano delle opere pubbliche per riordinare la città, la viabilità e la sicurezza.
  3. Salvaguardia, protezione, recupero di ambienti storici, borghi, corti e territorio verde.
  4. Conferma dei contenuti del PGT del 2008 e nuovo piano dei servizi
  5. Rispondere ai bisogni sociali con servizi alla persona, alla famiglia, ai soggetti deboli.
  6. Collaborazione con le agenzie educative, promozione del capitale umano, dello studio e del lavoro.
  7. Garantire sempre la partecipazione dei cittadini, l’accoglienza e l’integrazione sociale.
  8. Valorizzazione e promozione della storia e della cultura locale, tutela dell’ambiente.
  9. Tutela e valorizzazione dei servizi commerciali di vicinato.
  10. Attuazione del Patto europeo dei Sindaci "20-20-20" per l’ambiente e la riduzione delle emissioni.
  11. Restauro ex Filanda e avvio della Scuola dell’artigianato vimercatese/provinciale.
  12. Aree produttive e terziarie: cura dell’impatto ambientale e del profilo occupazionale, tutela del commercio locale.
  13. Promuovere azioni per associare le funzioni comunali, le iniziative distrettuali e sovra comunali.
Abbiamo chiara la consapevolezza della condizione di difficoltà che si creerà per i Comuni, come il nostro, nei prossimi anni a seguito delle ultime manovre del governo che ci obbliga ad associare sempre più funzioni comunali e ci impone il "patto di stabilità" che applicato anche ai comuni inferiori ai 5.000 abitanti ne paralizzerà di fatto ogni attività sugli investimenti pubblici, ne limiterà la capacità di erogare i servizi, lasciandoli in una condizione di complessiva impossibilità di gestione.
Saremo anche presenti con gli altri Comuni a chiedere con forza la revisione di queste norme e anche una decisa modifica dell’IMU, imposta che raddoppia il carico in tasse sulle spalle dei cittadini e delle imprese e dirotta le entrate dalle casse comunali verso il Governo centrale interrompendo il processo di federalismo fiscale che era stato avviato con fatica.
"Al centro Sulbiate" non è solo uno slogan utilizzato in campagna elettorale, ma è la nostra serietà e la concretezza dell’impegno che abbiamo preso e che a nome di tutti i Consiglieri confermo questa sera.
Grazie.
Il Sindaco Crespi Andrea

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