giovedì 17 maggio 2012

L'ANALISI DEL VOTO DI UNO "SPAESATO"

Il giornale di Vimercate del 15 maggio 2012 ha pubblicato l'articolo che riportiamo di seguito e che vogliamo commentare trattandosi dell'ennesima presa di posizione assurda, totalmente avulsa dalla realtà locale. Ovviamente il giornalismo locale può continuare liberamente ad inventare teorie e a prendere in giro i suoi lettori, farà i conti con la responsabilità morale di deprimere ulteriormente la qualità della categoria.
L'autore, Walter Bonalumi, può permettersi di scrivere nello stesso pezzo, tutto e il suo contrario, incurante delle castronerie e dei danni all'onorabilità delle persone che insidia con la sua penna giornalistica , intestardendosi su analisi di una realtà che conosce ben poco.
La realtà di Sulbiate è totalmente lontana dalla descritta soggezione dei politici alla trinità Comune-Parrocchia-Convento teorizzata dal genio della cronaca locale. Alcuni motivi a supporto.
1)     il Comune di Sulbiate - per tradizione politica locale (storicamente a guida DC e poi popolari e poi lista civica popolare e moderata orfana dei partiti dispersi) è stato guidato dagli anni '70 con il criterio della collegialità e del ricambio degli Amministratori e dei Sindaci. Ogni 2 mandati ricambio generazionale, nessun uomo egemone ma tante persone a servizio della comunità. I Sindaci: Stucchi Carlo per 7 anni, Brambilla Francesco per 8 anni, Benaglia Mario per 10 anni, Cavenago Giampiero per 4 anni (poi sconfitto), Stucchi Maurizio per 8 anni, infine Crespi Andrea. Da 40 anni a Sulbiate il gruppo/partito "politico" - nel senso pieno del termine: la cura della città - esercita la democrazia e guida gli indirizzi e le scelte civili attraverso i suoi tanti e sempre diversi Amministratori, segretari, capigruppo.
2)     stranieri e oriundi - il vero discrimine nella scelta delle persone non è la provenienza geografica bensì le capacità delle persone. La Giorgi veniva da fuori paese e venne proposta e votata dai sulbiatesi senza nessuna riserva: sponsor di Comune Aperto e della Giorgi furono molti sulbiatesi storici fra i quali almeno un paio di ex sindaci. Anche Fassina veniva da fuori paese ed è entrato in comune con l’incarico di assessore solo grazie alla nostra Lista Civica.  
3)     Il Convento e la Parrocchia - è significativa l'analisi dell'esperienza concreta di chi scrive, perchè nelle mie due campagne elettorali vincenti 2004 e 2009 non ho mai incontrato il Parroco e le Madri per motivi elettorali; solo nel 2012 il candidato sindaco Crespi è stato invitato in Convento ad illustrare il programma elettorale; la cosa non è avvenuta su nostra richiesta ma solo per una sorta di par condicio offertaci dalla Madre Generale in seguito alla richiesta di spazio richiesta e concessa alle altre liste.
E' invece vero che la tradizione politica sulbiatese ruota intorno a quella della "Brianza bianca" e delle persone che amministrano per spirito di servizio e generalmente in modo gratuito. Per questo penso che "gli stranieri" abbiamo minori potenzialità concrete di successo perchè la gente che in Brianza guarda ai risultati concreti.
Quindi Bonalumi, aggiorni i suoi file storici e si metta in testa che da queste parti siamo molto più aperti di quanto lui non possa immaginare. Sulbiate ha una storia secolare di accoglienza e di cura della tradizione, le sue famiglie hanno messo al mondo generazioni di figli/e che si sono dedicati agli altri anche con scelte radicali nelle missioni cattoliche di tutto il mondo. Tutti gli uomini di Chiesa che sono stati mandati a Sulbiate hanno ricevuto grande accoglienza e massimo rispetto e il buon Dio sa quanto don Maurizio ha lasciato traccia nella nostra tensione culturale di essere aperti al territorio, alle persone e alla società. Non si può ignorare il fatto oggettivo che in pochi anni Sulbiate ha messo in campo iniziative straordinarie di apertura al territorio: scuola dell'artigianato, residenza sanitaria disabili, nuovo plesso scolastico, la promozione del Distretto Green Higt-Tech Brianza, la revisione delle opere connesse alla Pedemontana, le gestioni associate con i Comuni, la partecipazione fattiva a tutte le iniziative e le gestioni sovracomunali del vimercatese.
Non pare allo strano giornalista Bonalumi che per scrivere su Sulbiate dovrebbe almeno qualche volta parlare con i suoi Amministratori? Personalmente non l'ho mai incontrato nè gli ho mai parlato in 8 anni da sindaco e 5 da capogruppo di opposizione. Tredici anni, ma non è mai troppo tardi per imparare.
D'altra parte ci sarà un motivo per cui Sulbiate Insieme continua a vincere e le persone che lo animano si rinnovano e sono molti gli "stranieri" che lavorano nel gruppo, proprio quelli che negli articoli appaiono come frustrati e maltrattati. In 10 anni la popolazione è cambiata e aumentata del 25%.
Fassina e Giorgi a Sulbiate sono stati bocciati ...   ma il problema si dovrà ricercare da altre parti, per le cose che hanno o non hanno fatto, non certo per la chiusura o il razzismo dei sulbiatesi vecchi o nuovi!
Essi sono la dimostrazione vivente ed oggettiva, da un lato, dell'apertura dei sulbiatesi che li hanno accolti conferendo loro incarichi pubblici di vertice e, dall'altro, della cultura brianzola e contadina che recide senza indugio il ramo secco che non porta frutti. Figliolo amato di Sulbiate o straniero poco importa.
I sulbiatesi scelgono la serietà delle proposte e del gruppo di persone che le presentano a tutta la comunità civile. Sulbiate è cresciuta con il contributo di tanti uomini che si sono avvicendati alla sua guida, l'avvicendamento del singolo protagonista è sempre stato un valore e un rilancio della nostra tradizione popolare della bianca brianza che è il vero dato e il valore reale della nostra Comunità civile e religiosa. Il periodo Stucchi si è concluso due anni prima del previsto quale giusta conseguenza di errate valutazioni sulle persone, è iniziata la gestione del Sindaco Crespi che continua l'esperienza e la tradizione come vogliono i sulbiatesi senza distinzione di razza e di provenienza.
Maurizio Stucchi

(Dal Giornale di Vimercate del 15 maggio)
(TESTO RIMOSSO SU INTIMAZIONE DEL LEGALE DEL GIORNALE DI VIMERCATE)

1 commento:

  1. Ma Maurizio lascia perdere.
    Tu pensi proprio che questo che si qualifica "giornalista" abbia capito quello che tu hai scritto qui sopra?
    Io credo di no. Una storia bisogna viverla per capire di cosa si parla. E Sulbiate sa di cosa stai parlando.
    Mi pare che altre volte avevi invitato questo Bonalumi a conoscerti prima di esprimersi oppure si starsene zitto.
    QUESTO E' DE COCCIOOOOOO!!! Una cosa sarà più facile mettergliela "là" che in testa!!!
    Comunque il discorso può servire sì a tutti gli altri.

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